OLTRE LA PORTA DEL MISTERO
La realtà è un mistero,
oltre il limine
dell’ esistenza
nel buio fa
capolino la luce.
Una polvere di stelle
scende dal cielo,
l’anima tocca limiti
invalicabili,
dove la realtà
non è più prigioniera
del corpo.
Il dono gratuito
invera con la sua
tenerezza ogni
sguardo insidioso,
ogni parola pungente,
che avvolge la vita
in un manto pietoso.
Primavera ridente,
in un prato fiorito
l’infinito risplende
con le anime in fiore.
Ora non naviga più la vita
fra i rami indecisi,
ha il sole nell’anima.
UN FIORE NEGATO
Un’isola silenziosa
abbraccia il tuo sonno eterno.
Un cancello chiuso,
avrei voluto vederti.
Riposi in un luogo
terreno con un corpo
senza spirito vitale.
Io e mia madre
davanti a un limite
invalicabile.
Una linea glaciale e
silenziosa ci separa.
La mia anima desidera
osare di andare oltre,
ma una logica irrazionale e vera,
mi tiene ferma lì
a scrutare il limine austero fra la vita
e la morte.
IL CANTO D’AUTUNNO
Fra il flebile
canto d’autunno
dell’usignolo,
la vita saetta
la sua folgore.
Trafitta dall’amore,
il buio non m ‘incanta
con la sua melodia
suadente come
le sirene.
L’amore rubato
aleggia nella mia
anima,
come il fuoco
di un Sole
mai spento.
Fra la luce
e il buio,
oltre il meccanico
tempo,
il sorriso di un bimbo
come un faro mai spento,
accarezza l’aurora,
fra la vita e la morte.
IL SIBILO DELL’ANIMA
Sibila in me
la nostalgia
infinita di te.
Un dolore arcano,
frutto della tua mancanza,
adombra il mio pensiero,
ma rifiorisce nel canto
sottile dell’anima.
Il mio sguardo
ti cerca,
nell’ansia quotidiana
sfida l’impossibile,
sfiora il mistero.
Fugge lontano,
ma con passione
t’inseguo,
mi fermo
ma ritorno
sulle orme
dei tuoi passi.
Tracce d’amore
soffuse catturo
nella mia anima.
Il baratro di nuovo
risplende.
A DACIA MARAINI
Il cielo nell’anima,
il sole nel cuore
e il fiore riappare.
Il ramingo vagare
del canto lunare,
dilaga la sera nel respiro
dolce dell’aria.
Sei nata in un’alba
di un autunno lontano,
dal sole tradita
ma riamata nel nulla.
Il tuo canto sublime
si eterna nell’aere,
come un cesto di frutta
colorata i,mbandisce la parola.
L’idioma come un fiore
di una bellezza vera,
ricama la lingua
con la carne che vibra.
La vita si adagia
sulle dolci parole,
fra le foglie indecise
dell’autunno invera lo sguardo.
Il cielo con un battito d’ala,
inconsapevolmente,
ha catturato la tua anima.
E IL SOLE BUSSO’
E il sole busso`
di nuovo alla tua porta,
con un pezzo
di cielo all’orizzonte,
un po’ di amore
nel suo cuore che brucia.
Posso entrare nella tua dimora?
È un po’ buia.
Diamo un colore
di vita al grigiore di sempre.
I tuoi occhi
son come fiamme
un po’ tristi.
Il tempo ha imbiacato
la chioma,
ha spento la fiamma vitale.
Il tuo sguardo è muto,
non danza più al ritmo della vita.
Dove è svanito l’ardore consueto,
il tuo canto che sfiorava il cielo
con un tocco infinito?
Abbi ancora una volta
il coraggio di volare,
dove il sole non tramonta mai.
Le rondini in coro
ti faranno toccare l’infinito.
IL VOLO DELLA RONDINE
La sera bacia
l’aria della notte,
i pensieri si adombrano,
in un mare di silenzio.
Con il cielo nell’anima
amo il buio,
trafitto dalla vita che avanza.
La rondine si riposa nel nido.
Sogna l’attimo
di spiccare il volo.
Con un battito d’ala vola
verso la luce nascente.
Non teme l’aurora,
Il cuore s’indora
nella memoria
del sole perduto.
Dentro l’anima
un raggio di luna risplende,
ricerca il bagliore
di un tramonto infinito.
La vita nel cuore,
il cielo invera
d’amore il dolore.
Il sole all’alba,
con una luce
adamantina,
cura il mal di vivere.