Poesie
Il cielo si è offuscato
Il cielo si è offuscato
le nuvole sono in agguato…..
Si ha l’animo sofferente
per tutto quello che succede
e non si può far niente.
La pioggia scende lentamente
e bagna i nostri visi già stanchi
per affrontare una giornata
difficile e faticosa.
Ma ….il sole birichino
già fa capolino tra le
nuvole grigiastre
e porta un po’ di calore
nei nostri cuori affaticati e stanchi.
LILIANA PINA PALUMBO
IL MIGRANTE
Non son più un uomo
ho perso la dignità
son sporco son lercio
sto sempre seduto
a chieder carità
Vengo dai paesi
oppressi e bombardati
dove non c’è più pace,
ho perso la moglie ,
ho perso mio figlio.
Vorrei anch’io
lasciar questo mondo
ma….ho altri due
bimbi da sfamare
e cerco da ogniuno di voi
un po’ di carità,un po';
di bontà.Ma mi dicon
tutti sei giovane e bello
cerca un lavoro e datti
da fare per non star sempre lì
ad accattonare.ma son lercio
e sporco,nessuno mi vuole,
ho perso la mia dignità
e chiedo a voi
soltanto un po’ di carità-
LILIANA PINA PALUMBO
LE STELLE
Guardo in alto le stelle
sono luminose e belle
sono infinite e ti fanno
sognare.
Guarda le stelle
che illuminano
il nostro arduo
cammino.
Rimani incantato
a guardarle,
ci danno gioia,
sprigionano amore ed allegria.
Dimenticati i tuoi affanni,
affidati a loro
che guideranno
il tuo cammino
anche se il sentiero
è arduo e pericoloso.
LILIANA PINA PALUMBO
BIMBI IN FESTA
Una leggera brezza
accarezza i nostri visi
mentre i carboni
ardono e scoppiettano.
Il profumo intenso
della carne alla brace
si diffonde nell’aria
e ci trasmette energia ed allegria.
I bimbi come cuccioli sguinzagliati
si rincorrono nel giardino profumato
di ciclamini, rose ,viole ed azalee
e… corrono ,corrono all’impazzata.
E’ una bella giornata festiva che
rallegra i cuori.
Il cielo inizialmente grigio
ora ci appare con bellissimi
colori: rosa ,azzurro ,giallo
e lo guardiamo incantati
Una gioia inaspettata ci pervade
e si gioisce in allegria.
Si brinda, si canta, si balla
e tutti sembrano ritornati bambini.
LILIANA PINA PALUMBO
ERA UN DI’ DI MAGGIO
Era un dì di maggio ,
il sole risplendeva alto nel cielo,
le nuvole rade,passeggiavano
nell’immenso cielo.
Un leggero profumo
di rose e gigli si diffondeva
dappertutto.
Le rondini volavano felici
nel cielo azzurro,
si rincorrevano festosamente.
Il viottolo che percorrevo
era un tripudio di
colori profumati: gigli,
rose ,azalee,petunie , viole.
In quel viale alberato e profumato
abbandonai tutti i miei pensieri,
le mie inutili sofferenze,
guardai alto nel cielo,
nell’immensità
e pensai.”Questa sì che è una vera gioia”.
SCORDIAMO LE SOFFERENZE ED ESULTIAMO NELL’AMMIRARE QUESTO
FANTASTICO CIELO
LILIANA PINA PALUMBO
Febbraio
Ciuffi d’erba sottili
spuntano quasi per magia,
in quel prato avvizzito per il gelo
e sofferente a causa di un
inverno rigido.
Le tenere foglioline delle
rose,pian piano prendono il posto
delle foglie fresche e frastagliate
fatte cadere dal vento impetuoso
Il cielo è ancora nero e grigio
le nuvole vagano sempre minacciose
in questo inverno che sembra
non aver fine.
Di tanto in tanto saltellano tra i rami
nudi e brulli i passeri , le cornacchie
e i fringuelli alla ricerca di qualche
briciola di pane presente su terrazzi
o balconi.
Gli storni invece volano tutti insieme
segnando il cielo grigiastro con cerchi concentrici
che ritmicamente si allargano e si restringono.
