VORREI FOSSE COSI’

Dai campi fecondi e dai prati curati
Dai boschi e dai borghi di verde ammantati
Un canto celeste lontano io sento
Non odo rumore ne filo di vento.
Più forte ora è il canto ch’è proprio vicino
Veloce il mio cuore che torna bambino
Trattengo il respiro immobile attento
Lei so sarà qui fra qualche momento
E sollevo la testa che la mano protegge
Da tanta luce che l’occhio non regge
Sono sereno e non serve coraggio
…E’ qui che comincia l’atteso mio viaggio.


Infanzia nel ’50 a Roma

Rimanevano incustoditi i due sgabelli
Accanto alla mia scuola, la Pistelli
E mi richiamava seria la maestra,
perchè li controllavo alla finestra.

Prima che suonasse la campanella
Arrivava tutta in nero la vecchietta
Ed io appena in tempo ad osservarla
per poi via, all’uscita in tutta fretta.

La trovavo seduta sullo sgabellino
-Buongiorno, che c’è oggi nella cassetta?-
Chiedevo assai curioso alla Nonnetta
-Mò la apro, damme tempo…. a regazzino!-.

E con la calma della professione
Scioglieva il nodo al cordicino
E poneva la cassetta di cartone
Sull’altro, al primo uguale, sgabellino.

Davanti a me il mondo intero.
Da una parte tutte cose in nero:
La liquirizia
che delizia:
Caccole, pescetti, rotolini,
strisce, lacci, bastoncini.
Caramelle bianche e nere
morbide more da succhiare.

mi chiedevo: che cosa faccio?
Il buon sapore di quel laccio?
O meglio prendere due striscette
O quattro di quelle Caccolette??

Dall’altra parte bontà colorate:
caramelle verdi, giuggiole dorate,
di tre colori e gusti c’era il gelato
fatto solo di zucchero soffiato.

E poi i bruscolini
Carrube e mostaccioli
I formaggini (di ciccolato)
I pinoli
La nocciolina americana
L’uvetta secca sultana.

-A regazzì, ‘n ce pensà tanto.
Quanto c’hai in saccoccia-?
-Oggi due lire , soltanto.-
-Abbasteno pe ‘na carammella!
Ma ho visto ‘ando’ mirava la capoccia.
Dai, fai le mani a cuccumella-
E ci metteva un bel mucchietto
E poi mi salutava -Ciao maschietto.
Me raccomanno libbera le mani
Che se Dio vole
Se vedemo anche domani-

Mi commuovo
quando mi torna in mente
quanto si stava bene
quando non c’era niente.


45 anni insieme

Mio grande piccolo Fiore
le parole cuore amore,
cose per ragazzi, banalità
temevo che alla nostra età
non l’avremmo dette più.
Ma se le dici tu
Son dolcissime poesie
Voglio provarci anch’io con parole mie.

Mio piccolo Fiore ti amo intensamente
e se sei lontana sei sempre con me qui
la gioia la passione dell’amante
mi agita ancora e non mi fa dormir.
L’irripetibile stagione della giovinezza
non ha ceduto il passo alla saggezza
ed il nostro vecchio amore appassionato
sosta ancora fresco nella mente
come se fosse un amore appena nato.
Fiorella io so quanto mi hai amato
Fiorella tanti peccati hai perdonato
Ho la mia età e or che solo ti abbraccio
quello che mai feci, ora lo faccio.
Ti dico grazie, un grazie sincero
Ti ho amato sempre anch’io
e ti amo ancora d’amore vero ……


L’ETA’ E’ IL GRANDE DONO DI DIO

Furon vissute ma ora acquetate
E più non mordono le mie passioni
I miei pensieri corrono rapidi e silenziosi
E rivivo senza soffrir le mie illusioni
I miei dolori sono preziosi
Sono così nel mondo e con il mondo
E posso abbracciar tutti a girotondo.
Or che son vecchio più nulla mi serve
E il mio pensier vagando
Svela misteri talvolta sognando
Ed io li rapisco e descrivo.
Il ciel mio calamaio
I miei occhi la penna
La carta la mia mente
Ed è semplice capir
Che non mi occorre niente.


PREGHIERA DEL CONTADINO

Quando l’alba subentra all’aurora
E il primo raggio il ciglio trafora
son cinque i Don di quella campana
che il giorno sento tanto lontana
Ma la mattina
Fresca è assai l’aria e la odo vicina
Ed il primo Dan dalla Badia
Accolgo con gioia in casa mia.
Così mi desto
apro i miei occhi
raggiunto dal suono di quei rintocchi
E godo del sole la sua prima luce
Curioso saper
ove il pensier mi conduce
E’ lo spettacolo certo il migliore
che la natura ci ha regalato
così ringrazio nostro Signore
con ciò che so dire:
Tu sia sempre lodato.
Poi un complimento alla Regia
un arrivederci… e un così sia
e metto in moto il mio trattore
perché anche oggi
c’è tanto da fare.

24/03/14