Frantumi d’ombre

Cristalli
invisibili
di attimi
di insiemi
spezzati,
rigati,
intatti
e compatti.
Sono occhi di visioni
orecchie di osservazioni.
Ombre ad angoli,
Fragili,
ascoltatori
silenziosi
osservatori.
Intuitori
toccabili del respiro
di spaccature,
piume tangibili
delicate e affidabili
nelle loro azioni.
Investigatori
di sensazioni
e di emozioni,
penetrano
e scagliano
nelle profondità
delle intensità.


Recinti

Confusione,
mi opprime
senza farmi
agire, parlare e dire.
Bocca calda impastata
emetteva voce abbassata.
Formicoli mi dilatavano,
nelle mani, sudavano,
rossori mi contornavano.
Sconosciuti occhi
mi fissavano
e mi soffocavano.
Gli improvvisi
e ossessivi
Recinti ingannevoli
della mia testa
mi sotterravano.
Oltrepasso
la mia Non Convinzione,
mi slaccio
mi apro
e scaccio.
Cambio,
mi spingo,
scelgo,
salto quel Recinto
del Nulla,
mi allontano.


Soffi

Dentro,
gli echi
si uniscono
ai nodi
stretti,
il frastuono
di ogni uomo.
Tempeste colorate
dolci e salate
lente e movimentate
rimangano
o sono
sgocciolate.
Mi riparo
nei suoni
dei tuoni…vuoti.
Spolvero e rivivo
il gusto
dei miei sorrisi,
tornanti e significanti.
Scatto il cuore,
della mia emozione
stampata e assaporata.
Soffio
i ricordi
nella cascata
della mia
essenza.