Sono

Ancora una volta sotto delle calde coperte…
l’unica illusione di una protezione totale…
tutto ciò ch’è reale resta fuori,
c’è solo lo spazio per un sogno,
un solo sogno alla volta.
Bello, brutto, lungo, immediato…
solo uno alla volta!
Chiudo gli occhi, apro la fantasia.
Una realtà parallela, una realtà orizzontale.
E via… partenza, solo andata…
la bellezza che mi si para davanti
non conosce le parole adatte per poterla descrivere,
non ha nulla che le possa rendere merito
in nessuna lingua…
solo il silenzio e l’estasi della mia espressione
possono dare una lontana idea di quanto sia perfettamente bella!
Ecco perché si sogna,
perché è l’unica maniera per vedere ciò che nessuno potrà mai guardare.
Urlo di gioia nel provare la paura e la consapevolezza che nessuno mi può sentire urlare.
Urlo!
Più forte!
E chiudo ancora gli occhi.
Sono un sogno anch’io.
Sono dunque indescrivibile.
Sono sveglio.
E continuo a essere indescrivibile.
Non sono reale.
Sono una fantasticheria.
Sono carne, ossa e pensiero.
Sono pensiero.
Sono!


Dea

Classici, rapidi cambi d’umore;

solite insicurezze riaffiorano lentamente a galla;

antichi ricordi si insinuano nuovamente;

è il ciclo della memoria che condiziona i pensieri;

sentire, provare emozioni, dolori già vissuti;

avere delle certezze aiuta a sopportare;

conoscere i punti fermi per poter avere una solida base a cui potersi aggrappare…

 

oh Dea beata,

che proteggi i miei segreti!

Dimmi tu come devo agire perché pensare è diventato cosi pesante da non consentirmi più di poterlo fare;

bolle di niente, una dopo l’altra, ostruiscono la mia libertà mentale;

voglio avere la certezza o perlomeno il sospetto di sapere verso cosa o chi la mia anima confusa si sta dirigendo…

hai mai visto dentro me?

 

Dea beata,

guarda fino in fondo a me e dimmi cosa vedi,

chi vedi riflesso nello specchio della mia anima.

Vecchi fantasmi che si spingono l’un l’altro?

Nuovi volti intraprendenti?

 

Oh amata Dea…

cosa c’è? Cosa c’è?? Cosa c’è???

Bianco assoluto, quasi accecante…nero fitto impenetrabile?

Occhi chiusi, amorevoli, compassionevoli…

 

occhi…

perfidi…

sogghigni malefici…

 

oh Dea, mia Dea…

 

stai con me per tutto il viaggio, veglia la mia mente e mantienila sempre calda…

 

infinito momento…

 

Dea…

 

eterna fedeltà, assoluto rispetto, devoto amore…

occhi felici, sorridenti…

occhi stanchi, pesanti…

 

Dea del cuore…

 

finché un cuore ce l’ho…

per sempre vivo, caldo, acceso…

 

condiviso!


Cuore

Non credo veramente che il destino mi riserverà delle grosse sorprese.

È molto semplice.

Avrò una vita piena di piccole soddisfazioni ma avara di concretezza.

Non ne farò un problema.

Ma potrei farne un biglietto da visita.

I miei sogni continueranno a crescere.

I miei sentimenti continueranno a crescere.

Le mie speranze cresceranno.

Io no. Non crescerò.

Starò qua, così.

Un giorno, e solo quel giorno, trarrò qualche conclusione.

Sarà semplice, indolore, pacata.

Ma terribilmente lucida e concisa.

Niente di male o di cattivo.

Solo una vita tra tante altre.

Una vita appassionata.

Vissuta intensamente.

Il mio cuore logoro gronderà amore in quantità.

Tutto l’amore sprecato, usato, avuto e dato

si riverserà nelle mie parole, nella mia lingua.

Parole pesanti, sentite.

Parole d’amore.

Supremo cuore.

Pieno di tutto.

Odio, indifferenza, amicizia, amore, tristezza, felicità.

Mille punti di partenza e uno solo d’arrivo.

Capace di stipare tutto.

Elastico. Spugna.

Cuore di Jako.

Cuore usato.

Cuore immortale.

Il posto c’è. Il posto non manca.