Tutto intorno tace ,tutto è quiete
in questo rigido e silenzioso inverno.
LILIANA PINA PALUMBO
BAGDAD ORE 11,15
Udii poco distante un fragore assordante,
un grande boato,subito dopo
un baratro profondo,
fiamme altissime,
fumo,polvere,e un buio pauroso.
Urla disperate e gemiti
si udivano tutto intorno;
la paura mi paralizzò,
un fremito mi attraversò il corpo,
ero viva ma non riuscivo
a muovermi.
Le mani e le gambe
incominciarono a tremare,
iniziai a sudare.
Mi asciugai il viso
e vidi pochissimi passi da me
un giovane,pallido il viso
senza un ‘ombra di sorriso.
Mi avvicinai pian piano
e lo incoraggiai prendendogli la mano.
Egli mi guardò con occhi languidi
e il viso mi sfiorò
con mano tremante,
non parlò….
ma una lacrima gli rigò
il viso sporco di nera
polvere e di sangue.
Rimase immobile,
lo sguardo fisso nel vuoto;
lo abbracciai e lo tenni stretto stretto,
dopo un po’ l’urlo della
sirena dell’ambulanza ;
accorsero i barellieri e lo portarono via.
Poco distante da me il baratro
scuro e profondo che solo a guardarlo
incuteva paura.
LILIANA PINA PALUMBO
IL Tirchio Pentito
C’era una volta
un nonno ricco ma avaro,
non faceva la carità a nessuno.
Quando vedeva un povero
che gli tendeva la mano
per avere qualche spicciolo,
girava la testa dall’altra parte
per non vederlo.
Se qualche mendicante verbalmente
osava chiedergli qualcosa
innervosito gli diceva:” Ma
va a lavorare pelandrone!!!!!!!
invece di star fermo ad elemosinare……
Il povero si mortificava,
soffriva in silenzio
e si metteva taciturno in disparte
abbassando la testa fra le braccia.
Un giorno il suo nipotino
gli chiese un piccolo soldino
poiché aveva voglia di comprare
un giornale di Topolino.
Al nipotino subito l’accontentò;
nel tragitto incontrarono
una mendicante con un piccolo
bimbo in braccio.
“Fate la carità devo comprare
il latte per il mio bambino!!!!!!
Il tirchio le disse non ho denaro…..
ma il nipotino prese il denaro che aveva
avuto dal nonno e lo regalò
alla mendicante privandosi del giornalino.
Grazie piccolo che tu sia benedetto
gli disse la mendicante.
Fu una bella lezione di vita
per il tirchio,da
quel giorno si mise il
denaro in tasca pronto a regalarlo
a chi gli chiedeva ansioso la carità.
LILIANA PINA PALUMBO
SPIRIDIONE
SPIRIDIONE soprannominato il Battaglione,
era un barbone che chiedeva la carità,
simpatico e buono.
Aveva la barba incolta,
ma gli occhi erano di un azzurro stupendo,
il suo viso era abbronzato poiché
era sempre in giro
aveva i capelli castani
sempre arruffati.
Spiridione era un bonaccione
poiché si divertiva a far ridere
i piccoli con smorfie spiritose
quando questi gli mettevano
i soldini nel suo
bicchiere di plastica.
I piccoli a volte si divertivano
a prenderlo in giro
ma gli volevano bene
e gli cantavano questa canzone:
Spiridione,Spiridione,
fai ridere tutto il battaglione
con le tue smorfie
e con il tuo pancione.
Hai il pantalone logoro e scucito
ma sei sempre il nostro preferito.
Spiridione ,Spiridione
vai a letto sempre sotto il tendone.
Epilogo
Spiridione aveva la gamba di legno
non si sa se a causa della
2 guerra mondiale o di un incidente.
Nella sua gamba di legno aveva una piccola fessura
dove faceva scivolare
il denaro di carta che riceveva.
Quando morì si accorsero che nella
sua gamba di legno c’era
un tesoro: oggetti d’oro,denaro
e un biglietto dove c’era
scritto:Questi risparmi sono per i
piccoli orfani che non hanno nulla
LILIANA PINA PALUMBO