Puoi sentirla.

 

L’aria gelida di metà gennaio

che ti entra dentro i polmoni

e per un attimo

ti fa tirare un sospiro di sollievo.

Sei a casa

finalmente

in quel piccolo angolo di mondo

pieno di ricordi

di anime vaganti che

si scontrano fra loro.

Lì dove queste vite

incasinate

si mescolano

tutto riaffiora.

Le cose non sono più come un tempo

ma tu sei lì

sei vivo

ti guardi attorno

e  lo senti

il rumore delle onde del mare

infrangersi contro la scogliera

il vento che ti colpisce il viso

ed i capelli che ondeggiano nell’aria.

Il fiume scorre

e tu

forse

per un attimo

puoi dire di aver trovato il tuo momento.

Sei lì

immobile

e ti lasci trasportare

dai suoni

dagli odori

e li vedi

li senti

ci sono ancora

non se ne sono mai andati.

I loro volti

ti rimangono impressi

puoi sentirne ancora le risate

puoi ancora percepire i loro sguardi

i loro modi di fare

sono tutti inglobati

dentro di te.

Ed è proprio in quell’istante che

capisci

puoi andartene

ma con la consapevolezza che

tutto ciò non lo perderai

non te ne dimenticherai

ti rimarrà dentro

indelebile

ed autentico come

un tempo.

Perché sai che

di loro

e di Lei

non potrai mai  farne a meno

li porterai sempre con te

fino alla fine.


Febbraio

 

Lacrime amare

cadono dal cielo.

Due passerotti

cercano riparo

finché il tempo

non gli permetterà

di volare via.

Da lontano

il tintinnio

assordante

delle vele.

Come alberi

spogli

in attesa

dei primi raggi e

del tepore di primavera.

Così le barche

aspettano

il loro momento

per solcare

i mari.


Ambiguità

 

Esitare.

Indugiare.

Dubitare.

Parole

che trasudano

incertezza.

La sintesi perfetta

del mio essere.

Ed io

massa informe

di sentimenti

e paure.