Cavaglio d’Agogna.

Paese in cui vivo e dove sono nato,
ai piedi di una collina è situato,
a Sud di esso torrenti Sizzone e Agogna ,
con l’ acqua irriga la zona.
Di agricoltura si viveva,
la mucca si mungeva,
il latte si vendeva,
in latteria si portava,
il burro genuino .
si scalava dal libricino,
poi un vero peccato di gola,
buonissimo Gorgonzola.
In questa zona, erba e fieno,
nelle stalle non se ne poteva farne a meno.
Sulla colline i vitigni ,
guadagno dei contadini.
Tutto questo il posto la lasciato,
all’industria, che tutto ha rovinato,
ma in compenso, la vita ha migliorato.
Com’era bosco un tempo molto lontano,
la natura, di piante copre mano a mano.
Tanta gente ,se ne andrà,
Ma la natura per sempre vincerà.


 

Neve

Un soffio di gelido vento
mi fa rabbrividire per un momento
poi, in un attimo sparisce,
con cristalli di neve fiorisce.
Su ogni cosa,
leggermente si posa,
le piante, la terra, ogni fuscello,
con un candido mantello.
.
Danzano quei fiocchi leggeri,
coprendo strade e sentieri,
uno sopra l’altro uniti nel gelo
a che il caldo porterà al disgelo.
Un timido sole ci sarà al mattino,
forse qualche fiore farà capolino?


Illusione surreale

Volar come il vento
sto sognando in questo momento;
librarmi distante
sopra le piante.
Volare audace
come un rapace,
salendo sempre più in alto,
il panorama ha più risalto,
tra ardue salite
veloci picchiate,
lo sguardo acuto
il controllo quanto veduto
adocchiato.
Il volo sta per finire
la preda deve morire:
come un fulmine si avventa
niente lo rallenta,
tutto nella velocità,
la vittima scampo non ha.