RINASCITA

LE MEMORIE DI LUIS (ovvero,le mie memorie…)  – GIORNO ZERO

 

La conobbi in un giorno terribile; le truppe regali, per ordine del loro signore, avevano devastato la nostra città, poiché ormai nessuno poteva permettersi più di pagare le tasse,visto che il re ci aveva spremuto fino all’ultimo centesimo.

Solo i nobili furono salvati dalla devastazione,noi eravamo considerati dei villici inutili. In pochi minuti mi ritrovai con la casa in fiamme, la mia famiglia arrestata, senza vestiti con solo la brachetta,donatami dal mio padrino, poche monete e un tozzo di pane salvatosi miracolosamente dall’incendio.

Mi avviai tristemente lungo il sentiero,affranto e disorientato,chiedendomi cosa avrei fatto ora. Ad un tratto, sentii un cavallo al trotto e gli strilli di una fanciulla; mi voltai e la vidi,spaventata, con i capelli al vento, mentre cercava inutilmente di fermare il suo cavallo impazzito. Senza nemmeno accorgermene reagii, mi parai davanti al cavallo, gli afferrai le briglie  e gli sussurrai parole dolci ma decise.

Il cavallo si calmò,la fanciulla, scese. Le gote rosse, capelli biondi come raggi di sole,un sorriso splendente come un diamante.

Mi tese la mano, la baciai e…fu fatta. Me ne innamorai all’istante.

La ragazza ricambiò il mio sorriso, poi si ricompose poiché il padre la stava raggiungendo. la fanciulla chiese al padre di potermi assumere come garzone, in virtù della buona azione che avevo compiuto.

Il padre mi fissò ostile, mi indicò la strada e mi disse: “Vada a Savona, là sicuramente troverà qualcuno che la assuma come bracciante”.

Io mi inchinai avviandomi, ma la fanciulla mi seguì,mentre il padre si voltava per tornare indietro, sussurrandomi ” Quando arriverete a Savona,cercate del conte Ossobuco;egli è mio padre. Vestitevi da fanciulla, chiedete di essere assunta come mia dama di compagnia.”

Si volse e corse via, lasciando dietro di sé una scia di polvere, e nel mio cuore un barlume di speranza.

Così,alterno la mia identità, a volte un umile garzone giovane ed innamorato,a volte, per nascondermi dal padre della mia innamorata, mi trasformo in una fanciulla diventando così la dama di compagnia della mia amata.

Per realizzare il mio sogno sono disposto a qualunque cosa,datemene l’occasione e ve lo dimostrerò.

Lavorerò duramente per diventare un personaggio importante,affronterò avventure e pericoli, farò di tutto per poter sposare la mia amata.

Nel frattempo, passo il tempo tra umili lavori,incontri segreti con la mia amata in chiesa e ricerca di informazioni utili a farmi crescere; desidero conoscere tutto lo sciibile, per diventare erudito e colto, per diventare un vero nobile, in grado di soddisfare l’intelligenza e la cultura della mia cara.

 

IL RACCONTO DI ORLANDO (Nipote del Padrino di Luis)

 

Jocelyne, dama cortese, vide il ragazzo uscire di corsa dalla chiesa, nascondersi dietro un albero, ed uscirne…ohibò, vestito da fanciulla !

Si avvicinò al giovine, lo guardò negli occhi e gli disse: “Voi siete una ben strana dama di compagnia per codesta fanciulla! Io saprò mantenere al sicuro il vostro segreto, ma se volete riuscire nel vostro intento, avrete bisogno di un’aiuto in città; vi offro i miei consigli affinché possiate realizzare il vostro sogno”.

Il ragazzo la guardò stupito : “Come fate a conoscere il mio sogno?”

La dama lo guardò scoppiando a ridere : ” Non ci vuole poi molto, ricordate che io appartengo al gentil sesso,e certe cose noi le possiamo capire al volo”.

Il ragazzo dentro di se fu grato per aver trovato un si valido aiuto, ed in segno di gratitudine, inchinandosi, strinse la mano alla dama.

Lady Jocelyne lo redarguì:”Ragazzo, quando indossate questi panni da signorina non sta bene che stringiate la mano come un ragazzaccio; sarà sufficiente un piccolo inchino,come si confà ad una fanciulla del vostro rango”.

