Come colui mi sento

Come colui
mi sento, fuggiasco
che rifugge il fato suo.


Mancanza

Amor,
che probo mi stringi a etterna prigione.
Amor,
pavido di nomarti perché tristo il disgusto altrui.
Può l’animo mio veder
la stretta ardente,
la canicola di un risveglio,
l’imperitura coscienza di esser
l’unico bisogno?


Muto amore

Dolce sonno,
di eterna quiete immagine,
nel tuo viso muta il suo,
nelle ridenti luci il cupo manto.
Poi che l’amor tu senti,
forse,
e di sperar non spero,
amar
dentro di me,
sia concesso, e
calde carni,
dolci sospiri,
e insonne tempo auspicar,
sia pur vacua finzione.