Ai poeti
Ascolto lo sguardo dei poeti e mi ritrovo
sull’argine della loro ultima lacrima
Posa la fragilità essenziale l’azzimo urlo
tra le figurazioni del cuore mentre sospira per ogni dove
e per ogni quanto la Bellezza scoppia segreta
Amici ,vi prego! non lasciate stelle ai silenzi..
Grazia Lomolino
18 febbraio 2015
Le sensazioni sono i dettagli che compongono la storia della nostra vita.
Oscar Wilde
Di fango e di luce
tesa verso i profumi del melograno
cerco di uscire
dall’ibrido incompiuto
dell’anima mia
nel soffio e nella carne
un desiderio appare: strapparmi all’ombra !
e rannicchiata vado all’oltre
del mio orare
Tendo l’orecchio a oltranza
per ascoltare la voce antica
il canto ,
l’insopprimibile Assoluto
e valgo, si,
valgo nel profondo
perchè di Luce e fango Vivo
e nel respiro
libera descrivo la storia mia
scegliendo la Speranza
Grazia Lomolino©
7 dicembre 2014
Realtà e Interpretazione
Sotto un fondo di cristallo che riverbera
i colori dell’arcobaleno
Gli occhi sostano adagiati, soffici nell’iride,
un po’ stanchi
ma liberi come lieve sorriso di bambina
mollati gli ormeggi,
vai lontana dalla riva dei legami…
ma chi racconta la tua realtà
nella vaga relazione?
Chi riesce ad ascoltare una sorda felicità,
di colori tuoi,
chi coglie il fragile fondo
attraverso cui riguardi il mondo?
A tondo, Signora, offri una muta mozione
Non temete il malaccio
dell’interconnessione
..è Questione di Interpretazione
Grazia Lomolino al, 13 maggio 2014
ai malati di Alzheimer
Lettera d’amore
Mia Cara Emma
se qualcuno mi dirà: è una storia già scritta
volgerò lo sguardo altrove
Temo che sarò ancora fuori per un po’,
Addio !
Ho una gran voglia di viaggiare
e di dire ciò che penso
Ma il mio cuore è al posto giusto
e abiterò nei dintorni. Ricordi?
La scogliera palpitante di sale e di flutti
come potrò disfarmene?! Mio Dio
Tu come stai? Come ti volge il cuore…
Tuo E.
Mio caro Edgard
il segreto è stato svelato a quelle viole
e Miss Chuecyl è morta nello Yorkshire,
raccontano le dame nel salotto
Piango e piove.
Io sto bene, non so come dirtelo,
ci vorrà qualche ora, solo qualche ora
infinita
ma la digerirò, in fondo la digerirò
questa idea malsana di te che vivi
altrove. Addio! Per sempre Tua
Emma
Interpretando Mirò
Oggi voglio sfoderare Le ali,
impeccabilmente,
come un gabbiano,
tuffarmi nel nero blu dei
fondali oceanici ,
cantare insieme ai delfini
e alle orche .
Oggi voglio far riecheggiare,
Altamente,
il grido interiore di aquila,
tra le arcaiche cime dei
Canyon e dei Tornadi che
pensano di esiliare il cielo
Oggi voglio Lanciarmi
pericolosamente
nella forbice del vento e
sfidarlo perchè
mi scortica le carni
e mi scopre Foglia
SI , ORA , voglio aprirmi
Stupendamente
al moto eterno del Sole e
raggiungere il sud del mondo. LI
opererei lo sverno ,
li sarei Cicogna e la mia
creatura
prenderebbe Luce
IO, poi, le darei il nome suo: sarebbe
“LIBERTA’ “
Duetti
Ti lascio vagabondare
tra questi miei versi,
con le tue parole
scultrici di un tempo
che si supera a se stesso,
alla materia
e ai processi di una mia morte;
ne nasci tu
secondo un passaggio nuovo,
frusciando la luna furibonda,
con le tue argomentazioni
E mi ridoni una gardenia
vereconda e ardita
Lei risuona tra i miei spazi bianchi,
le pause richieste
dal pathos delle Diomedee