PENSIERO DIVINO

Ricostruire me stesso è stata la prima cosa che ho imparato.
Ho camminato sulla superficie del sole riuscendo comunque a respirare..
Ho osservato eventi così impercettibili e veloci che a stento si può dire siano accaduti.
Imparando da essi come fossero infiniti.
E ne ho vissuti altri immortali. Eterni.
Tanto intensi da educarmi l’anima con il marchio indelebile del sapere.
Esperienze discese in me direttamente dal terrore d’altre dimensioni.
Da coscienze ancestrali. Da spazi vuoti divini.
Arrivando a comprendere e vedere il percorso reale di un’anima.
..eppure tu…”TU”!!..
“che sei soltanto un uomo”:
Riesci comunque a mettere in crisi il mio equilibrio.


PRIMAVERA EMOZIONE

Primavera dei ricordi.
Sentimento che si sveglia.
Il passato torna ad essere presente.
Ciò che era sopito riapre gli occhi prepotente.
Il riflesso del sole sugli alberi in fiore
colora ogni sguardo, ogni sapore.
La brezza sorride felice.
Dipinta dal coro di quel popolo che vola.
Primavera orchestra di sguardi.
Sensazioni che germogliano da un brivido.
Sulla schiena una carezza..
è la vita che mi chiama.
Prima Vera Emozione.


IL SALUTO DEI DELFINI

Seguendo il principio base di un dolore cronico
mi ritrovo a sorvolare invero un mare limpido.
Lo specchio d’acqua scorre riflettendo lacrime mutevoli.
Di sale. Di forme, di luce. Di sangue.
Bianco, come le dita delle onde.
Il saluto dei delfini.
Chiudo gli occhi e ascolto ogni carezza.
Una forza diamantica sorregge il velo d’ogni mia verità.
Preludio d’emozione.
Orizzonte saffico col mare e il suo infinito.
Cielo e terra si fondono in un cuore.
Odio e pace in un unico sapore.
Natura vera mi ricompone.
Ogni parte di me trova storia nell’onore.
E mi sento vivo. Mi sento puro.
E di nuovo mi sento parte dell’amore.