Cfakepath20150413_174908ENERGIA

Sto ferma e m’inquieto.

Pulsa rabbioso il muro di nebbia,
esplodendo s’ infrange
ed inizia il moto.
Vortica, sussulta, sprofonda, tumultua e divampa,
ricade, per poi scoppiare ancora.
E penso e vedo con gli occhi già persi
l’ inizio di tutto, la fine di tutto.
E non si ferma il fragore della vita.
Gigantesche forze stridenti,
luci accecanti di fuochi magmatici,
vulcani primordiali creano nuove realtà.
Memorie di vita si arrendono.
Un vento incandescente corre, strappa,
stritola e annulla e violenta.
La quiete perduta si straccia nel buio.
Ed i rombi si incalzano addosso.
Tutto è davanti a me.

Ed io sto ferma e m’ inquieto.


Cfakepath20150302_112445SU MIA MADRE

Mia madre era una donna relativamente istruita perché appartenente alla generazione castrata dalla guerra.
Leggeva moltissimo, più che altro nel cuore della notte. Il motivo ufficiale era che soffriva d’insonnia, ma io penso piuttosto che rubasse alla notte la sua piccola indipendenza. Finalmente nel silenzio della casa, le , con tutti i suoi cari addormentati e non più egoisticamente pretendenti la sua totale disponibilità, per qualche ora si sedeva in divano, in vestaglia, occhiali e con il libro di turno, di cui ci avrebbe elargito pillole poi, durante il giorno successivo. Nei suoi racconti, già, perché una volta letti i libri, li rielaborava e li commentava con molte considerazioni personali e tutto si ammantava di interesse. Lei riusciva a farci apparire ogni dettaglio, nel bene e nel male, degno di un’affascinante storia propria. Era una sognatrice dotata di sensibilità intuitiva. Tutto il suo mondo era la sua casa, le sue cinque figlie e l’uomo della sua vita, cioè nostro padre. Stranamente con lui non parlava del suo mondo parallelo come faceva invece con noi. Con lui si annullava e mentre noi, tramite i suoi racconti la vedevamo come una dolce Mary Poppins che ci spiegava il mondo, con il suo uomo era diversa, sempre solo in ansia di piacergli e di servirlo. E più lui, pur a modo suo amandola, pretendeva e la criticava, più lei si destabilizzava.
Per lei il tempo a disposizione era sempre una coperta troppo corta.
Amo pensarla quando si affacciava sulla notte nell’integrità del suo vero essere. Finalmente si rilassava si, ma soprattutto senza saperlo entrava in comunicazione con il cosmo e da esso assorbiva l’ energia che le serviva di giorno e parlava con l’ altra se stessa, quella che più le somigliava, che la capiva e che l’ amava senza riserve.
Almeno mi piace pensarla così.
Normalmente, in casa, si vestiva con quello che capitava, anche vecchio, anche rotto. Alla domenica pomeriggio quando si andava, quasi sempre, a trovare la nonna, la mamma doveva però, abbandonati momentaneamente piatti, pentole, pannolini, figliolette sedute sul vasino ed altro, laccarsi le unghie di rosso e mettersi in tacchi a spillo, perché a Lui piaceva così . Ricordo a proposito una volta, era una fredda sera d’inverno, quando io tredicenne e lei trentacinquenne tornavamo a casa assieme, ed incrociammo un militare, ragazzo poco più che ventenne. Questi, pur se in divisa, inaspettatamente fischiò dietro, esprimendo apprezzamenti anche verbali e di un certo rilievo.
Per me fu un fulmine a ciel sereno. Vidi mia madre per la prima volta come la potevano vedere gli uomini, …. sexy !.Mi accorsi di quella bella figuretta snella che camminava svelta ed elegante nonostante i tacchi da dodici, avvolta in un morbido cappotto di linea a sacchetto com’era di moda allora, la borsa rigida color “testa di moro”che a me piaceva tanto perché chiudendosi faceva uno scatto soffice e soffocato al contempo. E poi la bocca, bellissima, che con il rossetto rosso vivo, le donava il tocco di perfezione di una moderna dea Venere.” Non hanno riguardo neanche se vedono che sei con tua figlia!”, fu il suo commento.
Ah, dunque, allora non era neanche la prima volta, pensai !.
Appena a casa, corsi ad urlare ansimante d’orgoglio il fatto a papà. La sua reazione apparente fu di totale indifferenza, ma forse non era proprio così e lo capii dal fatto che la mamma passandomi vicino mi guardò con un mezzo sorrisetto, alzando un poco il mento come quando faceva la faccia da furbetta.
Penso volesse dirmi “grazie”. Le risposi facendole a mia volta l’occhiolino che voleva dire” Prego, se non ci si aiuta fra donne…”.


