Mai più conoscerò

La bellezza di una notte di mezza estate diventerà predatrice di sentimenti imprevedibili
che con famelica leggerezza e cupa veemenza,
pervaderanno l’ essere e resteranno sospesi.
Con il colore dell’imbroglio entreranno negli appartamenti dell’essere,
fingendosi suoi amici e come spade imbevute di celate macchinazioni,
trafigeranno i sentieri del cuore.
Allora, come millantatori del cuore, non si faranno intimorire dai saldi pensieri della coscienza,
ma scaveranno indelebili segni mettendo in bilico le sicurezze di una vita.
Come giovani esploratori si faranno strada,
pian, piano annebbiando quell’antica ragione che un tempo,
con tanto rigore, guidava e consigliava i sentieri del cuore,
cosicchè la virtù dava gratitudine all’anima .
Mai più conoscerò la gioiosa felicità ,
che incantava ogni istante
scaldava ogni angolo del cuore,
permeando di positività il fervido raziocinio della mente.
Ora solo l’inquietudine è teatro della mia vita
e turba e appanna sentimenti,
come un’ombra minacciosa,
smaniosa di rubare l’anima.
Allora salvezza e orgoglio dell’essere carpiranno
quel barlume di speranza che a tratti,
diventerà riparo dei pensieri taciti della mente,
autoscatto del senso di fragilità, che si immortaleranno nelle persone comuni.


La vita è…

La vita è l’inquietudine di un futuro oscuro
che con le sue districate strade,
conduce verso una ragnatela di emozioni, pensieri e azioni.
Non bussa alla porta, non chiede premesso,
ma carica di frutti ,
permette a tutti,
di assaporarla con dolce mistero.
Arriva e si dipana in ogni dove,
rompendo gli indugi,
cattura i sapori e li trasforma in spennellate di colore
che mai si leveranno dai ricordi di un tempo ormai trascorso.


Il mare

Da lontano le voci argentine di bambini impazienti
imbrogliano il tempo,
il lento incedere delle spumeggianti onde,
che versa e riversa
l’acqua cristallina.
Mare che con continuo affanno,
abbraccia la sabbia bagnata che,

come una lavagna incenerita dai ricordi,
traccia e cancella senza sosta,
un turbinio di pensieri e senzazioni:
spartiacque tra presente e passato.
Mentre la mente argina il nido di ricordi e narra con fare deciso,
epoche e tempi antichi che furono,
un intrepido sussulto del mare,
richiama verso meandri conosciuti,
quella mano assopita dagli occhi del lento mutare,
che tanto anelava e bramava di rapire,
nel cammino delle sue onde.


 

Veloci  pedalate

                                

Si risveglia il giorno.

Foglie ballerine, cullate da pensieri leggeri,

sorridono al sole.

Bagliore che irradia la natura

e la tempesta di colori si esalta.

Appaiono  in lontananza veloci pedalate,

sussulti sull’asfalto nero come la pece,

e brandelli di sudore,

accompagnano la fatica di una salita.

Bicicletta che viaggia senza sosta,

lungo una meta che costa.

L’energia si diffonde e

lo sforzo si confonde.

Indugia il movimento dell’aria, sul telaio blu ceruleo  

e scritte dorate s’apprestano a immortalare

momenti di affanno di una ripida discesa.

Fermento di voci annunciano l’arrivo

di chi abbandona la paura

e abbraccia l’entusiasmo e l’emozione di una vittoria.


 

Un sorriso

 

Un sorriso vale più di mille attese,

regala emozioni a chi lo riceve,

inebria di profumo chi lo raccoglie

e miete gioia, a chi lo sa prendere.

I sorrisi sugellano  il desiderio di felicità,

nascosto in ogni anima.

Il  calore di un sorriso

accoglie quella fiamma di orgoglio

che impreziosisce l’amore,

disseminando altrove, le incertezze di una vita  

e disegna solchi nel cuore di ognuno.

 

Alla mia mamma,con affetto, Helen.


 

Mai più conoscerò

 

La bellezza di una notte di mezza estate diventerà predatrice di sentimenti imprevedibili
che con famelica leggerezza e cupa veemenza,
pervaderanno l’ essere e resteranno sospesi.
Con il colore dell’imbroglio entreranno negli appartamenti dell’essere,
fingendosi suoi amici e come spade imbevute di celate macchinazioni,
trafiggeranno i sentieri del cuore.
Allora, come millantatori del cuore, non si faranno intimorire dai saldi pensieri della coscienza,
ma scaveranno indelebili segni mettendo in bilico le sicurezze di una vita.
Come giovani esploratori si faranno strada,
pian, piano annebbiando quell’antica ragione che un tempo,
con tanto rigore, guidava e consigliava i sentieri del cuore,
cosicchè la virtù dava gratitudine all’anima .
Mai più conoscerò la gioiosa felicità ,
che incantava ogni istante
scaldava ogni angolo del cuore,
permeando di positività il fervido raziocinio della mente.
Ora solo l’inquietudine è teatro della mia vita
e turba e appanna sentimenti,
come un’ombra minacciosa,
smaniosa di rubare l’anima.
Allora salvezza e orgoglio dell’essere carpiranno
quel barlume di speranza che a tratti,
diventerà riparo dei pensieri taciti della mente,
autoscatto del senso di fragilità, che si immortaleranno nelle persone comuni.