DENTRO LA NOTTE

Schermato il cielo, assenti le stelle,

la luna sonnecchia biancastra e annebbiata,

in questo gennaio di freddo umidiccio;

finite le feste, le luci, gli addobbi,

è spenta la notte, immersa la via nell’ora dei sogni.

L’ombra mi segue, di lato c’ è il bosco

in austera nudità, emana un odore di terra

pungente, avvolgente e tutto odora di buono…

Respiro profondo, che bella la notte stanotte!

Con questa luna anemica, che nonostante miope

scruta incuriosita un solitario vagare,

ad un tratto, rumore di passi ovattato.

Si sposano due ombre, si fondono,

per mano due anime camminano

in silenzio per non svegliare la notte.


SOLISTA

Sfuggono dalle mie mani,

volano in una danza dentro

il tempo i miei pensieri vissuti,

scritti, pensati, trascinano

nel vento i miei dipinti,

i miei credo, le mie ancora

calde speranze, le fantasie…

 

Vivendo non concede,

non cede il mio io,

non s’arrende, rinasce e

gattonando neonato,

ricomincia incessante a costruire;

riprende solista il suo canto

nel coro di questo millennio.


E’ ANCORA INVERNO IN LIGURIA

Ha pettinato l’erba, le felci, la vita del sottobosco,

pressate incartapecorite, miriadi di foglie

sovrapposte recano ricordi d’estate ridotti

a velina, pergamena che traspare trame,

nervature, frammenti di ricordi ancora

gonfi e colorati, di desideri giovani,

pensieri felici o di solitudine delle memorie.

 

Stravaganti nelle loro forme, resistono puzzle

di neve granulosa in quegli angoli ombrosi

dove il sole risparmia i suoi raggi.

Eppure questo insieme monocromo

e avvizzito espone macchie sublimi di verdi,

di lilla, di bianco, di rosa e un poco più

in alto nel suo giallo perfetto si esalta

profumando intorno la mimosa.

 

Bouquet di primule e viole pare vogliano

ricordare, che è ancora inverno.

Sgoccioli d’ inverno capaci d’ intonare

in pochi attimi prima d’ accomiatarsi

un bolero, l’ ingresso è gratuito nel bosco,

la vista, l’ascolto, la memoria.


 

MAGIE NELLE STAGIONI

Notte giovane di primo autunno.

I lampi illuminano a giorno

la mia stanza dei sogni.

La pioggia chiacchiera

invia messaggi, cadendo sui balconi.

Il boato del tuono mi invita alla finestra…

E vedo,nel mio bosco gli alberi danzare!

Forse è una magica festa per loro? Attesa!

Nel bosco colorato di inizio autunno

i fulmini rischiarano gli alberi esaltando

in un bagliore pirotecnico la loro bellezza.

Il boato del tuono nel vento

li avvicina flessuosi ed eleganti

in un grande abbraccio nel quale

si scambiano doni di foglie

multicolori e di vita.


DENTRO LA NOTTE

Schermato il cielo, assenti le stelle,

la luna sonnecchia biancastra e annebbiata,

in questo gennaio di freddo umidiccio;

finite le feste, le luci, gli addobbi,

è spenta la notte, immersa la via nell’ora dei sogni.

L’ombra mi segue, di lato c’ è il bosco

in austera nudità, emana un odore di terra

pungente, avvolgente e tutto odora di buono…

Respiro profondo, che bella la notte stanotte!

Con questa luna anemica, che nonostante miope

scruta incuriosita un solitario vagare,

ad un tratto, rumore di passi ovattato.

Si sposano due ombre, si fondono,

per mano due anime camminano

in silenzio per non svegliare la notte.


ACCADDE UNA NOTTE

Lucida eppur lontana, teneramente lieve,

s’affacciò in sogno la danza degli gnomi,

i canti dei folletti, emersero fate turchine

ingiallite, in un affiorare d’infanzia apparvero

le fiabe lontane…Mago Merlino in caftano

celeste con la bacchetta recante magia,

capace di riconoscere il falso dal vero,

il gramo dal buono, volai nel sogno in un

vento leggero, che odorava di buono e vissi

quel tutto che vero m’ apparve, fino a che il sogno

esplose in risveglio, pesante e reale,

nel quale mi avvolse il disagio, sapendo

che in vita non si può volare in mondi incantati.

Oltre ne sono convinta!