IL CIRCO

Non giudicarmi.

Io vesto le mie insicurezze di coraggio,
vesto come un pagliaccio,
voglio donarti sorrisi.

Comprendi il senso d’ogni gesto?

Mi è facile esser mutevole
anima e corpo,
mi coloro gli occhi
come nero felino
e bocca di rosso scarlatto
copro.

Tutto di me appare
disegnato d’imperfezione
ma è voluto,
è pensato.
Perché io costruisco armi,
usate per difendere il mio creato.

Sono rinata,
partorita dal dolore,
svezzata dalla paura,
cresciuta nuovamente
nella pioggia.

Pioggia asciugata dalle mani.

Mi esibiscono,
per divertire soldati crudeli,
quelli che uccidono
con l’ingrata indifferenza.

Contro il vento freddo
della solitudine,
immagino riparo,
in trincee scavate
al centro della piazza.

L’attenzione falsa,
poco calore sa donarmi.

Vinco ogni tanto,
recitando la mia richiesta parte.

Incontro nel tempo,
sinceri attori,
colorati in volto
come me,
dimentico il luogo in cui vivo.

Nel finto circo della vita,
io sono un pagliaccio vero.

Ridi.


GLI AMANTI

Segreti e paura.

Profumo di frutta e
di fiori campestri,
essenze da me conosciute,
indossate
come vestiti d’epoca.

Giorni di noia,
giorni d’attesa,
giorni di baci al tuo arrivo.
Tutto io desidero di questo
narrato racconto.

Di noi.

Non ascolto il popolo,
mi deride,
mi punisce per ciò che vede
e infinita invidia prova
per il mio dono.

Tutto posso dare a colui
che di gioia mi copre
anima e corpo,
non vedo peccato
nel mio averti,
mi libero di penosi sommessi pensieri
al tuo solo guardarmi.

Non passerò con te
tra la folla,
non dormirò ogni notte al tuo fianco,
non vestiro’ abiti lunghi e
bianchi.

Un volo breve,
una vacanza al mare,
lontana dalla mia casa,
dal mio triste vivere,
giocando allegramente
nella tua piccola isola.

Nostra isola.

Non credo più in me stessa,
non vivo più di preghiere,
di rimpianti,
di pene da scontare.

La paura muore,
il segreto vive
con te

per te…


MUSICA E ANIMA

So ballare senza musica.

Perché la musica è nei miei piedi,
nelle mie mani,
nella mia testa.

Vorrei
comprenderne le note,
che si liberano confuse ma armoniose
ad ogni movimento e respiro
che desidero compiere.

Ti penso
e l’armonia crea immagini
nell’aria,
come nuvole che formano in cielo
il disegno di un cavallo bianco al galoppo.

Il ritmo,
è fuoco ardente
che tutto possiede
e che brucia il mio corpo fermo
ad aspettare
un tuo piccolo,
quasi invisibile cenno.

Uno sguardo complice
o un sorriso fintamente ingenuo.
E la musica continua
e la danza si fa più frenetica,
luce che impara i passi,
dita che s’ incrociano
come a volersi stringere
in un lungo,
infinito,
abbraccio d’amore.

All’unisono tutto si muove.
Perfettamente a creare una sola figura,
dipinta di irreale eppure concreta
unione dei sensi.

Membra,
aria,
parole,
pensieri,
magico ballo d’anime trovate.

O ritrovate.

Uniche e indivisibili sono ora

insieme…