Il ragazzo arrossì, si inchinò e fuggì verso il suo dormitorio.

Si era fatta sera, e se non fosse rientrato in tempo avrebbe dovuto dormire all’addiaccio.

 

LE MIE MEORIE – GIORNO 1 – LUIS O LUIGIA ?

 

Nel mio giaciglio, ripensai alla strana giornata trascorsa. Dama graziosa codesta Jocelyne, davvero gentile.Dovrò trovare il modo di ricambiare la sua cortesia.

Ripensai alla mia Eliana,la mia amata…quali teneri baci avrei voluto darle, ma non è ancora il momento; per ora mi accontento anche solo di poter passare qualche minuto seduto vicino a lei, ascoltando la sua voce da canarino, ritornando per pochi minuti un uomo ai suoi occhi. Talvolta scorgo nei suoi occhi l’amore, ma spesso ravviso anche un sentimento come d’amicizia. Che si stia abituando a me come ad una vera dama di compagnia ? Prego Iddio mio signore che mi risparmi da questo triste destino, perché non lo sopporterei come ho sopportato le mie tragedie, perché Lei è stata la mia forza, il mio scopo, il mio battito del cuore….

Ma no, non può essere così, altrimenti, di certo mi avrebbe già denunciato al padre.

Forse è la stanchezza, un buon riposo potrà giovarmi e rendermi più lucido e meno impaurito del mio stesso cuore.

 

LE MIE MEMORIE – GIORNO 3 – INTRAVEDO LA META

 

Ieri ero troppo stanco per fare qualsiasi cosa, ho lavorato un po’ ma non ero molto in forze; Per fortuna oggi mi sento meglio, mi mancano anche pochi ducati e potrò finalmente avere un campo tutto mio, così potrò iniziare a guadagnare di più; questo sarà un’altro passo verso la mia meta!

Diamoci da fare, è ora di andare a lavorare, guadagnare quei pochi ducati che mi mancano, poi potrò far visita al principe e pregarlo di darmi un campo tutto mio ed una casa, che per umile che sia sarà sempre meglio del tugurio dove sono alloggiato ora.

Alterno qualche ora di lavoro in miniera con qualche minuto di ozio, che utilizzo più che altro per scrivere le mie memorie.

Ho sempre sentito dire infatti, che chi non è nato con la camicia, nel momento in cui riesce a permettersela dimentica tutti gli sforzi e le fatiche, e tiranneggia coloro che vivono come visse lui prima di diventare nobile.

Io non voglio commettere questo errore, per questo approfitto di ogni momento libero per scrivere le mie memorie.

Oltre alla brachetta, il mio padrino fu così gentile da farmi il dono più grande di tutti: insegnarmi a leggere scrivere e fare di conto; così, sono uno dei pochi “villici” a non esser “villano”, sono uno dei pochi villici nato,se non proprio con la camicia, almeno con un pizzico di fortuna.

In miniera ho conosciuto altri come me, in chiesa ho conosciuto qualcuno nobile d’animo anche se non di nascita, ed in taverna ho potuto constatare che il sindaco di questa città, a differenza di quella dove nacqui io, sembra essere beneducato e disponibile, non eccessivamente altezzoso.

Bene, appena avrò finito di lavorare in miniera, anche se stanco, dovrò correr a cambiarmi d’abito, e  Luigia andrà a pescare con la mia amata.

 

LE MIE MEMORIE -GIORNO 4 – TUTTO INUTILE

 

Talvolta mi accascio su me stesso…

Faccio così tanto per lei,so che mi ama ma…Davvero, sembra non rendersi conto del mio amore, potrei essere uguale nel suo cuore,amica o amato…

Ogni tanto oso chiederle piccole cose, piccoli segni d’amore…..e nemmeno glieli chiedo, cerco solo di farle capire…

Ma lei mi ignora, non sembra capire i miei bisogni, il mio amore, il mio essere….

Sono un oggetto talvolta, e come tale passo inosservato, fintanto ché non compio qualche azione, o non dico qualche cosa tale da suscitare

le sue reazioni,silenzio,ira,rassegnazione,atti d’amore…

Ma sono davvero tali ? Sono davvero atti d’amore ? O sono dettati solo dalla paura di ferire colui che l’ha salvata ?

