Godimenti perduti

Ricopri la mia pelle

quando i platani

adombrano di frescura i viali

e le nuvole sparse

si addentrano

nel cielo assolato.

Come un viandante fugace

visiti la mia casa

aspettando

che il profumo

del caffè si spanda

per la stanza discreta.

Adoro accarezzare

il tuo petto,

la tua pancia,

le tue cosce,

il tuo membro,

ricoperti di morbida peluria

come i muschi

sotto le vette innevate.

Adoro baciare

con umide labbra

i tuoi nei,

i capezzoli,

l’ombelico accogliente,

la tua morbida virilità

celata sotto le lenzuola

adagiate morbidamente

sul tuo corpo.

Mi osservi

con sorriso compiaciuto,

socchiudi gli occhi,

per gustare il piacere

che dilaga piano,

sulla tua pelle eccitata.

La tua nudità

fra le mia labbra,

nella mia bocca,

fra le mie mani,

sui miei seni,

fra le mie cosce

scivola possente

per rincorrere piaceri lontani,

fantasie desiderate,

giochi immaginati,

estasi provate,

godimenti perduti.


DROGA PER LA MIA ANIMA

La musica,

droga per la mia anima,

rapisce i miei sensi

fra le tue braccia.

Accende, infiamma

la mia sete di tenerezza,

il mio desiderio di sesso,

la nostalgia di te.

Sono sospesa,

prigioniera del tuo fascino,

sedotta dal tuo ricordo,

nel tempo cristallizzato,

nell’emozione

che non trova riposo.

Rapita

da infinite sensazioni

della tua pelle,

del tuo corpo caldo,

delicato al tocco

delle mie carezze,

percepisco ancora

il profumo

del tuo sesso.

Desiderio ed estasi,

rapimento e follia,

dolorosa nostalgia.

Bocca adagiata

dolcemente

sulla tua nudità

sento ancora

il fiorire lento

del tuo desiderio,

il pulsare intenso

del tuo piacere

fra le mie dita,

sulle mie labbra,

fra le mie cosce,

dentro di me.


Vaso di Pandora

Dischiudo lo scrigno

delle mie sensazioni.

Vaso di Pandora,

dilagare incessante

del mio sconfinato

desiderio di te.

Emozioni trepidanti,

mare in tempesta,

sospirare di vento,

silenzio assordante

di polvere di stelle

disseminate sul mio corpo.

Volteggio sulla tua pelle,

piuma accarezzata

dalla brezza del mattino.

Non oso dischiudere

gli occhi timidi,

timorose di vederti

svanire nel nulla.

Posso sfiorarti

nei miei pensieri

con tocco leggero,

gustare il tuo corpo

tremante di lussuria,

scrutare i tuoi sbalzi d’umore,

catturare sprazzi di sorrisi,

dietro i tuoi occhiali

color argento.

Fingi di non guardare,

occhi socchiusi,

osservatore attento

delle mie esplorazioni

sulla tua pelle

desiderosa

di carezze audaci.