Cfakepath20150413_175705MATTINO PRESTO

Mattino presto, prestissimo, anzi fuori è ancora buio. Dalla mia postazione, allo scrittoio davanti alla finestra, assisto all’eterno incanto della notte che si stempera nella luce in lenta crescenza.
Per fortuna davanti ai miei occhi c’è tanta bellissima natura ed al momento mi ritempro, ma fra un pò non so perchè questa notte ho dormito poco e male.
D’ altronde dormire tranquilli in questo periodo storico risulta molto ma molto difficile dopo aver visto un qualsiasi giornale o telegiornale . Nell’ordine non so se preoccupa di più l’orrore della guerra terroristica a cui noi italiani assistiamo “alla finestra”o lo sfascio ambientale che distrugge il pianeta con buona pace di quasi tutti. Lo so che dal caldo della propria bella “cuccia” è facile giudicare, ma il silenzio ovattato di questa mattina mi suggerisce quanto meno di meditarci un po’ su.
Fra i termini del problema c’è una grossa differenza.
A scuola abbiamo studiato la storia ed abbiamo visto che finora il mondo è andato avanti a colpi di guerre e rivoluzioni, adducendo le più varie motivazioni, per arrivare poi sempre ai due veri scopi…Potere e Denaro. Dai tempi della guerra di Troia ad oggi assolutamente nulla è cambiato, se non ciclicamente i teatri d’azione. A parte le antichissime civiltà del passato remoto, nel mondo occidentalizzato lo sviluppo della scienza tramite la conoscenza, ha portato l’uomo ad ingegnarsi per trovare veloci vie di accesso a potere e possesso, così è stato trascritto e documentato. Ma non è che altrove nel mondo nel frattempo stavano tranquilli e in pace, solo che per mancanza d’informazione non ce n’è giunta testimonianza. Dalla questione non sono fuori i motivi religiosi, anzi, nella nostra religione, per esempio, la Chiesa è sempre stata in testa alle lotte per il potere; non a caso nel passato a reggere il potere temporale furono Papi e Vescovi.
La domanda è: può essere la suddetta motivazione, che ha dato origine a movimenti terroristici quale è l’Isis, ossia una guerra “apparentemente” di religione per il dominio del mondo con relativo potere assoluto o può invece essere un “ vero” Credo assolutista portato all’eccesso da un modus operandi estremamente violento per la coercizione di tutti quelli che non la pensano come loro? Il discorso è molto complesso ma sempre la Storia ci insegna che comunque la violenza porta in crescendo ad un acme e poi, dopo tanta morte e dolore, non vince, la violenza non vince mai. Alla fine del ragionamento, per definizione, il Distruggere è l’opposto del Creare, quindi nel tempo non va da nessuna parte.
Si sa comunque che la violenza è conseguenza della miseria : di corpo e di spirito. Di corpo, se viene in pericolo la sopravvivenza di esso, di mente, perchè satura di disperazione la mente “esplode”. Abbiamo sempre avuto a fianco un’enorme polveriera ma non ci siamo mai occupati di essa. Forse non abbiamo avuto occhio per chi avendo molti meno mezzi stava peggio di noi ? Provate a crescere un bambino a dolore, urla e fame e crescetene uno a carezze, agi e rassicurazioni, e poi ditemi ….. E noi cosa siamo stati finora, distratti?, egoisti? No, solo umani, colpevolmente umani. Di sicuro i bambini sono gli uomini del domani. Considerando che prevalentemente gli strumenti per combattere in possesso di questi giovani uomini sono comunque tecnologicamente moderni, e poiché la gioventù è irruenta, ed il genere maschile è più portato alla violenza , il disastro è fatto. Adesso il problema è di tutti e di difficilissima soluzione.
Quasi a scacciare un incubo troppo spaventoso mi trovo a pensare all’ altro termine del problema, che forse può sembrare erroneamente meno grave perché lento nella sua drammatica evoluzione, cioè la sopravvivenza del nostro pianeta .
Degrado, sfruttamento, inquinamento, abbattimento, leggi sbagliate o assenza di leggi, eccetera eccetera.