Mi sento ferito,profondamente ferito…

Forse che persino io sto diventando davvero una damigella anziché un cavaliere ?

Eppur infondo anche i cavalieri hanno un cuore, possono soffrire per amore,nevvero ?

Non so che pensare…Mi sento rifiutato,amato ogni tanto,amica talvolta, ma un tutt’uno con lei mai….

Queste mie emozioni mi spaventano,eppure so che le devo affrontare, so che ho paura di affrontare la realtà, ma lo devo fare….

Devo prendere il coraggio a due mani,così come farei per la mia amata, e usarlo per me stesso, per affrontare la realtà

e guardarmi nel cuore…

perché finché farò finta che lei mi ami nascondendomi dietro le mie paure,non sarò mai me stesso…

Forse, fingo persino io di amarmi…..

Forse……dovrei avere il coraggio di guardarla negli occhi e chiederle se lei mi ami davvero,

di dimostrarmelo veramente, non con gesti mesti e di sottomissione come sua abitudine…..

Ma infine,sono un codardo pure io…..non ho il coraggio di chiederle una cosa simile, per paura della risposta,

dei segnali che potrei ricevere dal suo comportamento…

 

IL RACCONTO DI ORLANDO

 

Povero Luis,un ragazzo così spaventato da se stesso, pieno di ambizioni,sogni,emozioni e paure.

Ma suppongo che sia così che vivono tutti gli essere umani in gioventù..Io ormai non me la ricordo più,la mia gioventù,ma vorrei poter fare qualcosa per quel ragazzo così volenteroso e pieno d’amore incondizionato.

Forse, potrei parlare con la giovane Eliana…Devo trovare il modo di parlarle senza far trasparire quel che so di Luis..Dovrò cercare di inculcare in quella sua testolina qualche piccola idea ribelle, così potrà aprire il suo cuore al giovane Luis e unendo il suo coraggio all’amore di Luis, forse potrà affrontare il padre, quel bruto prepotente.

 

Quella povera ragazza è rimasta senza parole, per poi finire in lacrime guardandomi,lo sguardo tormentato dal dubbio,dalle paure e dal rimorso….

Ora il giovane Luis troverà di fronte a se una giovane donna,non più una ragazza spaventata dal padre e dal proprio amore.

Non appena Luis tornerà dalla miniera, scambierò due parole con lui,da uomo ad uomo, perché se è vero che è ancora un ragazzo nell’età, ormai è un uomo nel fisico e nei desideri, ed è ora che agisca come tale, che si decida a fare finalmente qualcosa per rendere reali i suoi sogni!

 

 LE MIE MEMORIE – GIORNO 14 – BARLUMI DI SPERANZA

 

Ci sono riuscito !

Ora ho una casa ed un terreno tutto mio ! Certo, devo lavorare il doppio, raccogliere i prodotti del mio appezzamento di terra e pescare spesso per riuscire a mantenere me ed Eliana!

La mia tenera compagna di vita,anche se non ancora mia moglie, è finalmente riuscita ad abbandonare il padre dopo un furioso litigio in cui quell’orribile vecchio l’ha minacciata di uccidere entrambi se si fosse permesse di rimettere piede in casa sua.

L’ha diseredata, povera piccola. Io mi sono ripromesso di non farla mai soffrire, né d’amore né economicamente, riuscirò a non farle sentire la mancanza di un’eredità né di un sostentamento.

E’ un’emozione svegliarsi ogni giorno sapendo che lei giace nella stanzetta a fianco,fare colazione insieme, rivedersi la sera, senza paura,senza vergogna.

Sono giorni di duro lavoro, in cui spesso e volentieri non riesco nemmeno a reggere la piuma d’oca per scrivere due righe, ma la stanchezza e la fatica sono ricompensate dal sorriso della mia amata che mi accoglie non appena rientro dal lavoro.

 

LE MEMORIE DI LUIS – GIORNO 15 – REALTA’ E SOGNO

 

Eccomi qui, con una casa tutta mia, un orto tutto mio, la mia amata….

Era il mio sogno…ora però mi rendo conto che non mi basta, che NON basta.

