Un soldato molto speciale

All’alba del sei Giugno 1944 cominciavano i bombardamenti ad opera degli alleati prima dello sbarco che liberò l’europa dal nazismo. Poi le truppe fecero il resto.
Quel giorno morirono migliaia di soldati, tra semplici, sottufficiali ed ufficiali.
Durante i pesanti bombardamenti una sfera velocissima e luminosa si inabissava in mare in acque profonde centinaia di metri. Sia alleati che tedeschi la videro ma la confusione era tale che fu scambiata da entrambi per una bomba.
Mentre in superficie si scatenava l’inferno giù nelle profondità marine la sfera si adagiava sul fondo con semplicità, come fosse naturale per lei farlo. Infatti lo era,
essendo una piccola navicella spaziale venuta da lontano. Dopo averla assicurata sul fondale marino sapendo con certezza che nessuno sarebbe potuto arrivare laggiù i due astronauti che la occupavano iniziarono a lavorare ai sofisticati strumenti a loro disposizione. La loro navicella era grande sei per sei, quasi interamente destinata a strumentazione di bordo. La loro missione era quella di osservare e riportare i dati raccolti. Il grande schermo che avevano a bordo venne acceso da uno dei due alieni umanoidi di nome Cor. Sua sorella e compagna di lavoro di nome Lor si occupava che tutti i sistemi fossero operativi per ogni eventualità.
Lo schermo acceso mostrava in diretta gli eventi che si succedevano sulle coste della Normandia. I due umanoidi guardavano in contemporanea varie fasi, come per esempio: i soldati che sbarcavano sulla spiaggia, o altri che sparavano a chi sbarcava, grazie a delle telecamere piazzate automaticamente subito dopo il loro arrivo, prima di inabissarsi. Le immagini venivano registrate e archiviate dal computer principale.
Questo era l’unico compito che dovevano svolgere i due astronauti, ma qualche imprevisto poteva sempre accadere.
Il computer per motivi ignoti invece di registrare e archiviare trasportò a bordo il corpo di un soldato americano colpito da armi avversarie.
Questa opzione esisteva nel suo programma ma avrebbe dovuto ricevere il comando da un operatore. Cor e Lor rimasero stupiti per quello che videro. Non era previsto un fuori programma del genere, anche perché non dovevano avere contatti diretti con i terrestri. La camera di trasporto oltre l’uomo aveva portato su anche l’acqua, dove il soldato galleggiava apparentemente senza vita.
Cor e Lor si avvicinarono ad osservare. Lor suggerì di espellere l’acqua.
“Se espelliamo l’acqua possiamo aprire la camera.” – “Sì Lor procedi.”
Lor lo ordinò al computer, ma il computer non eseguì, così lo fece manualmente.
L’acqua fu espulsa, Cor rimase a guardare. Lor lo informò della situazione a bordo.
“Cor il computer presenta qualche anomalia, dovrò resettarlo da capo se non vogliamo altre sorprese.”- Sì Lor procedi pure. Sono ad uno stadio ancora primitivo questi umani! Uccidersi come bestie per cosa … “ – “Lo sai che nella storia del nostro pianeta c’è qualcosa di analogo … a loro … ?” – Ricordò Lor. – “Sì sembra un passaggio obbligato per l’evoluzione … per capire.” – Disse Cor. – “Da noi è successo millecinquecento anni or sono … chissà a loro quanto tempo servirà per capire …” – Ricordò ancora Lor. – “Lor stavo pensando … “ – “Cosa Cor?” –
“Se lo riportassimo in vita … abbiamo la tecnologia per farlo!” – “Non credo sia opportuno farlo Cor!” – Lo riprese Lor. – “Sai bene i rischi che si corrono!” –
Continuò. – “Pensa che esperienza però, studiare dal vivo un umano del ventesimo secolo appartenente al secondo conflitto mondiale terrestre!” – Disse eccitato Cor.
“Bisogna considerare gli imprevisti Cor! – “Se qualcosa va storto possiamo sempre riportarlo nel limbo Lor, fidati!” – Lor acconsentì. Cor avrebbe avuto bisogno di lei per quell’intervento. Cor preparò un lettino attrezzato con monitor.
Lor intanto resettava il computer e lo riportava in linea. – “Il computer Lor è a posto?” – Chiese Cor. – “Sembrerebbe di sì.” – Cor ordinò al computer di trasportare il corpo dalla camera di trasporto al lettino, poi gli ordinò di spogliare completamente il soldato. Il lettino si chiuse come una capsula lasciando fuori solo la parte interessata all’intervento.
Così Cor e Lor poterono esaminare l’uomo da vicino notando la ferita alla testa che probabilmente lo aveva portato alla morte. – “Guarda Lor un proiettile, mi sembra così si chiamino, gli ha perforato il cranio!” – “Non è ancora morto definitivamente Cor … il cuore batte molto lentamente, ha una fibra molto resistente … .”
L’uomo monitorato da macchinari sofisticati che sulla Terra non sarebbero esistiti prima di altri trecento anni, riceveva cure mediche in grado di guarire ferite mortali
come quella che aveva lui. Lor sempre tramite computer ordinò di assistere il cuore
di intubare il paziente per aiutarlo a respirare. Cor ordinò al computer di aprire il
cranio del paziente. Il computer azionò un raggio ed aprì con precisione la testa
scoperchiandola completamente mettendo in evidenza la devastante ferita.
Cor diede ordine al computer di esaminare il danno, elaborare i dati e cominciare le riparazioni; lavoro molto complesso anche per lui, senza garanzie di riuscita.
Mentre il computer procedeva nel lavoro ordinatogli, i due alieni controllavano lo svolgersi delle operazioni, guardando sui monitor. – “Chissà se l’operazione riuscirà?” – Disse Lor. – “Siamo molto simili a loro, non dovrebbe essere difficile!
