Il Rumore del Mare

Amava il rumore del mare, lei che al mare ci era nata.

Lo amava e voleva sentirlo, ma adesso che casa era lontana doveva cercarlo.

L’ho vista cercarlo nelle vie strette della città vecchia, così diversa dalla sua.

L’ho vista cercarlo correndo lungo il fiume, a un passo dall’acqua, così diversa da quella cui era

abituata.

Poi un giorno l’ho vista baciarlo, lui, con gli occhi azzurri e profondi, così uguali a quel mare, che

non serviva più cercarne il rumore, bastava esserci immersi.


Pensieri

Solo, tra l’assurdità                                                                                                                                    del non cercarsi.

Vivo, nella sicurezza

di riuscire a trovarsi.

Perso, in uno sguardo

che nasconde pensieri

che vorrei possedere

per riuscire a orientarmi.

E non ti completerò,

non ti renderò

la vita migliore,

vorrei solo regalarti

milioni di istanti

di serenità,

anche nel silenzio

della tua stanza

in una sera sbagliata,

quanto è alternativo,

in fondo, amare

un po’ la normalità.


Cosa c’è di bello

Cosa c’è di bello

in un viso che non puoi avere,

cosa c’è di bello

in un bacio che non puoi dare

se non l’impotenza

di non poter sapere,

se non il dubbio

di poterlo fare.

Cosa c’è di vero

in parole che non sono per te,

quanto c’è di vero

nel chiamare un nome che non sai

se non l’abisso di mille perché,

se non la vertigine

dell’attesa di un mai.