“ABISSI DI VITE IGNOTE”

In grembo al Mediterraneo
si custodiscono i nomi,
di chi inseguì un sogno,
in fondo al suo dolce muoversi,
riposano finalmente liberi.
Chi dallo strazio ne fuggiva il destino
a chi lasciò una vita,
liberandone un’altra.
Un mare fecondo,
placido a volte bizzarro,
dove il suo ondeggiare
non vuole separare,
ma sfidare lettere unite
nel suo costante attraversare.
Solcar quest’acqua blu,
per felicità e non per differenza,
disumanamente falsata
in quel cimitero negli abissi presente,
imprimendo l’ingiusto nome dell’indifferenza
sui sacrifici in nome della disparità sociale,
non valgono parola o devozione
per bandiere issate,
ostentando vanità e supremazia imperiale.
Così quei corpi ignoti
hanno il privilegio d’esser schiera,
nell’olimpo delle eroine ed eroi,
nel ricercar libertà,
marcando fiera dignità.


“RECLUSIONI”

Le mani oltre le sbarre
tese quasi impietrite,
dagli anni passati,
tra rimorsi e voglia di verità.
Desiderosi di libertà
sognando il proprio destino,
lontano da questi ferri d’impedimento,
dove la tortura non rieduca,
la punizione non sconfigge
e la rabbia inasprisce
il sentimento di odio,
mutando quel bisogno di affetto,
in inesorabile vendetta.


“FARFALLE VIVENTI”

Piccoli angeli che nell’aria,
soffiano il loro movimento,
volteggiano colorati
e lievi i loro corpi accarezzano il vento.
Il vibrar dei loro sottili lineamenti,
rimembrano il dolce posar,
delle farfalle sui fiori.
Osservo e respiro il vostro battito,
udendo il vostro desiderio di volare,
levando da est quella sensazione di rinnovo,
che ogni giorno comincia ogni colore,
ogni sorriso approda al sogno,
di potervi levare al di la
della mia vita pesante ed irregolare!
Il vostro soave sussurro ,
alleggerisce le mie giornate ad ogni passaggio
e quel nastro filante mistifica la danza,
ove la musica si rende complice
nell’usura del tempo.
Soffocato dalla gioia che sale
viaggiando oltre il confine
del compiacimento materiale.

DEDICATO ALLE BAMBINE (FARFALLINE) CHE PRATICANO GINNASTICA RITMICA.