Vediamo come si chiama quest’uomo!” – Disse Cor leggendo sulla mostrina del soldato. – “Thomas Lee Jordan, quattordici zero sei millenovecentoventiquattro, Texas, solo due cicli di vita.” – “Sulla Terra corrispondono a venti anni!” – Rispose Lor. Il computer lavorava senza sosta, un braccio meccanico eseguiva meticolosamente gli ordini impartiti, ricostruendo le parti del cervello lese, dopo aver esaminato la tipologia dell’organo. Ci sarebbero volute almeno quarantotto ore ininterrotte, cosa possibile solo ad un computer.
Mentre procedeva nell’operazione Cor e Lor avevano i momenti di pausa per mangiare e dormire. Lor sorvegliava il paziente che si trovava in uno stato di sonno profondo in cui le sue condizioni miglioravano col passare delle ore.
Lor lo guardava con interesse e lo trovava molto attraente, anche Lor lo era. Notò che il soldato aveva altre piccole ferite che Lor curò con devozione, ad un umano sarebbe potuta sembrare una crocerossina. Cor si accorse di questo e pensò che a sua sorella piacesse il soldato. Lor informava di come procedeva l’operazione. – “Cor il computer indica che se tutto andrà come previsto tra dieci ore il lavoro sarà terminato.” – “Guardavo le immagini della battaglia e … quanti morti Lor … centinaia di umani!” – “Che tristezza!” – Esclamò Lor. – “Pensare che tra ottanta anni avranno gli stessi problemi di oggi.” – Aggiunse Cor. – “Dopo un periodo di pace di circa sessanta anni, vero?” – Chiese Lor, non essendo molto preparata in storia.
“Sì. Dopo questo periodo ricominciarono ad avere problemi economici, l’Europa affondò in una crisi provocata dalla moneta unica che assunsero nell’anno 2002, che li portò alla rovina. I paesi più potenti fecero la parte del leone e si spartirono di nuovo il pianeta, scatenando e vincendo una nuova guerra mondiale.” –
Descrisse Cor, studioso della storia terrestre. Sul pianeta dei due alieni si poteva viaggiare nel tempo e Cor amava studiare anche il futuro degli umani. – “Gli umani adorano un numero di divinità mai riscontrato in nessun’altra razza studiata prima!”
Cor lo diceva a Lor con stupore. Era incredibile per loro una concezione del genere.
“Infatti hanno un comportamento adolescenziale!” – Aggiunse Lor.
“Per non parlare dell’uso del denaro, ci sono individui ricchissimi di denaro e individui che muoiono di fame … non capisco Cor … come facciano ancora ad andare avanti!” – “E’ semplice Lor: oggi fanno la guerra qui, tra dieci anni la faranno a centomila chilometri di distanza. L’importante per loro è farla … la guerra … chi ha i soldi fa la guerra Lor … capisci … ?” – “No, che senso ha?” – “Il potere Lor …
il potere, questi umani sono ancora infatuati dal potere. Chi ha potere può cambiare le sorti!” – “Sì Cor … ora capisco … .” – “Sono riusciti ad attestarsi sulla spiaggia, questo giorno di combattimenti è terminato con migliaia di morti.” – Disse Cor, limitandosi a descrivere la storia. Lor tornò a controllare il soldato che sembrava dormisse tranquillamente. Guardò i monitor seduta su una sedia da lavoro. Era la prima volta che le capitava di assistere un paziente per giunta un umano.
Lor quasi si addormentò. Cor la chiamò: – “Lor, perché non vai a distenderti, resto io qui.” – “No, non preoccuparti Cor.” – “Il braccio meccanico ha rallentato, c’è qualche problema Lor?” – “No. Ha rallentato perché sta ricostruendo i neuroni.” – Rispose Lor. – “Sono già trascorse trenta ore, ne serviranno almeno altre ventiquattro per terminare l’intervento.” – Disse Cor. – “Cosa gli diremo quando si riprenderà?”
Chiese Lor. – “ Stiamo facendo la cosa giusta a riportarlo in vita. E se tornato dalla sua gente causasse problemi a questa linea temporale?” – “Niente di tutto questo Lor, tranquilla. Ho già controllato nell’archivio temporale, quest’uomo risulta disperso alla fine della guerra!” – disse Cor con sicurezza. – “Come mai risulta disperso Cor?”
“Non lo so Lor, questo non lo so.” – “Ma se risulta disperso significa che … non è tornato dov’era?” – Riflettè ancora Lor. – “Può anche essere tornato a combattere, essere morto e mai ritrovato!” – Suppose Cor. – “Certo anche questo è probabile.”
Disse Lor. – “Essendo il tempo un flusso è probabile che tra cinque o dieci ore nell’archivio temporale troveremo qualche informazione diversa da ora.”
“Anche non volendo stiamo interferendo con i terrestri.” – Sottolineò Lor.
Il tempo trascorreva, le condizioni del paziente miglioravano. Egli dormiva.
Non sapeva cosa stesse succedendo, forse lo avrebbe saputo se si fosse ripreso.
Il destino decideva per loro o quello che succedeva lo avrebbero deciso strada facendo?” Trascorsero altre ore in cui Cor era intento ad osservare ed archiviare dati ritenuti importanti per il pianeta da cui provenivano e Lor a far manutenzione continua per assicurare efficienza alla piccola astronave dalle meravigliose facoltà.
Nel frattempo controllava anche le condizioni del paziente tramite un monitor che mostrava una tac continua in cui si vedeva passo dopo passo il lavoro svolto dal computer per mezzo del braccio meccanico. Quando finalmente fu terminato il lavoro, il computer avvertì con un prolungato bip. Se l’intervento avrebbe consentito al giovane americano di ritornare rinsavito, considerando quello che aveva subito ancora non si sapeva. Lor capì dal bip che il computer aveva terminato e chiamò Cor per metterlo al corrente. – “Cor, l’intervento è terminato!” – “Le condizioni cliniche?” – Chiese Cor. – “Sono buone, respira da solo e il cuore ha un battito regolare.” – Disse Lor illustrando lo stato generale del paziente.
“Il cervello è completamente ricostruito?” – “Sì Cor, possiamo procedere a richiudere il cranio.” – Lor ordinò al computer di richiudere il cranio del soldato, risaldando le ossa craniche, riparando anche il foro di entrata del proiettile che lo aveva colpito.
“Il lavoro è compiuto!” – Disse Lor. “Proviamo a risvegliarlo?” – Chiese Cor.