Per dare a Eliana tutto ciò che merita, ho bisogno di molti ducati, per fare molti ducati devo coltivare e raccogliere l’orto, ma mi porta via tutto il tempo, senza contare che Eliana vorrebbe tanto una casa che le ricordi un po’ ciò che aveva prima, e per farlo ho bisogno di molti più ducati di quanti me ne consenta il mio orto, almeno finché ci lavorerò da solo.

Perciò, ho deciso che voglio qualcosa di più. Voglio arrivare a vivere di rendita, certo la vita ora è dura e per arrivare al mio obiettivo dovrò fare molte fatiche e superare molti ostacoli, ma poi mi basta pensare alle piccole soddisfazioni che ora mi posso permettere, come quella di andare a pesca con la mia adorata ogni tanto !

In questi giorni penso lavorerò ancora un po’ per gli altri, poi, quando avrò accumulato abbastanza denari, inizierò ad assumere qualcuno per il mio orto, così avrò più tempo per la mia amata,una miglior rendita e avrò fatto qualcosa di utile per chi cerca lavoro.

La mia Eliana è così forte, sopporta tutto senza mai lamentarsi,mi riempie di amore e di piccoli regali fatti con le sue morbide mani…LA AMO, la amo davvero !

Voglio poterla sposare, voglio un figlio da lei. No. non DA lei. CON lei. voglio un figlio nostro, un figlio del nostro amore.

(Mi chiedo dove sia finita madama Jocelyne, avrei molto piacere di poterla invitare nella mia nuova casupola, era una donna così gentile, avrei piacere di mostrarle i miei progressi…Domani la cercherò in città..spero che Eliana non sarà gelosa, anche se a dire il vero credo piuttosto che le farà molto piacere una compagnia femminile,visto che ora non ha più una dama di compagnia..)

LE MEMORIE DI LUIS – GIORNO X – GRANDI PROGRESSI !

Ho perso il senso del tempo ormai…certo, è un essere beffardo, corre veloce quando ti serve lento, e non termina mai quando hai bisogno che sia veloce….

Ho iniziato a mettere da parte ciò che guadagno pescando e vendendo le verdure del mio orto, che devo dire mi da una gran soddisfazione !!

La mia Eliana sembra un po’ più serena ora, e sembra sempre più innamorata di me..Le nubi si sono allontanate e sta tornando il sole sopra il nostro destino.

A breve avrò bisogno anche di una barca, altrimenti con  le mie sole forze non riuscirò mai a superare i primi scogli del lago per pescare…

Finalmente, dopo lungo tempo, grazie al mio amico Micaele, ho potuto acquistare una barca…ci ho messo molto,ma ora pescherò meglio, ed insieme ai prodotti del mio orto potrò migliorare sempre più la vita della mia amata…..Abbiamo deciso di prendere un cucciolo con noi,io vorrei un piccolo drago,ma sono così rari da essere quasi mitologici….Lei vorrebbe un gatto…forse, potremo riuscire a prendere entrambi….

E’ passato così tanto tempo che non ricordo nemmeno più l’ultima volta che ho scritto le mie memorie…Ho acquistato una barca ed assunto dei braccianti per il mio campo, cerco di dare il meglio a me ed alla mia amata, rientro alla sera che sono sfranto,ma felice….al mattino mi sveglio presto,lavoro dove posso,curo il mio orticello,vado a pesca….ed il poco tempo che mi resta prima di addormentarmi lo passo con la mia adorata Eliana…..So che alcuni miei compaesani si chiedono dove io sia finito, mi spiace molto non farmi più sentire, e devo dire che mi manca molto il mio giro giornaliero alla taverna, ma in questi giorni sto facendo di tutto per migliorare e crescere….Ho messo da parte persino le mie amicizie, Micaele e non ho più fatto visita alla mia cara amica Jocelyne, ma appena avrò un briciolo di respiro in più farò del mio meglio per recuperare questi rapporti a me così cari…

 

6 Marzo, Anno Domini 1463

 

