“Penombra”

Ti cerco,
creatura dai mille volti,
specchio della mia anima
nell’oblio della notte.
Compari in un lampo
davanti ai miei occhi,
e scompari con il silenzio di un sussurro.
La tua esistenza
è il nulla
che ha fine e inizio
nella penombra dei miei pensieri


“Io, luna”

Sospiri
lì seduta,
come un giunco carezzato dal vento
ti muovi nel silenzio della notte,
nel tremolio delle stelle.
Fulgida, speziata , cangiante e cristallina,
morbida
ti sciogli nell’abbraccio del tuo amante
e taci,
come una bambina,
quando le vostre mani e i vostri corpi s’intrecciano
nella delicata seta della tua veste,
nel complicato gioco dell’amore.
Sospiri ancora,
e mentre persa mi guardi speranzosa,
io ti illumino quando piena quando mezza,
guidandoti nei tuoi pensieri
come guido gli incerti nella notte.


“Il rumore dei sogni”

Notte senza luna.
La salsedine si attacca alla pelle
serrandosi granello con carne
incarcerando le forme
in una sottile ragnatela
che conserva
e corrode.
L’anima brucia sorda.
Non fa rumore,
non c’è tragedia.
È così che muoiono I sogni.
Eppure io per loro
immaginavo un cimitero di elefanti.