Suoni innaturali

Come il battito
di ali di farfalla,
Come il volteggiare
di una foglia a mezz’aria,
Come il cadere
di una goccia di rugiada,
Si può udire
anche il raggio di sole
che illumina
quei boccioli
appena schiusi
e baciati dal mattino,
al cui completo risveglio
ripercorreranno
lo stesso cammino.


Vite passate

Su bagnate strade
di una cittadina
sperduta,
si solleva un venticello
candido
che ripercorre a breve
e intensa velocità
le viuzze
di un quartiere
il cui nome
nessuno sa.
Raggi di sole,
illuminano
distese d’erba
bagnate dalla rugiada
della notte ormai passata,
i primi sbadigli
di bambini
che rigirandosi tra le coperte
lacerate dal tempo
riempiono quel silenzio,
lo scendere cauto
degli zoccoli di una donna
si nasconde
nell’impetuoso sobbalzare
degli zoccoli di un cavallo,
che trasportando
un carro pieno di uomini
si dirige al campo.
Finestre che si aprono,
prima ebrezza mattutina
che entra
per scambiarsi con l’aria
di una notte
accompagnata da pensieri
di razze diverse.
Avvenimenti semplici
di una cittadina
che si racconta da sola,
attraverso i suoi gesti
così monotoni
ma indispensabili
alla sua povera
esistenza.


Dirimpetto alla mia anima

Come un cieco,
osservo il mondo
intorno a me,
tastando le pareti inermi
che avvolgono la mia mente.
Riconosco il rancore
di quei ricordi giovanili
che come lame taglienti
feriscono quell’animo.
Prima del passaggio
di quella notte invano,
lucciole dorate
illuminano lo spazio,
rosee nubi
modificano la forma
dei miei pensieri,
petali color corallo
si innalzano nell’aria
scivolando via
dalla vita mia
e una musica
incanta quel tempo,
portandomi con sé
in un dolce abbraccio
che mi spira dentro.