Dopo mesi di duro lavoro, finalmente sono riuscito ad acquistare un badile! Stavo scavando ormai da settimane nei dintorni nella chiesa, senza mai trovar nulla..Ero talmente stufo che avevo quasi deciso di abbandonare la ricerca quando, preso dalla rabbia, piantando il badile nel terreno ho sentito qualcosa di duro urtarne la punta!! EMOZIONE !! Forse,ho trovato un baule pieno d’oro !!! Ho ripreso subito le energie e…….niente immensi tesori,solo un misero ducato,ma per uno come me, anche un solo ducato è importante !!! Sono molto soddisfatto, perché significa che non ho gettato via denaro acquistando questo badile, significa che ora ho una possibilità in più di trovare tesori, ruberò solo qualche minuto al giorno alla mia tenera Eliana, ma potrò ricambiarla con nuove vesti, nuovi arredi per il nostro nido d’amore…

 

10 Aprile, Anno Domini 1463

 

Sono quasi morto dopo l’attacco dei briganti mentre ero in viaggio, per fortuna qualcuno mi ha portato al monastero dove mi hanno rimesso in sesto. Oserei dire che mi hanno fatto resuscitare.

Ho perso molta della mia forza e devo ammettere che sono leggermente meno carismatico, penso che per un po’ di tempo mi dedicherò al mio campo, alla pesca e soprattutto alla mia amata.

Forse seguirò anche il suo consiglio,ha ragione in fondo..devo attendere di essere più forte e più in forma per poter viaggiare a lungo.

 

12 Maggio, Anno Domini 1463

 

Dopo l’attacco dei briganti mi sono ripreso, anche grazie alla mia Eliana. Ho ripreso le mie attività, ma ripartire è difficile perché

sono ancora debole e nutrire tutti non è facile, così per ogni tozzo di pane che riesco a guadagnare, ne perdo due per riparare la casa e per curarmi.

Tuttavia non mi lamento, perché ho avuto la possibilità di pensare a fondo a ciò che voglio fare della mia vita, ed ho avuto modo di conoscere

molte persone nuove passando qualche tempo in taverna.

Ho conosciuto persino il parroco che mi ricorda molto Fra Tuc, l’amico di Robin.

Ho conosciuto anche un tale, di nome Ranuccio. Mi sembra davvero una persona disponibile, è stato molto cortese con me, mi ha dato una mano a progettare il mio percorso, mi ha insegnato di più lui in una sera che molti altri in mesi e mesi che cerco

di migliorare.

Si, tutto sommato anche le esperienze negative servono per vivere nuove esperienze più positive che mai.

Mi sento leggermente sbronzo, forse sono stato un po’ troppo in taverna…Credo che andrò a dormire, cercando amore e conforto tra le braccia della mia amata.

 

La mia amata,giustamente, era leggermente adirata perché io non mi trovavo con lei al momeno adeguato……così mi ritrovo qui, a scrivere queste poche righe sperando che mentre io scrivo qui,lei mi sogni di là….la vita è fatta in modo strano, si fa di tutto per dare il meglio ai nostri cari, ma più si cerca di fare e meno questo viene riconosciuto…Tuttavia, nel momento del bisogno (e per bisogno intendo non solo il bisogno di condividere le tristezze, ma SOPRATTUTTO il bisogno di condividere le gioie) …

Dicevo che tuttavia nel momento del bisogno, di qualunque tipo esso sia, noi abbiamo sempre qualcuno su cui contare, quella persona così affine a noi da essere quella giusta….

Sono felice, e spero che la mia tenera compagna mi abbracci questa notte…

 

16 Maggio, Anno Domini 1463

 

Oggi sarebbe il compleanno di mia madre,se solo fosse ancora qui con noi.

La mia amata per fortuna è molto sensibile, e sa che oggi è una giornata un po’ particolare per me,così con tenerezza cerca di distrarmi…

Si ho ordinato la camicia tesoro, dovrebbe essere pronta oggi verso mezzogiorno; una volta pronta, potrò presentarmi al consigliere del principe per chiedergli di innalzare il mio rango,così che possa aumentare i miei introiti con una seconda attività.

Speriamo bene !


 

17 Maggio, Anno Domini 1463 – IL RACCONTO DI ORLANDO -

Sono appena rientrato da Savona, dove sono stato in visita ai miei cari amici, Luis ed Eliana.

Con immenso piacere ho scoperto che Luis ha finalmente aperto una bottega.