“Con calma, non dobbiamo procurargli nessun trauma.” – Disse Lor che preparò una dose di stimolante che sarebbe servito per aiutare il giovane al risveglio. – “Procedi Lor.” – Preferì iniettarlo personalmente con un iniettore elettronico per avere la possibilità di avere un contatto con l’uomo. Cor non le chiese perché avesse adottato quel sistema invece di lasciarlo fare al computer, aveva fiducia di sua sorella.
Un minuto circa e poi l’uomo cominciò a muovere gli occhi ancora chiusi.
“Da questo momento parliamo telepaticamente tra di noi.” – Disse Cor. All’improvviso l’uomo aprì gli occhi e rimase a fissare il soffitto.
(Ecco, ora è sveglio Cor. Proviamo a fargli qualche domanda.) – Ma il soldato li anticipò: – (Salve, non abbiate paura, sono io, il soldato, che parla come voi.)
Cor e Lor rimasero stupiti. L’imbarazzo li colse di sorpresa. – “Sei diventato telepatico? – Disse Cor. – “Incredibile!” – Disse Lor. – “Il computer riparando i danni ha attivato parti del cervello che prima non utilizzavi!” – “Ma dove mi trovo? Voi non siete umani, siete venuti sulla Terra da un altro pianeta?” – “Siamo dei viaggiatori interstellari, il nostro pianeta dista da qui dodici anni luce.” – Rispose Cor al giovane soldato. – “Viaggiate nel vuoto a velocità superiore a quella della luce?” – Chiese il soldato. – “Fino a venti volte.” – Disse Lor. – “Quindi superate i centomilioni di chilometri al secondo!” – “Centoventimilioni per l’esattezza … al secondo!” – Disse entusiasmato Cor. – “Ma dove siamo qui?” – Chiese di nuovo l’uomo. – “Ci troviamo in fondo al mare … noi siamo osservatori. Siamo qui per raccogliere dati che riguardano lo sbarco in Normandia.” – Disse Cor. – “Ricordi quello che ti è successo?” – Chiese Lor sciogliendolo dal lettino. – “Sì … ricordo tutto … “ – disse il soldato un po’ tristemente. – “Qual è l’ultimo ricordo che hai?” – Chiese Cor. –
“Ricordo che … sceso dall’imbarcazione che ci aveva portato a riva, avanzavo.
Poi … “ – Sì toccò la fronte. – “ … un colpo mi raggiunse proprio qui ma … , perché mi avete riportato in vita?” – “E’ stato un caso fortuito, il computer di bordo ha eseguito un ordine che non gli è stato impartito, ma una volta a bordo abbiamo voluto aiutarti.” – “Beh qualunque sia stata la motivazione, sono contento che lo abbiate fatto. Nessuno di quei soldati avrà lo stesso trattamento e la stessa fortuna che ho avuto io, immagino.” – Disse il soldato. – “ora metti questi indumenti.” Disse Lor, andando dall’altra parte della navetta per consentirgli di rivestirsi. Cor la seguì.
“Eccomi come mi sta?” – Chiese il soldato ad entrambi raggiungendoli.
“A puntino.” – Disse Lor. – “Il mio nome è Thomas Lee Jordan!” – Disse. – Strinse la mano a Cor, prese e fece come per baciare quella di Lor. “Io sono Cor, io sono Lor.”
Risposero i due alieni.”Piacere di conoscervi. E ditemi com’è andata, lo sbarco è riuscito?” – Chiese Thomas. – “Ce l’hanno fatta sì, sono riusciti a sbarcare!” – Disse Cor. – “Quanti soldati sono morti durante lo sbarco?” – Chiese Thomas sapendo che i due alieni ne erano al corrente. – “Migliaia … in migliaia!” – Rispose Lor. Seguì un plausibile silenzio, – “E’ stato necessario, tutto qui. Non si poteva lasciare il mondo in mano ad un tiranno!” – Commentò Thomas. “E’ un passaggio che la vostra razza deve fare.” – Disse Cor. – “Spero sia servito a qualcosa tutto questo spargimento di sangue.” – Disse il soldato. – “Per adesso, il cammino è ancora lungo per voi.”
Spiegò Cor a Thomas. – “Voi conoscete già il futuro degli umani?” – Intuì Thomas.
“Sì, sul nostro pianeta viaggiamo nel tempo e veniamo a conoscenza del futuro tramite chi svolge questo lavoro nel nostro futuro. Esiste un archivio temporale in cui vengono depositati tutti i dati che vengono registrati e di cui noi possiamo usufruire.”
Spiegò ancora Cor. – “Qual è il futuro dell’umanità, vinceremo la guerra?” – Domandò Thomas. – “Queste sono informazioni che riguardano il tuo futuro … forse non sarebbe opportuno … che tu ne venga a conoscenza.” – Disse Cor riprendendo le normali attività che gli competevano sulla nave. Lor intervenne nella discussione: – Thomas, forse sarebbe meglio che tu ti preparassi per tornare dalla tua gente.”
“Io … io non ho nessuna intenzione di tornare lì … nessuna … non voglio!” – Disse Thomas. – Il soldato si appartò in silenzio. Lor fece per seguirlo ma Cor la fermò.
“Lasciamolo riflettere.” – Disse Cor a Lor. – Thomas dopo aver riflettuto tornò vicino ai suoi due nuovi compagni. – “Perdonatemi per il mio comportamento.”- Si scusò Thomas. – “Quello è il tuo mondo, perché non vuoi tornarci?” – Gli disse Cor.
“Non potete capire, è plausibile. Questo ormai non è più il mio mondo! Non sono più lo stesso!” – Thomas porse la mano verso un appoggio su cui Lor aveva lasciato l’iniettore elettronico traendolo a se. Lo porse a Lor mostrando i suoi nuovi poteri.
“Quello che avete fatto per me non è stato solo a livello fisico ma anche mentale!”
Disse Thomas. – “Sì questo è vero.” – Disse Lor rivolta a Cor. – “Cosa avresti in mente di fare? Quale sarà il tuo futuro?” – Gli chiese Lor. – “Non hai genitori e fratelli? – Gli chiese Cor – “Sì ma io e loro siamo diversi ora. Questa è una nuova vita per me. Li amerò per sempre.” – Disse Thomas. – “Non credo che il mio futuro possa essere questo! Portatemi via con voi.” – Li pregò il giovane. – “Thomas, noi probabilmente qui sulla Terra non torneremo mai più, non avrai più occasione di rivedere la tua gente.” – Lo informò Cor. – “Non mi interessa, voglio scoprire cose sperimentare questi poteri, voi siete qui pacificamente, io voglio vivere pacificamente. Odio le guerre e il nazismo, non credo che il mondo possa vivere in pace, non ne è capace.” – Cor e Lor si guardarono e Cor disse: – “va bene Thomas, ma una volta partiti non dovrai avere ripensamenti.” – “Non ne avrò, sicuro.” – Ribattè Thomas. – “Lor possiamo ripartire?” – Chiese Cor. – “Sì Cor, inizio la sequenza di risalita in superficie.” – Cor invece si assicurava che tutte le registrazioni fossero archiviate, mentre Thomas faceva qualche domanda. – “Il computer Lor potrà rispondere anche alla mia voce?” – Chiese Thomas. – “Sì certamente.” – “Perché?”
