POTERI DELLA MUSICA

Le pareti di casa
trasudan di pesanti silenzi e
si spoglian lentamente del calore dell’ anima.
Come un albero brullo
contorto e senza colori.
Gli occhi tuoi inconsolabili…

Il pensiero si spoglia
della sua energia,
non parla più al cielo,
non va dall’oceano,
non scorre lungo il fiume,
ma si stende come un velo
sulla fredda neve.

Un tasto sul piano
si muove titubante,
altri se ne aggiungono
a produrre note
che lentamente e poi velocemente
occupano gli spazi
e vibrano nella mente.
Onde concentriche
si muovon nel tuo cervello
ed un sorriso nel tuo viso
compare!


L’ABITO

Che dire nel vedere la dismisura
tra il perfetto e l’imperfetto
di un bosco trasandato
perché dall’ uomo abbandonato.

Che dire nell’osservare
la vertiginosa possanza
degli alberi eretti
in cerca di luce
e la caduta e la disfatta
di quelli crollati e stesi
sul manto terroso.

Questi, erosi dal tempo e l’umidità,
si spogliano dei loro cartacei
abiti ingrigiti
mostrando il nudo midollo,
così come i clochard
del genere umano
si stendono sui marciapiedi
arrendevoli, senza speranze
e si lasciano morire
e consumare dal freddo
e dalla fame.


