Orfeo.

Il cielo visto di notte nasconde milioni di racconti,
storie che parlano della luce stellare,
narrate da una luna che ama ma non dimentica.
Il cielo di notte pretende,
ti pretende,
pretende i tuoi occhi,
proprio gli occhi di chi lo osserva.
Affascina,
emana.
E tu, rapito dalla sua profondità
non opponi alcuna resistenza a quel blu senza soluzione di continuità.
Cosa si trova oltre la coltre.
Chissà quali e quanti guerrieri riposeranno sotto questo stesso cielo, stanotte.
Gli stessi guerrieri che domani scontreranno le loro armi.
Solo il tempo renderà giustizia a ciò che racconta questo libro di nuvole.
Le parole diventano spire.
Freddo e dolcezza.
Due aspetti della medesima anima che ricorda e riflette.
Riflette quel blu profondo che profondamente turba, affascina e muove.


Morfeo

Si dice che gli angeli non volino mai da queste parti,
ma io scrivo per testimoniare ciò che ho visto.
Si dice che i sogni non siano mai davvero reali
e che il vetro infranto tagli sempre.
Piume e pioggia su un asfalto che conosco,
ti ho letto dentro e, forse, so chi sei.
Si dice che gli occhi parlino
ma è tardi, la luna è alta in cielo ed i miei occhi sono stanchi
mani ai fianchi
fogli bianchi
nebbia a banchi.


L’arcano incantatore

Esito sull’esito
non ho scelto ne scommesso
ho già perso
se mi volto adesso sarà peggio
insisto
non esisti anche se resti
mi arresto
è febbre da Mercurio che mi porta
ascolta
tra il bianco e il nero preferisco il grigio
della luna
dell’argento
e del mio personale attaccamento al vento.