Chiese Cor? – “Col vostro permesso più tardi vorrei chiedergli qualcosa anch’io.”
Rispose Thomas. – La navicella cominciò la risalita verso la superficie, allorchè Lor si allarmò. – “Cor abbiamo un problema?” – “Che succede Lor?” – “Non abbiamo sufficiente spinta, rischiamo di schiantarci sul fondo!!” – Disse Lor con tono molto preoccupato. – “Ma come è possibile, non è la prima volta che una navetta compie una manovra come questa!!” – Disse Cor. – “Scusate!” – Li interruppe Thomas.
Questo computer funziona con neuroni cerebrali?” – “Sì Thomas, perché?” – Chiese Lor. – “Allora è tutto chiaro: il computer ha rilevato una presenza in più a bordo, stiamo consumando più ossigeno, quindi di conseguenza più energia!” – Rispose Thomas. – “La navetta non è progettata per tre persone, giusto, non è così Lor?”
Le chiese Thomas. – “In effetti sì è così.” – Rispose Lor. – “Dovendo viaggiare a velocità superiori a quella della luce i sistemi che la regolano sono calibrati a precisione e molto delicati!” – Disse Cor. – “Quindi anche un piccolo squilibrio può portare a problemi molto seri.” – Riflettè Thomas. – “Dobbiamo intervenire immediatamente o non ci sarà più niente da fare!!” – Disse Lor, cercando disperatamente di non perdere il controllo dell’astronave. Cor e Lor riavuti come da breve tempo in cui non ricordavano cosa fosse successo si accorsero che la navetta volava verso lo spazio ad una velocità tale da permettergli di vincere la forza di gravità. Essi si interrogavano a vicenda per capire. – “Lor la navetta sta volando?”
“Sì Cor. Ma dov’è Thomas?” – “Non lo so Lor!” – Lor si precipitò alla consolle di comando cercando di sapere quello che in fondo già sapeva, solo non voleva accettarlo. – “Non c’è nessuna correzione nei piani di volo, Cor, non so se mi spiego.
Pensavo fosse uscito da un boccaporto, invece non risulta ne aperto ne richiuso.”
Disse Lor. – “Thomas in qualche modo è uscito dalla navetta … dove sarà ora … oh! Si è sacrificato per noi!” – Disse Lor disperatamente. – “Oh Lor non piangere ti prego!” – Le disse Cor incoraggiandola. – “Facciamo una ricerca … potrebbe essere ancora vivo … chissà!” – Sperava Lor. – “Se è uscito quando ancora eravamo in mare come puoi sperare che lo sia?” – Le disse Cor. – “Hai ragione Cor e poi le letture sono troppo generiche per … guarda Cor!” – esclamò Lor. – “La camera di trasporto è stata aperta!” – Osservò Lor. – Non potrebbe essere rimasta aperta?” – Disse Cor. – “No, se la camera rimanesse aperta il computer lo segnalerebbe come guasto. Abbiamo le letture di apertura e chiusura, l’ultima è stata quattordici minuti fa … quindi si è trasportato da qualche parte!” – La navetta giaceva in un’orbita sicura. – “Non c’è destinazione finale però … dove sarà andato a finire!” – Esclamò Cor. Poi a Cor venne in mente un dettaglio. – “Lor, il computer se non vado errato ha i dati della composizione di tutto quello che viene portato a bordo?” – “Sì Cor animato e non … perché?” – “Proviamo a fare una scansione molecolare … se è come penso … .”
Lor eseguì la richiesta di Cor, notando che il risultato era quello pensato da Cor e sperato da Lor. “Cor risulta che Tomas è entrato nella camera ma non è mai uscito, quindi … è ancora nella camera!” – Lor controllò se ci fosse qualcosa nella camera.
“Qualcosa fluttua, provo a rimaterializzarlo.”- Disse Lor. – “Noo! Ferma!” – Le disse prontamente Cor. – “Prima dobbiamo creare un’interfaccia, in modo tale che il computer dispensi un sistema vitale per una terza persona.” – Disse Cor. – Lor si mise al lavoro. – “E’ possibile che sia rimasto in stasi, una sorta di materializzazione sospesa.” – Disse Lor continuando a lavorare. – “Quanto può rimanere così?” – Chiese Cor. – “Se questa nave funzionasse mille anni, anche lui.” – Creare un’interfaccia significava inserire dati che riguardavano il soggetto in questione. – “Quanto ci vorrà?” – Chiese ansioso Cor. – “Una … due … forse tre ore … calmo, vedrai che tutto andrà a lieto fine.” – Rispose Lor con tono ottimistico. Intanto Cor controllava i sistemi operativi e si accorse che qualcuno aveva rilevato la loro presenza. – Lor siamo stati visibili sui radar dell’epoca.” – “staranno ancora cercando di capire cosa fosse!” – Rispose lor sorridendo. – “L’interfaccia è pronta Cor … proviamo.” – Disse Lor. – … Ma se non dovesse funzionare dovrò trasportarlo da qualche parte … perché non posso riportarlo in stasi!” – “Sei sicura che i dati inseriti bastino?” – Chiese Cor. – “Al cento per cento non li avremo mai in così poco tempo, quindi … “
Affermò Lor. – “Se lo lasciassimo a terra … per la sua e la nostra incolumità …?”
Propose Cor. – “Non mi sembra un bel gesto Cor. Dopotutto se voleva disfarsi di noi lo avrebbe potuto fare, come credi che sia stato capace di salvare noi, la nave, e lui!”
