PABLO, IL BAMBINO CHE ODIAVA IL NEO

Pablo, era un vivace bambino di otto anni che amava giocare con i puzzle: ne costruiva tantissimi in poco tempo. Ma questo non ha nulla a che vedere con la sua storia.

Pablo odiava il suo neo!

Era un tenero pallino marrone sistemato nella sua bella guanciotta sinistra.

La mamma gli diceva “Pablo, amore, sei adorabile con il tuo neo, assomigli al tuo papà!”. Ma Pablo, non riusciva ad apprezzare questo complimento e colpevolizzava la sua mamma di non essere in grado di eliminarlo. Più volte le chiese di cancellarlo con la varecchina, scolorina, pitture, ma la mamma sorridendo gli ribadiva che non era fattibile.

Così un giorno, decise di provarci da solo. Prese del sapone, e sfregò, sfregò, ma nulla: non ci riuscì.

Allora, andò da sua cugina Gaia che provò a nasconderlo mettendo dosi spropositate del suo fard, ma il suo neo rimase lì..

Andò dal barbiere Filippo che gli consigliò di nasconderlo con po’ di schiuma da barba, ma nonostante il neo risultò finalmente coperto, gli amici lo presero in giro pensando che fosse un enorme caccola.

Infine, decise di chiedere aiuto alla nonna Marina, che solitamente aveva soluzioni per ogni problema. La nonna gli disegnò dei petali di margherita attorno al neo, assicurandogli che gli stesse molto bene.

Pablo, guardandosi allo specchio non si piacque molto e in quel momento capì una bella lezione.

Non bisogna cambiare ma accettarsi .

E in fondo, aveva ragione la sua mamma… il neo era un tenero ricordo del suo papà volato in cielo.

Si, da quel giorno non odiò più il pallino marrone che tanto piaceva alla mamma.