Ragazzo dai 1000 scatti

La fotografia è il cuore della mia arte, racconto attraverso uno scatto e immagino attraverso la luce.
Parlo di un segreto nascosto in un attimo, imprigionando quel minuto, quella parte della realtà rendendola eterna.
Vivo catturando emozioni, sguardi, piccoli e comuni gesti, colori e luci, che renderanno unico il momento vissuto.
E ciò che tiene vivo il ricordo dei volti, degli sguardi, delle emozioni che nella mente dormono, sono i miei dieci, cento, mille scatti….


Così scese la notte di Van Gogh…

Era una notte stellata… il cielo così illuminato, era pieno di stelle che insieme formavano una spirale di fuoco. Poi c’era la luna, amica di tutte le donne, amante dell’uomo che ama. Lei era dolce e risplendeva su tutto il paesaggio, oscuro e tranquillo; era notte, tutto dormiva, tutti dormivano. L’ulivo verde in mezzo al campo, i fiori, le rondini, gli amanti nei loro letti, i bambini tra i loro giochi…tutto tace.
Ed è in quell’assordante silenzio che il cielo si apre per dare spazio agli astri, a quella stella che delle stelle tutte è la più bella, è quella che di amore ha plasmato l’uomo. E’ Venere, che brilla per prima su tutta la terra, e per ultima ci lascia…. e tutto il cielo, di notte diventa un bagliore, un gioco di luci, di fuoco…un fuoco che richiama l’ardore nascosto dentro ad ogni uomo. Quel fuoco rubato agli dei, per donarci la conoscenza, la creatività; per dare all’uomo la forza per guardare quelle stelle e chiedersi il come e il perché….
“Per far si che un uomo come me, senza voglie e senza gloria, dipinga su una tela questa notte stellata e dia alle stelle il calore dell’uomo e la luce del cuore”.


Amore distorto

L’uomo era storpio, lei era innamorata.
Lui non riusciva a guardarla negli occhi, perché non riusciva ad accettare se stesso.
Lei si avvicinò, lo guardò negli occhi, gli diede un bacio.
L’uomo era storpio, ma ora riusciva a guardarsi allo specchio…. si osservava.
Accettandosi per quello che era, riuscì ad accettare di essere amato, e di amare.