Cor rimase in silenzio, poi razionalmente rispose : “perdonami Lor, non ho riflettuto!” – “Procedo.” – disse Lor. Cor acconsentì in silenzio. Lor procedette alla materializzazione di ciò che si trovava nella camera di trasporto e dopo dieci secondi apparve una figura di tipo umanoide che pian piano si definì fino a mostrare chi fosse. L’uomo che apparve sorrideva vistosamente. Cor e Lor gioirono quando videro l’uomo che rispondeva al nome di Thomas Lee Jordan. I problemi non erano ancora terminati e Thomas dentro la camera di trasporto cominciò a svanire e ricomparire più volte. – “Cosa c’è ora che non và?” – “Serve più energia … o lo perderemo Cor!”Te l’avevo detto Lor, lasciamolo a terra, stai compromettendo la missione!”
Lor non ascoltava più ormai. – “Cor convoglia tutta l’energia che abbiamo alla camera di trasporto!” – “Sei impazzita? – “Fallo e basta!” – Gridò Lor. – Era la prima volta che Lor si rivolgeva a suo fratello in quel modo. – Cor eseguì l’ordine.
Lor infuriata riprese ancora suo fratello. – “Cosa ti prende, non ti riconosco più. Questo non è quello che ci hanno insegnato!!” – “Lor questo soldato credo ti abbia fatto il lavaggio del cervello! Accidenti a me. Non dovevo insistere nel riportarlo in vita … !” – “Cor ti prego … lascia stare … ecco ci siamo!” – Thomas finalmente si materializzò. Cor aprì la camera e Thomas uscì sano e salvo. Lor lo abbracciò uscendo dai suoi canoni di comportamento usati di solito, mentre Cor gli disse: “bentornato a bordo!” – “ Come hai fatto a fare tutto questo?” – Chiese Lor. –
“In soli due minuti per l’esattezza, uno per imparare tutto quello che sapeva il computer ed uno per metterlo in pratica.” – Rispose Thomas. – “In soli due minuti, come è possibile?” – Disse Cor. – “Come diciamo noi umani, abbiamo creato un mostro!” – Disse ridendo Thomas. – “Un bel mostro!” – Aggiunse Lor quasi sottovoce con sorriso ammiccante. Quel sorriso però non piacque a Cor. Mentre Thomas ricambiava il sorriso a Lor, Cor gli chiese: “Thomas, io non ricordo di averti visto entrare nella camera, non ricordo nulla da quando la navetta cominciò ad avere problemi.” – “Neanch’io.” – Aggiunse Lor. – “Sarebbe stato complicato da spiegare. così ho fatto in modo di neutralizzare le vostre azioni con il pensiero. Siete rimasti bloccati per dieci minuti circa. Così.” – Thomas mostrò a Lor e poi a Cor come avesse fatto. – “Ordinai al computer di fornirmi tutte le nozioni di funzionamento che aveva in archivio e così riuscì a fare in modo che il computer mi tenesse in stasi fino a quando voi due non foste intervenuti.” – “Straordinario! Hai anche il potere di fermare il tempo!” – Esclamò Cor. – “Proprio così.” – Disse Thomas. – “Ora sai tutto quello che succederà nel tuo futuro?” – Disse Lor. – “Sì e non è per niente piacevole.
Come per esempio l’uccisione tra diciannove anni di un presidente americano in Texas, il mio paese, a Dallas o una delle tante inutili guerre, quella del sud-est asiatico dal 1965 al 1975, o la distruzione delle torri gemelle nel 2001 a Settembre, a New York. Adesso sembra strano, impossibile, queste torri neanche esistono oggi!”
Disse Thomas. – “Questo è solo una piccola parte di quello che succederà!” – Disse Cor. – “Che ne pensate, sono pronto per venire via con voi?” – Chiese Thomas. –
“Direi che arrivati a questo punto hai i requisiti adatti per essere un’astronauta.” – Disse Cor. – “Se tutti i sistemi sono a posto possiamo prepararci alla partenza!”
Aggiunse. – “Secondo te Thomas?” – Le chiese Lor. – “Il computer è perfettamente allineato, abbiamo il cento per cento dell’energia a disposizione!” – Disse Thomas.
“Procediamo!” – Ordinò Cor. Lor ordinò al computer di attivare i motori ad energia e dal pavimento uscirono tre poltrone che servirono ai tre astronauti per gestire meglio le procedure di partenza. La navetta passò da zero ad un milione di chilometri in un secondo, ed era ancora novantanove volte sotto le sue capacità. Mentre Cor era intento alla sistemazione dei file raccolti, Lor lo raggiunse per parlare con lui.
“Cor, spero che l’episodio verificatosi oggi sia un caso isolato.” – Le disse Lor.
“Isolato o no Lor quando arriveremo a destinazione chiederò immediatamente il trasferimento. Senza rancori, non è niente di personale, credo solo di dover cambiare posto di lavoro. Credo dovrai cercare un nuovo collega!” – Rispose convinto Cor.
“Credo di averlo già trovato. Senza rancore Cor. “ – Le rispose andandosene. Raggiunse Thomas che si trovava davanti ad un oblò di cortesia ad ammirare lo spazio profondo. – “Bello vero!” – Disse Lor, riferendosi allo spettacolo spaziale.
“Meraviglioso Lor … come i tuoi occhi … azzurri?” – Rispose Thomas galantemente. – “Sì.” – Rispose Lor sorridendo. – “Delle terrestri sono rimaste ad aspettarti?” – Chiese Lor. – “Nessuna in particolare, quando sono partito ho fatto in modo di non avere legami.” – Rispose Thomas. – “E tu così bella, non hai nessuno in questo sterminato universo?” – Chiese Thomas. – “La nostra razza è di mentalità molto più aperta della vostra. Le donne sono al pari degli uomini senza obblighi o vincoli.” – Rispose Lor. – “Non hai risposto alla mia domanda Lor.” – Disse Thomas.
“Vuoi dire se sono … fidanzata?” – Chiese Lor. Thomas annuì con la testa.
“No Thomas, no perché?” – “Beh … curiosità umana. Sai ho spedito un messaggio futuristico alla mia famiglia, lo riceveranno alla fine della guerra. Gli farò sapere che sto bene, ma non so quando tornerò a casa.” – “Può darsi che in futuro potrai tornarci, chissà.” – Disse Lor. – “Sarebbe bello tornarci insieme!” – Disse Thomas.
“Davvero vorresti che tornassi con te?” – Chiese Lor. – “Certo Lor, ma adesso voglio cogliere l’occasione di vivere una nuova vita che mi avete donato e di cui non vi pentirete. Rimani finchè puoi vicino a me!” – Disse Thomas, mettendosi dietro di lei e abbracciandola. Lei prese le sue mani. La nave passò da uno a dieci milioni di chilometri al secondo sfrecciando nella via lattea verso il pianeta di Cor e Lor.


