IL PENTAGRAMMA DELL’ANIMA MIA

È un pentagramma invisibile
su cui scrivo ogni giorno
le note della mia preghiera
nei tempi della lode
o del ringraziamento
o anche del forzato mio abbandono
alla Tua giusta e santa volontà.
È un pentagramma
su cui posso leggere e studiare
le melodie che il Tuo amore m’ha ispirato
mentre nasceva in me
la fiamma dell’ardore
o mentre il cuore, lentamente,
si piegava sconfitto
sotto il peso sfibrante di un dolore.
Lo porto dentro me
dal dì che m’hai voluta in questo mondo
e l’offro in dono
a chiunque mi chiede
d’insegnargli a scrivere la musica
della sua lunga o breve cara vita,
per farne poi una grande sinfonia
che salga fino al cielo
legando la sua voce a quella mia.
È un pentagramma
che ancora non s’è visto rifiutare
il gradimento Tuo
nemmeno quando ha osato presentare
le note più stonate
scritte nei tempi delle mie cadute
e che anzi, ogni volta,
dolcemente ha sentito accarezzare
quelle sue stonature
trovando poi il coraggio d’inventare
ancora nuove note da suonare.
La sua musica è fatta solamente
di preghiera e sorriso
di sorriso e preghiera
e lieve dal mio cuore
s’irradia dolcemente
un giorno dopo l’altro
già dalle prime ore del mattino
e poi, per tutto il giorno,
fino all’ore più tarde della sera.
È un pentagramma su cui scrivo,
Gesù,
tutta la gratitudine e l’amore
che io nutro per Te
che sei la musica più dolce del mio cuore
e te l’offro con gioia, o mio Signore,
perché so che col cuore Tu l’accetti
come fosse una splendida poesia
anche se esso è, e sempre resterà,
soltanto il pentagramma
di questa innamorata anima mia.


LE ANIME BELLE

Nel giardino del mondo, Signore,
sto ammirando i tuoi fiori più belli
e il profumo che inebria il mio cuore
mi trattiene dal guardare più in là.
C’è la splendida rosa
che trasmette a distanza
i suoi messaggi di pace e di amore
e mi accorgo che dona nel sole
le sue spine e il suo odore a Gesù.
C’è la timida viola
che nasconde il capino
per non farsi vedere
ma ogni giorno, al levarsi del sole,
rende grazie, perché ancora sta qua.
Ecco, vedo spuntare tra gli altri
la bontà della tua margherita
che ogni petalo lascia strappare
pur di dar la certezza
ch’essa amore ti dà.
La mestizia del tuo crisantemo
non mi toglie la pace, Signore,
anzi riesce a cantare al mio cuore
nuovo un canto d’amore per te.
Cosa sono, Gesù, questi fiori
che io vedo sbocciare nel mondo?
Son le anime belle, mio Dio,
che Tu metti sul nostro cammino
e oggi posso conoscerle anch’io.
Son le anime belle
dei tuoi figli più buoni e più santi
che ogni giorno ci danno l’esempio
di una vita donata all’amor.
O Signore, oggi vedo i tuoi fiori
sparsi ovunque nel mondo
e ti lodo,
ti ringrazio con tutto il mio cuore
perché a me Tu hai donato col sole
il bouquet della felicità.


IL POZZO DEI MIEI DESIDERI

Vorrei poter parlare
al cuore di quelle persone
che nel mondo si lasciano andare
senza avere uno scopo
senza osare nemmeno sperare
che, domani, qualcosa o qualcuno
darà senso alle loro giornate
e la vita, così, cambierà.
Vorrei fare spuntare
per almeno una volta il sorriso
sul volto indurito di queste persone
che non sanno dir niente
e che spesso la morte sorprende
senza che abbian provato ad amare.
Vorrei fare vedere
con i miei occhi il mondo
a chiunque disprezza la vita
e dicendo di no con le dita
guarda il fondo del proprio squallore
e poi dice che nostro Signore
certo un cuore non ha.
Io, a tutta la gente che soffre
convinta di non aver niente,
vorrei dire
con tutto l’amore
che il buon Dio ha donato al mio cuore:
“Guarda intorno a te stesso, mio amico,
guarda un poco al tuo fianco…
guarda quanta ricchezza
e anche quanta speranza
puoi far nascere in te.
Guarda intorno e sorridi alla vita
che il buon Dio ti ha donato
e vedrai che una gioia infinita
inonderà dolcemente il tuo cuore
e mai più disperar ti farà.”
Aspettando che un giorno si avveri
oggi metto ai tuoi piedi, Signore,
questo pozzo dei miei desideri.