Una donna

Vorrei parlarti
del mio amore senza confini,
che gli istinti placa
ed il tempo piacevolmente rallenta.
I miei occhi latitanti
mai così desiderosi
di appoggiarsi ai tuoi:
calamite immobili e vive,
ostili all’egoismo,
indifferenti alla paura,
inconsapevoli del futuro.
Il presente è così colmo,
approfitto e assaggio
l’essenza della vita.
Accetto le rinunce,
sacrificio voluto,
lascio fare a te
non temo fidarmi.
Il tuo bene inconsapevole
non accetta lodi.
E’ la vita che ci ha uniti,
ora, adesso o mai più,
non ha importanza.
Ora sono una donna.


Stella cadente

apro l’uscio di casa
e vedo inchinarti
davanti ai miei occhi,
immensi di luce
che brillano
della tua.
E ti sento
e mi sento
parte di te.
Il tuo universo
è il mio corpo;
la tua intenzione
il mio ricordo
che tu sei vita,
e il mio sangue è vita.
Niente è per caso
in questa sera d’autunno.


Un paio di scarpe

Posate in fretta
lì,
dimenticate.
Il lucido marmo
ombreggia di forme
ordinate e immobili,
rapite,
dall’intreccio di lacci sottili.
L’armonia di coppia
danza
lì.
Ai miei occhi pare
l’arte di un pittore
che dimentica la tela
sognando l’immagine
del tuo paio di scarpe.