Teoria della molla di sicurezza

PARTE PRIMA

E’ stato costatato che il tempo scorre in un’unica direzione.
Quindi esso non inverte spontaneamente la sua direzione per andare nel senso contrario.
In questo unidirezionale scorrere si succedono tre tipi di tempo:
PASSATO, PRESENTE, FUTURO.
(1 PASSATO: tempo esistito che non può tornare perché esso non inverte la rotta NATURALMENTE.
(2 PRESENTE: tempo che fa eternamente da ponte agli altri due, garantendo un flusso continuo.
(3 FUTURO: tempo esistente solo teoricamente, poiché la sua esistenza dipende interamente dall’evolversi degli altri due.

Tuttavia il tempo è diviso in tre ma in realtà è unico, dipende dall’osservatore che si trova in uno dei tre TEMPI, che essendo MORTALE ha bisogno della CONCEZIONE TEMPORALE.

Nello scorrere unidirezionale del tempo, il passato rimane il passato il presente rimane il presente, il futuro rimane il futuro.
Ma sono alterabili e modificabili in due modi:
(1 NATURALE- decidere oggi di un evento che avrà dei risvolti a secondo dei cambiamenti occorsi.
(2 ARTIFICIALE- viaggio nel tempo.
Tornare nel passato, aggiungere o togliere qualcosa di significante che influisca sulla LINEA TEMPORALE.
ES.- Se tornassi indietro nel tempo e riuscissi a sconfiggere il nazismo e a evitare la guerra, tornando nel mio futuro, (ossia il mio presente) ammesso che la LINEA TEMPORALE non abbia alterato anche la mia esistenza, troverò una situazione demografica mondiale notevolmente superiore, anche se i caduti avessero avuto un solo figlio per uno.

(I morti complessivi della seconda guerra mondiale, civili e militari, ammontarono a circa cinquanta milioni di persone).

Pertanto, il viaggio nel tempo richiede una tecnologia avanzata che sviluppi un’energia tale da spingere un mezzo oltre la velocità della luce.
“LA TEORIA DELLA MOLLA DI SICUREZZA”- tende essenzialmente a spiegare un concetto:
Viaggiare nel tempo sì ma solo indietro per ritornare al massimo al punto di partenza. Per due motivi:
(1 IL FUTURO NON E’ DETTO CHE ESISTA.(Da questo momento in avanti)..
(2 PER LEGGE NATURALE(quindi divina) NON CI E’ DATO SAPERE COSA RISERVA IL, il
FUTURO.

Una probabile “macchina del tempo” non sarà in grado di calcolare un viaggio di cui non conosce una eventuale collocazione.
Immaginate di veder scorrere il tempo come in uno schermo televisivo.
Ora prendete tre date -es.- 1982, 2002, 2022, tra loro intercorrono venti anni e corrispondono esattamente a passato, presente, futuro.
Il viaggiatore temporale che partisse dal 1982 potrà esplorare il tempo indietro fino a tornare alla data di partenza, non oltre, uguale succederà per gli altri due viaggiatori temporali. Perché?
Perché il tempo scorre unidirezionalmente.
Quindi nessuno verrà dal passato, a meno di un’unica probabilità.
Es.- Dal2022 viaggiatori temporali tornano indietro al 2002, prelevano un uomo, lo portano nel 2022, (futuro per lui, presente per loro) e viceversa, l’uomo al suo ritorno potrà dire con certezza di essere stato nel futuro.
Questo perché?
Per natura gli eventi scorrono a senso unico. Es.- L’acqua che scorre dal rubinetto al lavandino, il bicchiere che va in frantumi per terra, ecc.. .
Questi eventi non si succedono mai al contrario.
Per procedere al contrario serve una forza contrapposta a quella attuale che scorra dentro il tempo come un ’ascensore.

PARTE SECONDA

Ogni cosa che si muove e quindi esiste nello SPAZIO-TEMPO è soggetta ad osservazione, più varia il suo moto più l’osservazione è costante.
L’osservatore determina l’osservazione essendo situato in un punto unico e strategico in ogni momento e in ogni aspetto.
Dal suo punto di vista il tempo non ha interruzioni, quindi viene interpretato come costante.
Il tempo è considerato costante da due fattori :
1) L’osservatore deve essere mortale.
2) Non bisogna essere in presenza di spostamenti temporali.
Tutto è il contrario di tutto, perché niente può essere provato.
Per provare l’esistenza di qualunque cosa esista nell’universo bisognerebbe non appartenere ad esso.

PARTE TERZA

Tempo, spazio, dimensioni sono correlate e indissolubili.
Esistono tutte e tre o nessuna.
Sono legate al segreto divino.
ETERNITA’ e il NULLA sono dimensioni.
Le dimensioni permettono di stabilire cosa ci appartiene, quindi di vedere e sapere determinati concetti fatti a misura d’uomo.
(Tutto ciò che è considerato razionale).
Ogni dimensione ha il suo grado.
Ogni cosa creata dentro quella medesima dimensione non può varcarne un’altra, deve rimanere confinata per non creare anomalie (VISIONI) di ciò che può essere considerato irrazionale.
Le dimensioni sono infinite, ALMENO UNA per ogni ISTANTE DI VITA vissuta per ogni SINGOLO essere umano, animale, vegetale e minerale.
Quindi considerando questo, ogni istante lo spazio tempo si frattura creando una nuova realtà dentro quella dimensione.
Quindi un viaggio indietro nel tempo influirebbe anche involontariamente con la realtà creata in quel contesto.
Per questo più una cosa si muove più si creano SPAZIO-TEMPO-DIMENSIONI.

