Fotogramma a colori

Occhi che parlano
senza parole,
che supplicano,
che raccontano,
che non possono spiegare,
che non sanno spiegare
il perchè.
Quel bimbo ripreso,
sorpreso
nel suo dolore
è li che
ti guarda
senza difesa:
qualcuno ha immortalato
il suo lamento,
documentario
di una guerra
vicina e lontana.
E noi
continuiamo
a spiare…
noi che possiamo
soltanto supporre.
Fotogrammi a colori
continuano a scorrere
negli occhi ,
mentre trema
il cuore
immune
da quel dolore.
E
con rammaricati
sospiri
di occasione,
di dovuta
commiserazione,
o di inconfessata paura,
speriamo
che un fato,
beffardo
e
molesto
non osi,
un giorno,
immortalare
anche noi….
per
dovere di cronaca…


Noialtri soli.

Un orologio intagliato
nel legno antico
d i una cocciutaggine
che non ha confini,
batte le ore
deciso a stupirmi
del tempo che
ancora mi scivola
dentro.
Non mi capisci,
non puoi…
Non hai camminato
con me,
lungo sentieri sconosciuti
nei quali riconoscersi
a tutti i costi;
non c’eri
quando, persa tra gente inutile
come i miei pensieri,
mi inventavo un’anima
ad ogni angolo di speranza.
Di questi abiti
mi sono ritrovata vestita,
come se fossero i miei,
come se fossero i i primi
e gli unici.
Oggi vi racconto
le mie
nudità


Donna

Hanno detto di te
milioni di parole,
ma io ti vedo lì,
occhi persi
in un lontano infinito
che nessuno
ha mai scoperto.
Beffa cocente
di un mondo
computerizzato
che, ancora,
non sa spiegare
il tuo sorriso