Insieme

Eccomi di nuovo. Ancora in questo luogo, ancora sola.
Oggi però necessito del sole.
Ho il corpo freddo.
Ho il cuore freddo.
Cosi, scaldo il corpo con il sole e il cuore con l’immagine del tuo viso.
Penso a quante difficoltà e drammi e pericoli incontriamo ogni giorno nel cammino.
Penso ai tuoi fantasmi e ai miei.
Vorrei infonderti la sconfinata fiducia che ho in te. E sollevarti.
Portarti in alto per mostrarti come rendi questo mondo migliore.
Vorrei disegnare le linee della tua esistenza per farti capire quanti spazi ha riempito e quanto ancora hai da dare.
Ma io non so disegnare. Io so solo scrivere. Male anche.
E amarti. In silenzio. In attesa.
Sperando che tu riesca a trovare nel mio amore, anche se è un piccolissimo e insulso lato della tua vita, la forza ed il coraggio di lottare contro le bruttezze di questo mondo.
Se tu ti amassi e ti stimassi come ti amo e ti stimo io, non avresti attimi di esitazione, di dubbi di incertezze.
Vedresti l’uomo forte e onesto e vero e buono e intelligente e umile che sei.
So che le mie parole non basteranno mai a farti capire tutto questo.
Ma io non mi stancherò di sorreggerti, di spalleggiarti, di aiutare a rialzarti quando cadrai, se lo vorrai.
E’ poco, amore. Lo so. Mi dispiace.
Per quanto vali, dovresti avere molto, ma molto di più.
Ma è tutto ciò che riesco a fare, a darti.
Non aver paura. Io sono nella tua mano.
Ti accompagno.
Sempre.


La consapevolezza

Questo è il luogo dove io vivo di te. Dove il tempo si ferma e mi cala in una dimensione ulteriore, che nessuno conosce. Dove viviamo solo noi. Non smetterò di scriverti perché sento il tuo odio, il tuo disprezzo e la tua rabbia.
Qui, in questo spazio, non c’è posto per nulla di diverso dall’amore.
Sai, angelo mio, tante volte mi sono interrogata su come sarebbe stata la vita senza di te. Ed ora, che la sto assaggiando, riesco a percepire solo il vuoto.
Tu sei entrato in quel luogo e hai sconvolto i miei sensi. Hai preso la mia anima e l’hai modellata, allineandola alla tua. Ora che soffri, stai calpestando il mio cuore, come io ho fatto con il tuo.
Hai ragione quando dici che hai bisogno di tempo. Ne ho bisogno anche io. Tempo per comprendere cosa ho fatto e cosa sto facendo. Tempo per capire se valga la pena ricominciare. Forse doveva andare così. Forse, non lo sappiamo, ma questo è un modo per dire che siamo arrivati al capolinea. Siamo in tempo di salvarci prima di distruggerci definitivamente o prima di far male a qualcuno. Oltre che a noi stessi.
Quanto mi costa tutto questo amore mio.
Ma ho paura. Paura di affrontare i tuoi sguardi di ghiaccio, le tue parole taglienti e la tua bocca senza baci per me.
Così, mi dico che forse è più facile non aspettarsi niente. Meno doloroso.
Alla fine di questo viaggio, ci sarebbe cmq altro dolore. Perché tu, forse, torneresti ad amarmi come prima, più di prima, ma io, sempre ai margini della tua vita resterei.
Allora mi chiedo? Qual’è lo scopo?
Poi, apro gli occhi. E capisco.
Non c’è scopo. Non ci sono risposte alle domande. Non c’è tempo ne spazio. Il mio cuore vola libero, senza freni, senza paura del domani solo quando io sono immersa in te.
Non c’è traccia di dubbio o di timore o di incertezza quando mi stringi tra le tue mani così forti, così salde, così calde.
Si amore, tu hai le mani calde.
Così calde che infuocano ogni mia particella.
Tu sei la strada da percorrere quando è buio. Sei la corazza di diamante che protegge la mia anima. Che veglia su di me. Nessuno la può scalfire. Nessuno mai la potrà distruggere. La tua essenza è così viva e forte dentro di me, che potrei arrivare a fondermi in te.
So che, in questo momento, in cui mi sembra di camminare nel deserto senza acqua, sei diviso e combattuto tra amore e odio e rabbia.
Ma il mio amore basterà.
Fin quando il tuo cuore, non si riparerà.


Oggi è stato un giorno pieno di parole.

Oggi è stato un oggi pieno di stelle.
Una girandola infinita di meravigliosi astri si sono insinuati in me.
Hai scavalcato i confini del piacere per entrare in un universo parallelo.
Un universo nel quale esiste solo l’estasi.
Ho toccato la luna oggi.
L’ho raggiunta, l’ho sfiorata, l’ho baciata.
Le ho chiesto cosa fosse questa energia ultraterrena che mi fa aprire le ali.
Lei mi ha indicato i tuoi occhi.
Senza parlare.
Ha sospirato, indicando solo i tuoi occhi.
Quello che ho provato non si chiama piacere ne godimento.
Quello che ho provato io, poche persone al mondo lo vivono.
È il perfetto connubio tra il corpo, la mente, il cuore e l’anima.
Ecco, questo è ciò che descrive cosa sia successo in quell’attimo di vita che mi hai donato, entrando in me.