La sera

Questa sera di giugno
è arrivata vestita di colori
vestendo la Terra di teli

si irradiano sulla terra vestendola di splendore.


Non senso

Precipito nel “non senso”
e il buio avvolge
ogni angolo del mio abitare,
rullano i battiti nel monte del cuore,
corrono i pensieri
che non riescono a farsi parola,
si contorce il residuo di umanità
ferita
e brancolando
afferra lo spigolo della speranza.


Notte

Una notte di strappi
ricucita con fili colorati di angoscia
sogni di vuoti
colmi di affanno,
ancestrali pene del cuore,
riflessioni dell’anima
bramosa di trovare
un senso all’andare.


 

Nella valle di Antas

Sfacciatamente ardita,
conturbante,
leggiadra nei gesti,
pizzica le corde
della chitarra
facendole vibrare con la  passione
dei sensi.
Perforano l’aria,
le note,
che si fanno musica
e si raggrumano nel cuore
placando il dolore.
Nella valle di Antas
ai piedi del Tempio del Sardus Pater,
sotto un cielo di stelle,
si perpetuano ancora
antichi rituali
di magia e incantesimo.
Così è, nella mia Sardegna.


 

Avanzo di sera

Per riempire il vuoto del mio cuore
un avanzo di sera
con i suoi  luminosi vestiti d’oro e di cobalto,
di rose e di garofani,
siede nell’atrio
in  attesa di stacco.
Ogni rumore è silenzio,
ogni respiro è melodia,
ogni pensiero è preghiera.
Il vuoto è colmo.


 

Universo

Impensabile e meraviglioso
nel suo mistero:
emoziona per la complessità
del caos, dell’armonia, dell’equilibrio
che governa il Sistema conosciuto
e ancora da conoscere.
Stupisce per la magnificenza
delle sue Galassie di latte
che illuminano le notti della Terra.
Il suo Tempo,
immutabile ed eterno
scorre nei binari
del corruttibile e del finito.