PARTE QUARTA

LA REALTA’ E’ SOGGETTIVA

Ogni individuo ha una percezione della realtà tutto suo (unico).
Essere consapevoli della realtà è un fatto soggettivo.
La realtà di fatto vive in una dimensione spazio-temporale dentro cui è confinata per far sì che gli eventi avvengano in una successione non stabilita ma PROGRAMMATA e poi in seguito CONFERMATA.(Dipende dalla scelta).
Prima dell’inizio di questo universo è probabile pensare che esistesse il NULLA.
Il NULLA E’ UNA DIMENSIONE NON TEMPORALE NON SOGGETTA AL TEMPO, COME L’ETERNITA’.

PARTE QUINTA

LE DIMENSIONI E LA MATERIA

Non tutte le dimensioni necessitano dello SPAZIO-TEMPO.
Lo spazio-tempo è relativo alla materia.
La materia non può per natura essere immortale, perché ha dei cicli da seguire e ha bisogno di rigenerarsi (NASCITA,CRESCITA, INVECCHIAMENTO, MORTE).
Per un essere immortale (ammesso che ci sia nell’universo) il tempo non avrebbe senso.
Tutto ciò che non ha materia può viaggiare attraverso dimensioni infinite, sconosciute che non hanno attinenza con lo spazio tempo dimensionale.

PARTE SESTA

UNIVERSI PARALLELI

Bisogna considerare il fatto che esistano UNIVERSI PARALLELI, tanti quanti sono le persone che ogni istante possono decidere come procedere nel corso della loro vita.
Ogni istante ci sono un’infinità di probabilità diverse che sono tutte potenziali scelte che un individuo può prendere.
La scelta è una, ma tutte le altre?
Che fine fanno?
Sono il risultato delle scelte non utilizzate ma che fanno serbatoio, ogni scelta diventa la probabilità di un universo parallelo.
Ogni universo parallelo nasce nel momento in cui un individuo prende una scelta e nel corso del tempo poi può riallacciarsi in un punto qualsiasi, quando sempre l’individuo in questione prenderà una decisione che coinciderà con quel contesto di universo parallelo.
Ogni universo parallelo al nostro è come una via di una grande metropoli, ad ogni incrocio si interseca con un’altra via.

CONCLUSIONI

Questa teoria cerca di spiegare che tutto quello che è razionale è legato indissolubilmente alla materia quindi a sua volta allo spazio tempo dimensionale.
Questo criterio di provenienza sicuramente divina fa si che i mortali considerati tali per la causa effetto di nascita, crescita, invecchiamento, morte, vivano questa esperienza in modo arbitrario, essendo liberi di scegliere in qualsiasi istante cosa fare e non fare, sbagliando o indovinando ciò che si ritiene giusto.
L’uomo come tutti gli individui nell’universo è immerso in una COSTANTE TEMPORALE, lo spazio tempo dimensionale, questo elemento è essenziale per avere un punto di riferimento, per dare un senso all’esistenza.
Lo spazio tempo è costante ma attenzione: è modificabile, come dire una scappatoia, la scelta arbitraria.
L’uomo non sa cosa succederà nel corso della sua esistenza, questo renderà la sua vita più interessante.
Avrà degli stimoli, ma questo ha un perché, l’uomo non deve sapere cosa succederà domani, non gli è consentito per legge divina.
Non c’è modo di superare questo ostacolo, perché questo meccanismo è alla base dell’esistenza stessa.(Un mezzo di difesa).
Un individuo che conosce il suo futuro non è un individuo che sta vivendo la sua vita nel suo spazio tempo.
Forse è l’unico vincolo, l’unico compromesso che Dio si è concesso di tenere per se, per non permettere all’uomo di interessarsi di cose che non gli riguardano.
Questo pone un limite invalicabile che potrebbe essere LA MOLLA DI SICUREZZA che tiene insieme tutto il sistema.
Un individuo che per puro caso sapesse in anticipo il futuro, metterebbe a serio rischio un’intera umanità.
Per questo è plausibile che dal futuro visitatori giungano fino a noi in modo discreto e non invasivo.
Molto meno plausibile e anche probabile che si riesca a viaggiare nel futuro, se già non si appartenga ad esso, considerando che una eventuale macchina del tempo non può stabilire un itinerario che materialmente ancora non esiste.
Questo concetto si pone a salvaguardia in modo tale che nessun individuo si trovi in una posizione di vantaggio.
(Quindi è chiaro nessun individuo conoscerà mai il suo futuro in modo chiaro e dettagliato a meno che non lo faccia un altro individuo che però viene dal futuro e anche così si sta già alterando lo scorrere del tempo).
Nonostante quanto detto in precedenza ci sono persone che possono vedere quello che succederà in un prossimo futuro, tramite visioni, che possono risultare più o meno veritiere, che potrebbero essere frammenti più o meno chiari, persone che avendo sviluppato i sensi in determinate aree del cervello, riescono a sentire e anche a vedere cose che normalmente non si riesca a fare.
La realtà in effetti è soggettiva, perché ogni individuo a seconda delle sue facoltà mentali può vedere o sentire determinate cose.
.Per questo possiamo dire che lo spazio tempo è senza dubbio multidimensionale;
La realtà è soggettiva proprio perché ogni individuo ha “OCCHI DIVERSI” da un altro.
Come succede nei sogni, in cui si incontrano situazioni che a volte a distanza di tempo riprendono la realtà raccontata nel sogno.
Bisogna considerare che i sogni sono una proiezione dimensionale.
Ci sono altre dimensioni superiori come il NULLA e l’ETERNITA’ che non appartengono all’essere umano vivente sulla Terra, ma riservate a categorie di anime e allo stesso Dio.
La concezione dello spazio-tempo-dimensionale è che non è l’uomo ad essere dentro l’universo, ma bensì l’universo ad essere dentro l’uomo, dipende dallo stadio evolutivo che sta attraversando, da quanta materia ancora è dentro di lui.
Per questo tutto è il contrario di tutto e non può essere provato niente.
Ma l’universo dentro cosa esiste?
Si presume il nulla. Che cos’è il nulla?
Qualcosa che l’essere umano non può comprendere.
Una dimensione extra che esiste staccata dallo spazio tempo, come l’eternità, un’altra dimensione extra dove il continuum spazio-temporale non ha alcun senso, il significato dello scorrere del tempo in quel contesto è sempre.