LE FANTASMAGORICHE AVVENTURE DI UN’ ESPATRIATA A… NEW YORK

Sembrerà strano, ma nonostante io ami viaggiare, soffro tutte le volte a staccare le mie radici dal mio habitat naturale. E’ un conflitto che vivo già parecchi giorni prima della partenza.
La destinazione stavolta era la mitica New York. Dovevo partire in maggio insieme a mia cugina del ramo paterno, Mimma, con la quale avevo condiviso i miei giochi infantili e le mie vacanze estive adolescenziali , ed una sua amica della nostra età, Enza. Ci avrebbe ospitate mio cugino Nick di New York, il quale da tantissimo tempo insisteva perchè compissimo questo viaggio prima della nostra prossima vecchiaia! Visto che per diverse ragioni eravamo tutte e tre libere da legami sentimentali paralizzanti, ci decidemmo nel 2012 dopo diverse riflessioni e timori. Mia cugina dimostrò subito fiducia in me affinchè organizzassi io il viaggio, visto che sono stata sempre coraggiosa. Quindi decisi di tagliare la testa al toro e mi proposi di occuparmi dei visti e dei biglietti scavalcando l’ agenzia di viaggi e mi misi all’opera on line.
Occuparsi dei visti per tutte tre, fu relativamente facile, meno per i biglietti aerei dove incontrai qualche “ qui pro quo “ per accontentare le esigenze di tutte senza sforare dai nostri budgets. Decidemmo di approfittare delle offerte low cost dell’ Alitalia per essere sicure di un viaggio abbastanza confortevole, sapendo già che sarebbe stato all’ andata un viaggio notturno.
Ora devo precisarvi che la città di residenza di ciascuna di noi era diversa. Io sarei partita da Torino, Mimma da Taormina ed Enza da Catania. Il punto di incontro fu Roma Fiumicino. Lì ci saremmo trovate e lì avrei loro consegnato il rispettivo biglietto di andata e ritorno Roma / New York e viceversa.
Per questi tre biglietti, confesso, ho penato un po’ perché non avevo fatto i conti col massimale della mia carta di credito! Quindi in definitiva mi trovai una sera con tre visti USA ed una prenotazione del biglietto aereo solamente per mia cugina Mimma in quanto mi son trovata impossibilitata a prenotare gli altri due biglietti. Essendo stata allora un’ ora tarda non potevo correre subito alla mia filiale bancaria per aumentare il massimale. Rischiavo di perdere i due posti ancora disponibili! Una intensa preoccupazione mi assalì appena mi raggiunse la mente un pensiero allucinante: Mimma era una donna forte, ma aveva paura dell’ aereo e non avrebbe mai viaggiato sola…mentre io ed Enza avremmo viaggiato su un altro volo! Mimma mi avrebbe rovinata per sempre con i suoi strali maledetti inviati dagli dei degli inferi e per giunta non sarebbe partita.
Questo era il rischio che correvo e non vi dico con quale tensione ho affrontato le ore successive tra banca e pc. In banca l’ indomani non incontrai problemi, anche se il dipendente non mi trovò brillante come al solito . Anzi notò l’ evidenza delle mie occhiaie sotto gli occhi, ma io risposi bofonchiando che non avevo dormito bene la notte precedente. Con un sorriso mi congedai ringraziandolo e mi diressi verso casa, contenta di aver risolto il problema economico.
Quando tornai trepidante al mio pc , cliccai sul portale partenze Alitalia per New York del 25 maggio, ma i miei occhi non videro più nulla del volo di cui avevo solo un biglietto. Il mio cervello fu per un attimo in subbuglio, ma siccome si dice “ aiutati che il ciel ti aiuta” presi subito il telefono in mano e composi il numero di Alitalia prenotazioni. Una voce femminile e gentile mi rispose quasi subito dall’ altra parte e, ascoltate le mie richieste , mi accontentò dicendomi con voce rassicurante che era ancora possibile prenotare due posti su quel volo. Il mio animo si placò , appena posato il cordless un sussulto di gioia mi invase. Ero salva! Mi dissi pure con soddisfazione che ero brava ; solo da un anno usavo il pc e da sola e non avrei mai creduto due anni prima che avrei fatto progressi così veloci.
Telefonai subito a Mimma e piena di soddisfazione la rassicurai sui biglietti . Le raccontai pure della mia piccola avventura e ci mettemmo a ridere a crepapelle . Mimma mi prese in giro rimbrottando che l’ avevo scampata bene, altrimenti…mi avrebbe tirato il collo. Ridemmo con gusto e ci sentimmo molto unite in questa complicità come ai vecchi tempi.
Insomma si partiva: passaporto pronto, bagagli fatti e tutto il necessario. Evviva ! Arrivò quel giorno: emozionatissime, ognuna di noi all’ alba lasciò la propria casa. Mimma ed Enza si incontrarono a Catania ed insieme presero un volo per raggiungermi a Roma. Io da Caselle salii su un volo molto economico che mi portava a Fiumicino alle nove .
Appena atterrate ed effettuate le procedure di recupero bagagli ci sentimmo per cellulare per un punto di incontro. Capii che i nostri terminals erano molto distanti appena seppi del loro scalo. Francamente mi persi e chiesi spesso informazioni per raggiungerle , ma finii sempre allo stesso punto sbagliato. Fortunatamente Enza, più pratica della planimetria dell’ aeroporto, mi guidò al cellulare e ci trovammo all’appuntamento dopo un momento mio di scoraggiamento ( dovevo sempre penare così per viaggiare? ). Dopo abbracci intensi e sorrisi di gioia ci dirigemmo al checking molto presto . Il nostro volo partiva alle 14,30 e già alle 11 erano aperte le procedure di imbarco. Dopo due ore di attesa al gate , finalmente ci fecero prender posto sull’ apparecchio : era enorme! Io ero lì, finalmente il mio sogno si stava realizzando : stavamo per decollare per gli Stati Uniti d’ America!
Dopo nove ore interminabili di viaggio, passate alternando il sonno alla veglia, atterrammo. Tutto andò secondo i canoni di un buon viaggio e ben presto nostro cugino Nick ci abbracciò felice di vederci lì con lui , dopo anni di attese e titubanze.
Ci portò a casa nella sua dimora bianca attorniata dal verde , come quasi tutte le abitazioni di là, e ci promise per l’ indomani un viaggio panoramico per Manhattan.
L’ indomani in auto a Manhattan tutti e quattro insieme non mi sembrava vero…Loro due emozionate ed entusiaste ed io invece mi sentivo così strana : come in un” deja vu”. Quei grattacieli cosi lucidi e svettanti e quelle casette scure con il portoncino con quattro gradini davanti non erano immagini nuove per me. Poi mi ricordai che erano ambienti stravisti di storie di amori, di gialli , di films polizieschi ammirati sugli schermi del cinema in pellicola! Ecco non era una novità.
Nei giorni successivi, invece, immersa in una fiumana di gente di tutti i colori a visitare mostre e a far shopping, fu per me emozionantissimo ed indimenticabile. Ancora oggi sento vive quelle emozioni inserita tra un popolo diverso con abitudini diverse da noi, ma con un gran cuore ed un’intensa ospitalità.
Oggi ricordo quei giorni con gioia e nostalgia perché Mimma non è più tra noi, colpita da un male che l’ha consumata inesorabilmente due anni dopo. Ogni vuoto che noi umani lasciamo con la morte ha un suo significato: sarà riempito da pensieri positivi ed una forza maggiore dentro di noi.