Ha fatto enormi progressi,da poveraccio con solo le brachette, ora dispone di abiti, di una casa,una moglie,un’orto ed una bottega.

Sono davvero felice per loro, e devo dire che anche la giovane Eliana è diventata una splendida donna,serena e solare. Nemmeno l’ombra dei tormenti che ha vissuto con il padre,

che ormai non vede da mesi ma del quale,sono quasi sicuro, non sente affatto la mancanza.

 

21 Maggio, Anno Domini 1463 – GENOVA

 

Sono arrivato a Genova da un giorno e mezzo..è una città piacevole, ma molto diversa  dalla mia amata Savona.

I prezzi sono  un po’ più alti, ma ci sono molte più merci devo dire.

Ho inviato qualche piccione al principe Alex, e devo dire che egli è stato veramente cortese, ha sempre risposto alle mie missive con celerità e chiarezza.

Ora ho inviato un piccione anche al sindaco di Alessandria e sono in attesa del benestare della dogana di Milano, per potermi recare ad Alessandria ed acquistare un po’ di legna per la mia bottega,così potrò finalmente iniziare a produrre qualcosa di utile per i miei concittadini.

Il viaggio si prospetta lungo ma sono felice di averlo intrapreso, perché questo mi da la possibilità di conoscere città e persone nuove. Sento solo nostalgia della mia Eliana, l’ho lasciata a casa da sola ad occuparsi di tutto.

Forse, potrei scrivere ad Orlando chiedendogli se per il tempo che io sarò via potrà stare lui con la mia Eliana, per darle almeno una mano e un po’ di compagnia.

 

16 Giugno – Anno domini 1463 – Si torna a casa

 

Sono finalmente tornata nella mia amata Savona! Il viaggio è stato lungo e faticoso, ma ne è davvero valsa la pena.

Ho potuto conoscere persone davvero speciali e visitare due splendide città: Genova ed Alessandria.

Dovrò ricordarmi di scrivere agli amici Genovesi, sono stati tutti davvero cortesi con me.

Ora però mi dedico alla mia bottega e,soprattutto, alla mia amata!

 

27 giugno – Anno domini 1463 – Si, viaggiare..

 

Il mio primo viaggio in nave..

Devo ammettere che dopo aver visto molte città, nella mia piccola, breve e quasi insignificante vita, questo viaggio è stato illuminante.

Per quasi metà del viaggio ho sofferto di stomaco, ma per fortuna ho conosciuto alcune  persone che mi hanno svelato il segreto per affrontare i viaggi in mare aperto.

Avrei voluto pescare, ma il viaggio è stato troppo breve (o troppo lungo, dal mio punto di vista) .

Tuttavia, sono sceso quasi indenne a Pisa, ed ora sto riposandomi prima di intraprendere il viaggio per la mia prossima méta.

La mia amata ormai mi ha abbandonato.

Orlando le ha tenuto sì tanta compagnia, che infine lei se n’è innamorata, dimentica di tutto ciò che abbiamo passato insieme, dimentica persino del nostro primo incontro in cui la salvai..

Ma io purtroppo sono d’animo buono, e sin troppo onesto per negarle la felicità, perché la amo,e non posso negarle la gioia di avere un uomo che sia sempre al suo fianco.

Tuttavia, talvolta mi sento davvero offeso, perché io la abbandono per lunghi periodi, è vero, ma solo per darle ciò che mai avrei potuto darle quando la conobbi, per darle l’agio e la serenità che sapevo di non poterle donare all’inizio.

SIcchè, tutti i miei sforzi sono stati vani…..

Se voglio pensare a lei.

Ma cerco di sforzarmi, e comprendo che in realtà i miei sforzi non sono stati vani, e lei forse è stata il mezzo divino per farmi comprendere che potevo,che meritavo di più…

Ora sto mettendo da parte questo di più che fu destinato a lei, per diventare qualcuno….

E poi chissà,magari un domani tornerà da me, magari avrà nostalgia….

ed io non sarò più la persona che conobbe, sarò certo sempre me stesso, ma potrò donarle oltre al mio cuore, anche le mie ricchezze…

Per ora, mi limito alle scelte giorno per giorno.

Orlando mi ha inviato un piccione.

