Rifugio!
(Lungo la spiaggia dei ricordi)
Schegge d’infinito mi sfiorano la pelle
Mentre travolto da funesti eventi
Solitario fuggo
Alla spiaggia dei ricordi
E gettato sulla tiepida sabbia marina
Accecato dalle fiamme di un orizzonte infuocato
le cui braci brillano forti
fluttuando sulle placide onde del mare
Immobile resto
Estasiato da quell’esplosione silenziosa
che a poco a poco
m’acquieta l’animo in tempesta
E mentre l’onda avanza calma verso riva
Come d’incanto
Lentamente la vampa si dissolve
Lasciando posto all’ombra che s’inoltra
In attesa che la bianca dama
Avvolta dal suo strascico argentato
a passi mesti
faccia solenne la sua comparsa
Sicché ai suoi piedi io possa dolcemente coricarmi
e così svanire
tra i teneri abbracci del canto marino
Senza meta
Vago per questa grande metropoli
Senza una precisa meta
Tra una folla di automi che mi passa accanto
Intrappolato in una prigione di palazzi
Luci lampeggianti, frastuoni
Strani odori, rumore di traffico
Non sento più voci umane
Solo schiamazzi e un vano bla bla
Non scorgo più le stelle
Soltanto polvere e fumo…
Quella macchia opaca lassù non può essere… il cielo
Solo ora mi accorgo di quanto questo posto non m’appartenga
Eppure ero entusiasta allora, quando arrivai…
Troppo stretto era il mio paese per me…allora!
Adesso invece…
Erro non so per dove senza una precisa meta
Un senso di vuoto e smarrimento m’attanaglia
Lentamente il mio corpo si dissolve
e la mia anima svanisce, persa nella grande metropoli
Vado…
non so dove, né perché…
SOLO senza meta!
Profumo di vicoli
Nel profumo dei vicoli
mi perdo
Lì dove il tempo mi sembra sospeso
un odore di umido fresco bucato
mi avvolge
Magica essenza dal potere inebriante
che m’accompagna per mano
tra i ricordi di un tempo lontano
quando trascorrevo il tempo
sui gradini di un portone
all’ombra di un balcone
a nulla pensando
se non al mio prossimo svago
E dentro quel labirinto di vicoli
correvo fino all’ora del tramonto,
ogni giorno una nuova scoperta
Ed è così che ora,
camminando verso casa,
mi ritrovo nuovamente per queste vie,
tra le stesse case di pietra
dagli antichi portoni di legno,
ed immerso tra il profumo
e dolci e amari ricordi,
sento finalmente placarsi la mia inquietudine
e la stanchezza sciogliersi a poco a poco
come ghiaccio sotto il sole d’agosto.