Sguardi

 

Sguardi profondi

ti trapassano

facendoti il corpo vibrare

Sguardi assassini

ti travolgono

facendoti di paura tremare

Sguardi ammiccanti

ti accarezzano

facendoti ben sperare

Sguardi lungimiranti

ti abbracciano

facendoti sussultare

Sguardi possessivi

ti attanagliano

facendoti il respiro mancare

Sguardi sfuggenti

ti sfiorano

facendoti preoccupare

Sguardi ossessivi

ti indagano

facendoti odiare

Sguardi adoranti

ti scaldano

facendoti amare

Bastano, a volte,

solo piccoli sguardi

per farti…

con la fantasia volare


 

UN NUOVO GIORNO

 

Un nuovo giorno è spuntato

In un rincorrersi di ore è passato

Nuovi avvenimenti vanno affrontati

Nuovi accadimenti vanno superati

La tua anima, piena di rabbia,

deve alleggerirsi  come dalla sabbia

Tutto attorno a te si scompiglia

Tutto  diventa un enorme parapiglia

Senti il tuo mondo vacillare

Senti il tuo essere urlare

Urla di irritazione,  dolore,

disperazione e rancore

Vorresti le ingiustizie cancellare

perché non le riesci più a sopportare

Vorresti eliminare tutte le meschinerie

che vedi nel loro accadere,

ma l’altrui cattiveria

è sempre e ancora lì,

pronta ad aggredire


 

A TE

 

A te, che sei il mio amore…

a te, che sei il mio dolore…

a te, che sei il mio batticuore…

a te, che sei la mia incoscienza…

a te, che sei la mia sofferenza…

a te, che sei la mia speranza…

a te, che sei la mia tentazione…

a te, che sei mia dannazione…

a te, che sei la mia esasperazione…

A te, di cui non riesco  fare senza,

ho donato il cuore e la mia precipua essenza.


 

SEI

 

Sei come una sorgente inesauribile:

attingo sempre alla tua foce

e mai mi disseto in pace.

 

Sei come l’onda del mare

che s’infrange sulla battigia

e la sabbia fa diventar grigia.

 

Sei come un gabbiano

sempre più ghiotto di pesce

che mai a mangiarne tanto riesce.



SENSAZIONI

 

Nel silenzio della notte

senti il tuo essare vibrare

 

Nel chiuso d’una stanza

senti di te parlare

 

Nel gioco della vita

senti intorno a te urlare

 

Nel buio delle tenebre

senti le tue carni lacerare



ALBA

 

Flotte di gabbiani gridano in volo.

grandi onde s’infrangono sul molo.

 

Il riverbero del sole balugina in cielo

stagliandosi all’orizzonte come fosse un velo.

 

Acqua mista a sabbia si cementa:

un piccolo castello prende forma in lontananza

e un dolce alitare ventila con noncuranza.

 

Si copre di brina il melo,

il sole rifulge come fiamma accesa

abbagliando i gabbiani nella loro ascesa.