Ivana Fabbri
Agenda del poeta 2025
Alba
E’ l’alba di un nuovo giorno,
il cielo si tinge di un bel colore rosato ed azzurro.
Il cuore di tante buone persone, sembra assaporare questi momenti,
che danno speranza, all’iniziar del giorno.
Il giorno si apre e la vita riprende il suo corso,
vorrei che chi spera in bene, non rimanga deluso,
dallo scorrere delle ore.
Che quest’epoca, a volte così “pesante”,
non faccia del male:
a chi soffre,
a chi spera,
a chi è innocente.
Vorrei!
Cuore
Parlare di cuore oggi è molto difficile.
Cuore in senso di bene, amore,
la gente purtroppo l’ha indurito.
Il Papa si appella ad avere cuore,
e chiede ai bambini se sanno,
se i grandi hanno un cuore,
cioè amore.
I bimbi, sono interdetti,
chiedono: ma com’è il cuore dei grandi?
Il Papa dice che il cuore,
dovrebbe essere amore,
ma non tutti i “grandi” hanno un cuore così.
Il loro cuore è spesso indurito:
non vedono chi soffre,
chi è povero,
chi ha bisogno di aiuto.
Il cuore dei grandi, spesso è freddo,
e si vede da come, purtroppo va il mondo.
Bambini, fate che nel vostro futuro ci sia più sentimento positivo.
Mario
Quanti ricordi legati a Mario.
Egli era il legame, tra i miei sogni ed il mio vivere.
Un bar, tanti discorsi tra noi
una realtà che era quella che avrei voluto,
tanto bene reciproco.
Un biglietto fra le mie mani, spunta
era un augurio di Natale, che ci facevamo a vicenda e mettevamo sotto l’albero.
Il suo: “Ti voglio bene, più della mia stessa vita”.
Ahimè, quella vita, che purtroppo per me se ne è andata,
lasciandomi un cuore a metà, e una vita a metà,
e tanti bei ricordi,
ma solo ricordi.
Ritratto di un’anziana
Si era a novembre,
l’aria cominciava ad essere fresca,
i giorni grigi e più corti.
Cercavano una persona per assisterti,
io all’inizio, visti i miei acciacchi,
non volevo accettare
poi mi decisi, visto l’incalzare della domanda.
Eri molto fiera, pelle un po’ scura,
occhi neri, che colpivano.
Molto decisa: “Ma sì dai vieni tu!”
Andai, più che mite dimostrasti subito la tua impulsiva maniera di fare.
All’inizio, io rimasi molto colpita da ciò.
Non mi pareva vero che una donna di quasi 90 anni fosse così risoluta!
Comunque ti ho assistita, finché era mio dovere, poi tua figlia
decise di farti risiedere in una casa di riposo.
Non so, il resto della storia….chissà!
Un bel giorno
Una foto con una bambina,
con un bell’abito bianco lungo,
a fianco un uomo alto ed una signora distinta,
con la camicetta marrone e la gonna piegoline.
Era il maggio del 65,
la bimba teneva con i suoi guantini bianchi,
stretti, stretti la mano della nonna e del nonno,
come se non volesse perderli…
era il mio sogno bello.
Che buone persone la nonna e il nonno,
e come si volevano bene.
Quando babbo e mamma erano al lavoro
mi tenevano con loro.
Guardavamo la tv,
a volte giocavo con loro giochi semplici,
con le carte,
a volte invece con nonna andavo alla Santa Messa della domenica.
Che bella la Madonnina,
che bel tempo,
tutto era più bello,
ed io con loro mi trovavo bene,
mi sentivo protetta e pensavo che non avrei mai voluto perderli.