Chiedendomi se desideravo partecipare alle loro nozze……..

Auguro ad entrambi il meglio, ma no, non riuscirei a vedere la mia amata tra le braccia del figlio del mio milgior mentore ed amico.

 

4 Luglio – Anno domini 1463 – Nuovi orizzonti..

 

Forse ho viaggiato troppo, o forse, ho viaggiato troppo poco.

Tuttavia devo ammettere che mi è stato utile, perché ho potuto lasciarmi alle spalle cotanta tristezza che da troppo tempo faceva coppia con me.

Ho avuto piuttosto la possibilità di conoscere nuove persone, nuovi amici, nuove città..

Mi sono goduto la gioia di stare in taverna a chiacchierare senza sentirmi in colpa ogni volta che volgevo parola ad una donzella, o ad un messere.

Ho visitato quelle che a me sembrano molte città, ma che forse, per altre persone, possono sembrare poche…

vorrei farne memoria nel mio diario,sperando che pochi leggano e che quei pochi siano le persone che ho avuto l’onore di conoscere…

 

Genova

Albenga

Pisa

San Miniato

Alessandria

 

Vorrei ricordare tutti i nomi delle persone che ho avuto il piacere di conoscere in queste città ma non mi è possibile,forse perché ancora sto soffrendo pensando alla mia amata Eliana che giace nel nostro letto con il mio amico, il figlio del mio padrino……

 

Tuttavia, ricordo la cortesia, l’ospitalità, la generosità delle persone che ho avuto il piacere di conoscere, e se anche forse per loro non è così, avrei proprio piacere di rivederle….

 

 

9 Luglio – Anno domini 1463 – Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità

 

Dopo il mio rientro a Savona mi sentivo così triste in quella casa vuota,

che ho deciso di ripartire per lavoro…per non sentirmi solo….per allontanarmi da quella casa piena di splendidi ricordi passati e immagini così deprimenti del mio futuro da solitario.

Così, chiacchierando in taverna durante i viaggi, ho conosciuto messer Tamuriji.

Oltre alla sua natura così generosa e il principe Alex (mi ha fatto un dono che non si può paragonar a nulla!) mi ha anche aiutato a conoscere un’associazione interessante, perché mi permetterà di viaggiare, aiutare gli altri come ho sempre fatto (molto meglio a dire il vero) e conoscere persone nuove.

Proprio a Tamuriji devo le mie nuove conoscenze, che spero diverranno presto amicizie.

Così evito di pensare alla mia amata, mi diletto a viaggiare, e mi concentro sul mio obiettivo primario, aiutare gli altri, e quello secondario-dipendente, studiare medicina!

Ho scoperto un mondo nuovo,grande ed interessante !!

Grazie !

 

3 Agosto – Anno domini 1463 – Riscoperta del sé

 

Dopo un lungo viaggio, a breve rivedrò la mia bella Savona…

Ho conosciuto persone, ho commerciato,ho parlato, ho bevuto (molto,devo dire ! ) , ho dimenticato soprattutto!

Sono riuscito a dimenticare non Eliana, ma le mie emozioni per lei.
Ora so che era una parte del mio percorso, ma non la mèta.

Ora so qual’è il mio scopo.

Ora so che la vita è un essere meraviglioso che giace dentro me.

Ho visitato nuovamente Pisa, nuovamente San Miniato e,senza volerlo, Ventimiglia !
La mia prossima mèta ? Un viaggio in terre straniere.
Per farlo dovrò essere preparato, avere molti ducati, essere pronto a tutto, imparare nuove lingue, prepararmi per nuove culture, differenti dalla mia.

Sono tuttavia sicuro che riuscirò!
Ma prima, avrò bisogno di un bellissimo periodo ristoratore nella mia città,nella mia casa, per rendermi effettivamente conto che Eliana non c’è più, per rendere reali le mie nuove emozioni di libertà!

Lavorerò duro, cercherò di iniziare e finire i miei studi in medicina,voglio anche avere una galea tutta mia con la quale viaggiare, e poi via, pronti per un viaggio in terre straniere!
La vita diventa sempre più bella, ora che ho compreso che le difficoltà affrontate erano solo una preparazione per ciò che di bello sarebbe dovuto venire nella mia vita !!!