Vampata di ritorno

Uccidici…
se ci Vedrai felici,
uccidici…
quando nella REplica di un gesto
ci RIvedrai del nuovo,
ma non lasciare che quell’attimo sbiadisca
prolungandosi…
la libertà,
fa presto a farsi imprigionare dal tempo.
Spegnici…
quando il fuoco arde abbastanza da scottare,
ma riparalo
se tira forte il vento intorno
che il soffio sembra spegnere ma amplifica…
vampata di ritorno.


Vera

vera…
è il nome che darei alla
figlia mia,
per donarle condizioni nuove
per eludere l ipocrisia
e i pensieri detti ,
contraddetti,
di una generazione di
eterodiretti
che non sa scegliere per
convinzione,
ma per convenzione;
..Vera…
è l’etichetta di una
chiacchierata ,
di una parola non ancora
detta
eppure già pesata;
…Vera…
come la purezza di quel che
si da nella confusione,
come una promessa sulla
terra ferma,
o la confessione di una
perversione…
…beh…Vera…
come l’incertezza quando si
ha paura
della visceralità dei
movimenti
a cui ci sottopone la
natura,
quando è nostra..e non è
quella degli eventi


 

chiudo le porte alle parole
che provano a persuadermi
e anche la curiosità si fa
dosare;
apro la finestra…
e anche il sole si è messo
da parte
per dar voce all’ululare
dei predicatori,
di quelli che si elevano ad
ontologi
e recitano il ruolo di
intrattenitori .

richiudo le finestre
per non essere sbranato
ma ingannerò me stesso
domandandogli
se è giusto se è sbagliato..
cadendo nell errore
madornale
di scegliere tra il bene e
il male,
imbattendomi in ragionamenti
che riaprono le porte alle
parole
..che forti del potere
persuasivo…
mi spronano ad incitare il
sole
e a specchiarmici
e per gradi uscendo fuori,
provando a non
confondermi…
con gli intrattenitori ….