OGGETTO: – INQUINAMENTO TEMPORALE

Dicesi inquinamento temporale un fattore che determina un cambiamento nel continuum spazio-tempo.

Quando si parla di INQUINAMENTO TEMPORALE significa che un fattore esterno si è introdotto naturalmente o artificialmente in una linea temporale.

RISCHI E CONCAUSE DELL’INQUINAMENTO TEMPORALE

Inquinare una linea temporale comporta dei rischi e concause non indifferenti.
Sia il passato che il futuro subiranno dei cambiamenti che avranno dei risvolti di cui gli individui che costituiscono tale temporalità non se ne accorgeranno direttamente.

EFFETTI INDESIDERATI

I cambiamenti innescano un effetto domino a sorpresa di cui poi gli sviluppi potrebbero risultare da minimi a catastrofici. Basti pensare che se venisse alterato il continuum spazio temporale in un periodo di tempo di guerra, cambiando le sorti potremmo avere il nazismo vincitore o il comunismo come potere mondiale o altro ancora.

ESEMPI IN CUI UN INQUINAMENTO PORTA CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI

1) Se la Baia dei Porci fosse stata conquistata oggi Cuba sarebbe americana.

2) Se Kennedy avesse risposto alle provocazioni comuniste nel 1962 oggi
probabilmente (se ci fossimo ancora) saremo gli eredi di una guerra atomica.

3) Se Aldo Moro non fosse stato fermato sicuramente avrebbe portato il comunismo
al potere.

4) Se Giovanni Paolo I non fosse morto prematuramente, forse il Vaticano oggi
avrebbe più trasparenza.

5) Se Giovanni Paolo II fosse morto prematuramente non avremmo assistito alla caduta del comunismo e problemi annessi.

6) Se Kennedy non fosse stato ucciso, forse oggi non avremmo la crisi economica
mondiale.

POSSIBILI INTERFERENZE DA PARTE DI VIAGGIATORI TEMPORALI PER CORREGGERE EVENTI INQUINANTI

Chiunque porti cambiamenti nel continuum spazio-tempo può recare danni anche irreversibili. Essendo il tempo un flusso continuo, chi ne avesse i mezzi potrebbe manipolarlo per correggere una linea temporale inquinata, ma in ogni caso a sua volta creerà altri agenti inquinanti e così all’infinito.

PARALLELISMO TEMPORALE

L’universo obbligatoriamente deve essere multi dimensionale. Lo spiega il fatto che il tempo per essere relativo ha bisogno di avere più flussi continui e paralleli, altrimenti avremmo uno spazio-tempo statico e di conseguenza amorfo.
IL PARALLELISMO TEMPORALE induce a pensare che ogni linea temporale che si crei abbia già con se le possibilità di alternativa in cui anche artificialmente si possa interferire. Ovviamente stiamo parlando di manipolazione temporale in cui individui umani o umanoidi sfruttino tecnologie avanzate per tali scopi che risultano essere molto delicati, in quanto come già detto, il fatto di manipolare il tempo comporta un inevitabile INQUINAMENTO TEMPORALE.
Il parallelismo temporale fa si che noi immersi in questa realtà viviamo inconsapevolmente una vita di cui non abbiamo il controllo. Parallelismo temporale significa che noi siamo qui vivi ma non potrebbe essere lo stesso in un’altra realtà parallela in cui potremmo essere morti, o in coma o non essere neanche nati.
Uguale vale per lo stato sociale. Queste diversità si creano ogni volta che ad un bivio della nostra vita decidiamo la strada da seguire.
Se qualcuno interferisce con lo scorrere del tempo in situazioni di emergenza in modo NATURALE trovandosi lì in quel momento o ARTIFICIALE – manipolazione temporale, si tratta di INQUINAMENTO TEMPORALE.

INQUINAMENTO TEMPORALE NATURALE

Si tratta di inquinamento temporale NATURALE quando un individuo decide di intervenire in una situazione di emergenza o di semplice curiosità in una realtà di cui anche egli fa parte e che sta vivendo in quel momento. Questo comportamento determina anche involontariamente un cambiamento nel continuum spazio temporale che risulta però essere meno invasivo e più lineare di quello artificiale.

INQUINAMENTO TEMPORALE ARTIFICIALE

Si tratta di inquinamento temporale ARTIFICIALE quando un individuo decide di intervenire in una situazione di emergenza o di semplice curiosità in una realtà di cui egli non fa parte ma ci si colloca artificialmente con mezzi tecnologici adeguati a superare la velocità della luce elemento essenziale per viaggiare nel tempo.
Anche un breve lasso di tempo passato in una linea temporale diversa da quella di appartenenza potrebbe creare disturbi temporali.

L’IMPOSSIBILITA’ DI RIMEDIO AI DANNI PROVOCATI DALL’INQUINAMENTO TEMPORALE

Una volta interferito in una linea temporale è quasi impossibile rimediare ai danni perché si ha a che fare con uno spazio-tempo relativo quindi in movimento e in continua evoluzione, nonostante se ne abbia i mezzi il meccanismo è altresì delicato.

IL TEMPO RISULTA ESSERE CICLICO

Per CICLICO si deve intendere che il tempo ha un suo ciclo in cui esso si richiude.
Normalmente questo ciclo non influenza lo scorrere del TEMPO LINEARE ma si verifica al di fuori delle normali attività temporali. Il tempo è un flusso in cui ogni cosa che accade è già accaduta ed accadrà dipende dal punto di osservazione.
Questo concetto lascerebbe intendere che c’è un futuro di cui noi prendiamo coscienza nel nostro presente solo in alcuni casi in cui si presenta sotto forma di sogni o visioni. Quindi se il futuro esiste teoricamente per noi nel presente deve ancora succedere, nel futuro è già presente o passato. Il futuro è futuro solo per chi si trova nel presente o nel passato. Il futuro dipende dal passato che sarebbe il presente.