Il villaggio del sole

 

Ho sognato uno spazio dorato
con case bianche
e cascate di glicine
cespugli di rose ed ibisco
un sibilo di voce
nel vento sembrava la tua
ho attraversato labirinti di sale
camminato sulla terra bagnata
e sulla sabbia infuocata
per raggiungere
il villaggio del sole
quella voce smarrita
per un sacrificio senza colpa
inchiodata al beffardo
percorso della follia
non rimanevi nel
villaggio del sole
un lamento sempre pù lontano
un dolore struggente
scomparivi di nuovo
forse per sempre


 

Lo sguardo della saggezza

 

Nella pacata lentezza
di una calma silente
scorre la trama
di andate vicende
scorci di vita
nodi non sciolti
l’amore che non trasforma
l’amore rifiutato
con la saggezza del distacco
con critica pazienza
vedere i risultati del tempo
nella prospettiva di
una visione più ampia
collegare parti sfuggenti
riassemblare i pezzi
del vaso rotto
osservare ciò che resta
accogliere ciò che viene
dalla gratuità dal dono
dalla visione dell’essenza vitale
e guardare scorrere
sulle acque del fiume
iul consumato vivere
dell’inutile


I colori dell’anima

 

Si chiude la porta
sul mondo
sulle finestre
raggi di sole
al crepuscolo
sorgenti di luce vitale
emozioni profonde
da un pur stanco sorriso
movimenti di armonie
come l’abbraccio
dell’angelo custode
danza di colori
come arcobaleni di
un’altra stratosfera
visioni di prati in fiore
e campi di grano
il balletto dei passi sopsesi
riprende vigore
diventa preghiera
orazione della fiducia
da un amore conservato
nei cassetti del cuore
e nei registri del cosmo