La cura

Lacrime di bimbo,
improvvise e disperate
lacrime di mamma,
nascoste e silenziose.
Tutte in un abbraccio
che consola e guarisce.

 

 

 

Fiducia

Mi lascio cadere,
so che mi prenderai.
Mi racconto,
so che mi ascolterai.

 

 

 

Luca e il mostro verde

Luca è un bambino di quasi 6 anni, con gli occhi marroni i capelli biondi e porta gli occhiali e ha un fratellino che si chiama Carlo, che ha 4 anni; hanno un gatto tutto nero con una macchia bianca sulla fronte, che ha chiamato Rex. Va all’asilo con il fratellino dove hanno tanti amici e fa atletica: a Luca piace tanto correre, saltare e andare in bicicletta.
Da poco tempo è arrivata la camera nuova per lui e Carlo: “sono letti da bimbi grandi” ha esclamato quando ha visto dove avrebbero dormito lui e il fratellino. Mamma Lucia ha comprato le coperte nuove: con lo spazio per Luca e con treni e navi per Carlo.
Luca è un bambino coraggioso, non ha paura né dei ragni né dei dinosauri, nemmeno di quelli grandi con tanti denti, ma la sera, quando viene buio un po’ del suo coraggio va via e Luca vorrebbe avere la sua mamma o il suo babbo vicino: non si sa mai dovesse venire qualche mostro cattivo!

Così ogni sera mamma Lucia e babbo Pietro, dopo che Luca e Carlo si sono lavati i denti e messi il pigiamino (verde con tanti bottoni per Carlo e blu con le stelle per Luca) si mettono seduti sul tappeto della camerina e raccontano la storia della buona notte. Luca e Carlo si addormentano sereni.
Una notte, mentre Carlo dorme tranquillo, abbracciato al suo orsacchiotto, Luca inizia a sentire dei rumori: “tic, toc, tumb, stac”. Con tutto il coraggio che ha apre prima un occhio poi l’altro ma non vede niente. Allora si copre completamente con la coperta con i disegni dello spazio e si mette in ascolto; di nuovo: “tic, toc, tumb, stac”……. Mette di nuovo fuori la testa per vedere e da dietro la tenda azzurra vede un’ombra che si muove e ancora: “tic, toc, tumb, stac”.
A sentire quei rumori c’è da perdere tutto il coraggio e allora l’unica cosa da fare è: “Mamma vieni, presto, c’è un mostro in camera mia!!!”
Mamma Lucia arriva di corsa e dopo aver abbracciato Luca va a vedere cosa c’è dietro la tenda: è solo Rex, il gatto nero, che gioca con il suo pupazzetto facendolo sbattere contro il termosifone.
Dopo aver messo Rex nella sua cesta e dato un bacio e un abbraccio a Luca che si riaddormenta tranquillo, mamma Lucia torna a letto.
Qualche notte dopo, Luca si sveglia perché qualcosa gli ha fatto il solletico ai piedi, allora con coraggio guarda sotto le coperte e vede due occhi gialli che lo fissano: “Babbo, corri c’è un mostro nel mio letto!!!”
Babbo Pietro si alza e va a vedere: alza le coperte e vede il gatto Rex, che si è addormentato ai piedi di Luca. “È stata la coda di Rex a fatti il solletico”
Luca ora è più tranquillo e dopo un abbraccio e un bacio torna a dormire.
La mattina dopo, mentre stanno facendo colazione, con latte e biscotti, Luca racconta a Carlo dei mostri che la notte vanno in camera a fare rumore e solletico: “ma non hai detto che è stato Rex a spaventarti?” chiede Carlo a Luca. “Si” – risponde Luca – “ma so che sono i mostri che mandano Rex a fare queste cose; se noi costruiamo una trappola i mostri ci cascano e Rex non mi spaventa più”.
Carlo annuisce, “va bene” – dice – “costruiamo una trappola”.
Il pomeriggio, usciti dall’asilo, Luca e Carlo prendono i loro attrezzi giocattolo, una scatola grande, dei fogli bianchi e le forbici, quelle con la punta tonda che Luca può usare, la colla e i pennarelli e iniziano a costruire la trappola.
Quando hanno finito la guardano e “non sono sicuro che sia molto spaventevole” dice Carlo, “è vero, manca qualcosa”, continua Luca.
“Mammaaaa” chiamano i due bambini “secondo te cosa può mancare perché diventi una trappola veramente spaventosissima?”
Mamma Lucia guarda la trappola, una scatola tutta colorata con strisce colorate attaccate ovunque e una specie di tappo che si apre, per fare entrare il mostro e si chiude facendolo rimanere dentro, ci pensa un po’ e poi “secondo me” – dice – ci vuole un Mostro Verde che da dentro chiami i mostri e li intrappoli”
“un mostro buono?” chiede Carlo. “ma esiste?” domanda un po’ perplesso Luca.
“certo che si, lo costruiamo noi”, dice babbo Pietro appena tornato da lavoro.
E così mamma Lucia inizia a cucire il Mostro con della stoffa a righe bianche e verdi, facendogli i capelli di lana verde e mettendogli per occhi due grandi tappi di bottiglia verde scuro.
“è buffo” dice Carlo guardando il Mostro Verde.
Luca lo prende e lo mette dentro la scatola, “stanotte fai la guardia” dice al piccolo mostro.
La sera dopo cena, dopo aver lavato i denti e raccontato la favola della buona notte, babbo Pietro mette la scatola acchiappamostri, con dentro Mostro Verde a fare la guardia, vicino al termosifone in camera di Luca e Carlo.

Durante la notte Luca viene svegliato da alcuni rumori che provengono da dentro la scatola: Ronf, Ronf, Grrr, Grrrr. “Svegliati Carlo, Mostro verde ha preso i mostri cattivi”
Carlo si sveglia e insieme a Luca vanno a vedere dentro la scatola……“mamma, babbo venite a vedere” chiamano i due fratellini.
Mamma Lucia e babbo Pietro si alzano: dentro la scatola c’è Rex che, abbracciato a piccolo Mostro Verde sta dormendo tranquillo facendo le fusa.
“I mostri non ci sono – dice mamma Lucia – ma credo che Rex abbia trovato un amico”.
E da quella sera Luca non ha più avuto paura dei mostri.