Il problema è subdolo poiché i colpevoli quasi sempre non si conoscono, forse lo siamo tutti, chi più chi meno. Ma qui la risposta sarebbe, notare il condizionale, molto più semplice come il postulato “ due più due fa quattro “. E’ tutta racchiusa in un concetto molto semplice : “ Il Rispetto”.
Questa parola in effetti è semplice e trascende il significato antico apparentemente in disuso che ha attualmente. In realtà racchiude in sé tutto quello che serve per il nostro futuro. Il Rispetto si acquisisce però dopo una sana presa di coscienza e la coscienza deve arrivare a considerazioni che vanno bene per tutti, come dire delle regole morali, sentite ed anche personali ma di corale applicazione. E’ un lavoro di capillarità che ha inizio dal mettere al mondo figli con amore , perchè senza rispetto non c’è amore . Dalla scuola che insegna cosa è il sociale, senza Rispetto non esiste una socialità. Da uno Stato che ci dà un’organizzazione con cui vivere, lo stato rispetta il singolo come l’ intera comunità e dà regole per diritti e doveri. Gli Stati che non si curano di avere leggi eque non rispettano i loro cittadini. Un buon insegnante insegna anche a raccogliere una carta da terra, a non imbrattare i muri ad aiutare il compagno di banco. Per sentire veramente di avere cura di queste cose bisogna provarne Rispetto.
Eh si, anche dietro la desertificazione e lo scioglimento dei ghiacciai, ci sono molte ma molte persone che non hanno rispettato qualcosa.
Quasi per “consecutio mentis” …..dei ladri, che a tempo perso, spesso, fanno anche i politici,che considerazioni fare?. Mi son sempre chiesta: ma da dove arrivano, che preparazione hanno, che morale hanno, chi li ha messi al potere ? Come godersi montagne di denaro mentre tanti poveracci ti guardano?.
Per non essere pedante chiuderei questa parentesi, inserendola direttamente alla voce “Rispetto” ( vedi: mancanza di…).
Allargando la mia lista di considerazioni mattutine ce ne metto ancora un paio. Per esempio mariti che uccidono le mogli ormai con frequenza quotidiana…anche in Italia, non chissà dove. Madri impazzite che, sfidando l’istinto ancestrale e le motivazioni ormonali che le portano a difendere la prole al di là della loro stessa vita, sopprimono i loro figli, avendo anche l’ orribile coraggio di negare l’ evidenza. Non vorrei essere nei loro panni a fine corsa, quando dovranno fare i conti con una coscienza soffocata per troppo tempo..
Ah, poi ci sono gli sporcaccioni, quelli che per fare sesso devono far male in qualche modo a qualcuno, che devono fottere legare, frustare, sventrare, insomma disintegrare, un’ altro essere umano, con l’ assunto di fare tutto ciò condendolo con una sadica sofferenza. Solo che molte volte non se la prendono con partners consenzienti, bensì con poverette rincretinite dalla droga, mogli succubi e terrorizzate, fidanzatine che confondono l’essere amate con l’essere possedute. Molti sporcaccioni, in casi peggiori ma purtroppo frequentissimi, come partners sovente scelgono innocenti bambini, che di tutto lo scellerato furore sessuale dei loro carnefici non ne capiscono niente e vorrebbero disperatamente solo tornare a casa a giocare. Questa cosa, comunque, molto spesso non riescono a farla perché vengono uccisi dopo l’ “uso”,o perchè i mostri devono nascondere le tracce, o così, per un godimento estremo fino all’ ultimo . D’ altronde non dobbiamo dimenticare che, meno drammaticamente è vero, il concetto di un certo tipo di “uso”è stato incredibilmente digerito dall’opinione pubblica, grazie a famosi “ utilizzatori finali” che, senza chiedere l’ età della fruenda od anche del fruendo, espletarono con diritto il loro pagato sollazzo, a chiusura di una catena che arricchì tutti i suoi anelli.
Però, mi si permetta una considerazione e non me ne si voglia, si basa su statistiche… a parte qualche rarissima donna, impazzita ritengo dato l’esiguo numero, tutti gli artefici dei dolori del mondo sono uomini, nel senso di maschi.
Cosa vorrà dire ? .