…Se un sogno diventasse realtà…
Mentre il mio amato figlioletto giocava coi suoi nuovi giocattoli, io pensavo ai suoi coetanei in Bosnia,Ruanda, e… guardandolo giocare…cercavo di entrare nel suo mondo fantastico, insieme
inventavamo un gioco che ci faceva sognare…
<<…Sono un grande sognatore
mi diletto ad inventare
le battaglie nel mio giuoco
son tremende come il fuoco.
Ho un fisico possente e
il nemico spesso si pente,
non confondo il ben col male
il crudel so catturare.
La mia arma è un’astronave
che mi diletto a navigare
tra i problemi della vita
fino a quando non è finita!
Dono pane dono pace
e di odiar non son capace.
…M A … A T T E N Z I O N E !!!
I MIEI AMICI DI DOMANI
che la guerra ne fa strage
hanno detto :<<ORA BASTA !>>
anche loro voglion la PACE.
Salgo sopra l’astronave
corro via tutto di fretta,
giungo al Luogo mi ci butto…
…ma ad un tratto…
..mi si offusca tutto>>…. Beh!
Qui il sogno è terminato,
che sapore amaro ci ha lasciato!!!
Ma che ogni “eroe” bambino
possa offrire al suo Vicino,
mai più guerre …mai paura,
tanti giochi e un’avventura
che assicuri vitalità e
un avvenire in complicità !
…SE FOSSI MASCHIO!!!…
Qualche decina d’anni fa nacqui:, qualcuno sentenziò: ma… è femmina!
La prima definizione appioppatami dal caro, sfortunato genitore:- Ecco ‘sta bella cambiale!-
…Ma se fossi nata maschio, quante cose avrei potuto fare….
Nascere maschio, avrebbe voluto dire far continuare, di generazione in generazione, il nome della mia stirpe, anche solo riconoscendo la prole … pur senza generarla personalmente.
- Se avessi studiato, si sarebbe investito sulla mia cultura.
- Se avessi lavorato, si sarebbe investito sulla mia attività.
- Se avessi fatto sport avrei potuto battere i record mondiali assoluti.
Se mi fossi laureato sarei stato chiamato Dottore
Se mi fossi diplomato sarei stato riconosciuto con la professione che svolgevo.
Se avessi preso la divisa, sarei stato pagato dai miei concittadini; … e se avessi ammazzato, con la scusa di salvare la patria, avrei potuto anche morire sul campo di battaglia, ma sarei morto da eroe.
Se avessi voluto comandare, avrei potuto diventare capo-reparto, capo-officina, capo-cantiere, capo-ufficio, comunque CAPO non capa
oppure avrei potuto divenire
Presidente, Imperatore, Vescovo o addirittura … PAPA.
…Ma sono nata femmina, consapevole che il Medioevo c’irradia ancora con la sua tenebrosa coltre, certo meno fitta, certo meno tetra.
Oggi, la caccia alle streghe, non c’è più, ma non c’è neanche la parità tra i sessi.
Non avere i diritti dei maschi mi irrita, stimola in me invidia per il sesso forte, con il quale sono legata sentimentalmente e non solo, già dalla nascita.
Pur evidenziando l’anomalia, e cercando di combattere il morbo che oggi mi rende inferiore ai maschi, continuo il mio essere donna, con orgoglio, dimostrando tutta la sensibilità e la tenacia che contraddistingue il gentil sesso;
combattendo i soprusi, in aiuto dei deboli, difendendomi dai più forti.
La parità tra i sessi è una guerra infinita!
Non la si vince né imitando i comportamenti errati dei “prediletti”,
né formando schiere omosessuali,
ma neanche facendo finta di niente.
Ma allora, io, che posso fare …
…Non mi resta che discernere! …
Per questo, stimo…
coloro che hanno rispetto per se stessi,
coloro che con sensibilità e senza false ipocrisie, riconoscono chi vive quotidianamente la propria inferiorità; considerandoli benevolmente, aiutandoli, senza divenire vittime di atteggiamenti estremi, pur se dettati da una proclamata situazione di soccombenza.
Stimo…
Coloro che senza schierarsi in ridicole fazioni, sanno scegliere sempre il bene dal male senza mai confonderli.
Stimo…
Coloro che sono consapevoli che nei deboli non ci sono sempre i migliori, ma sanno che i deboli sono comunque le vittime dei più forti.
Stimo…
chi sa che i saggi o gli stolti non appartengono mai ad un solo schieramento.
Io stimo ed amo gli uomini,
siano essi maschi o femmine.
Essi amano di più,
rispettano di più,
godono di più,
… e quindi …
sono amati di più,
sono rispettati di più
fanno godere di più.
…Se fossi maschio,
forse, non sarei né presidente, né imperatore, né vescovo e forse, neanche … Papa.
LO SPECCHIO
Milioni e milioni di anni fa ero un uccellino oramai estinto,
incontrai così, la GRANDE MAGA, che per le mie doti eccezionali s’innamorò di me… e prima di morire, volle esaudire un mio grande DESIDERIO, che io con un canto di gratitudine così Le esposi:
<<Vorrei che tutti si riconoscessero in me, convinti della mia onestà nel riferir loro le verità del mondo. Vorrei poi spiare nelle umane genti i loro atteggiamenti più scomposti ed essere dei più stolti e delle loro idiozie, complice primo.
Vorrei divenire e fare tutto ciò senza perdere la mia trasparente saggezza e senza irritare gli animi più
sensibili>>.
La GRANDE MAGA, stette dieci giorni e dieci notti accanto al SACRO FIUME pensando e ripensando a cosa e come fare…
…quindi…con laboriose formulazioni e con intrugli
sacri mi tramutò in uno …ssss…specchio!!!
*******
Ora bada, io sono stato esaudito nel divenire ciò che volevo, ma tu resterai per me, che sono VERITA’, lo stupidone che sei.
E’ bello vederti, quando solo, dopo aver chiuso la porta alle spalle ed essere sicuro che sguardi indiscreti non ti turbino, procedi a quei:
*** molli accarezzamenti, sguardi accattivanti, fieri sorrisi che ti dedichi ogni giorno, come per illuderti che oggi sei meglio di ieri.
Tutto ciò si compie ogni mattina, come un rito sacro, uno spassosissimo spettacolo che dedichi solo a me.
Ma ssssssss!Siamo soli, comincia pure lo spettacolo, io non applaudirò, ma ora sai che dietro il mio sacro silenzio si celano risate a non finire, senza che ciò ti faccia intimidire
…Finisce lo spettacolo e te ne vai,
altri stupidi oggi incontrerai
e con finte smorfie di serietà forzata,
la tua giornata coronerai.
…E per fortuna che tra la folla
la tua idiozia non piglia forma.
La mia più grande aspirazione sarebbe quella di essere un vero UOMO… sempre, comunque.!!!