LA SCUOLA

LA SCUOLA E’ UN GRANDE “BRANCO”
DI PERSONE TUTTOFARE
CHE LAVORANO MENTRE TU SEI IN UN BANCO
E I COMPITI DEVI FARE.
DALLA MATERNA ALL’ UNIVERSITA’
SI IMPARAN NUOVE COSE
MA C’E’ CHI SI FERMA A META’
E SVOLGE ATTIVITA’ FATICOSE.
TANTI COMPITI HAI DA FARE
MA NON TI DEVI PREOCCUPARE
TRA UN PO’ ARRIVA L’ESTATE
E AVRAI GIORNATE BEATE.
LA SCUOLA E’ BELLA PERCHE’
CI SONO LE AMICIZIE
CHE DURANO FINCHE’
NON DIVENTANO INIMICIZIE.
LA SCUOLA E’ BRUTTA PERCHE’
CI SI ALZA PRESTO AL DI’
E CON PERSONE ANTIPATICHE
SIAM RINCHIUSI LI’.
LA SCUOLA E’ VITA
PERCHE’ CI INSEGNA A DECIDERE
CON PENNA E MATITA
COME VOGLIAMO VIVERE.

MI SIEDO SUL PRATO

MI SIEDO SUL PRATO E ASCOLTO LA VOCE DELLA NATURA
LA QUALE TRATTO CON PREMURA.
LE APETTE RONZANDOMI ATTORNO
MI RICORDANO LA BELLEZZA CHE HO INTORNO.
RACCOLGO UNA MARGHERITA
CHE E’ APPENA FIORITA,
LA POSO SOPRA IL PETTO
E LA INTERPRETO COME UN BIGLIETTO,
UN BIGLIETO DA MADRE NATURA
CHE AVVERTE L’ARRIVO DELLA FIORITURA.
MI SIEDO SUL PRATO E SENTO L’ERBETTA
FARMI IL SOLLETICO SULLA GAMBETTA.
VEDO UNA FORMICHINA CHE DI LI’ VIENE
PER ARRIVAR ALLA CASA CHE LE APPARTIENE.
MI SIEDO SUL PRATO E MI GODO IL RIPOSO
IN QUESTO GIORNO AFOSO.
MI SIEDO SUL PRATO E POI PENSIEROSO,
LASCIO IL PRATO OMBROSO
DALL’ALBERO SUL QUALE MI ERO APPOGGIATO

I PAPPAGALLI PARLANO

UNA DOMANDA CHE GLI UMANI SI PONGONO DA SEMPRE E’ “MA PERCHE’ I
PAPPAGALLI PARLANO?”
TANTO TEMPO FA, TUTTI GLI ANIMALI DELLA TERRA SAPEVANO PARLARE: LEONI,
TIGRI,ORSI, SERPENTI,… MA PROPRIO TUTTI TUTTI, DAI PIU’ PICCOLI AI PIU’
GRANDI. IN QUEL PERIODO LA TERRA ERA POPOLATA DA UMANI CRUDELI, DIO
PARLO’ AD UNO DI ESSI, DICENDOGLI DI COSTRUIRE UN’ ARCA PER SALVARE
TUTTI GLI ANIMALI DEL CREATO PERCHE’ AVREBBE MANDATO UN DILUVIO CHE
AVREBBE CAUSATO LA MORTE DI TUTTI GLI UMANI. QUEST’UOMO SI CHIAMAVA
NOE’.
NOE’ CI IMPIEGO’ UN MESE PER COSTRUIRLA, COMINCIO’ AD AVVISARE GLI
ANIMALI DI PREPARARSI ALLA PARTENZA CON L’ARCA. ESSI ERANO SPAVENTATI
ED AVEVANO PAURA CHE NON SAREBBERO ENTRATI TUTTI. NOE’ LI RASSICURO’ E
DISSE LORO DI TROVARE LA PROPRIA COMPAGNA PER PREPARARSI ALLA
PARTENZA. COMINCIO’ A PIOVERE E L’ARCA SI RIEMPI’ DI ANIMALI, A QUEL PUNTO
DEI PAPPAGALLI DECISERO DI LASCIARE IL LORO POSTO AD UNA COPPIA DI
SCOIATTOLI ANZIANI. I PAPPAGALLI SCELSERO DI NON ENTRARE NELL’ARCA
PERCHE’ LORO SAPEVANO VOLARE E POTEVANO INDICARE CON IL LORO VOLO IL
CAMMINO MENO PERICOLOSO ED ESSENDO MOLTO COLORATI NOE’ POTEVA
VEDERLI. L’ARCA SI CHIUSE E COMINCIO’ A GALLEGGIARE. IL CAMMINO ERA
MOLTO PIU’ PERICOLOSO DI QUELLO CHE PENSAVANO, L’ACQUA SI FECE SEMPRE
PIU’ ABBONDANTE E PERICOLOSA, AD UN CERTO PUNTO SI PIEGO’ TALMENTE
TANTO CHE SEMBRAVA SI ROVESCIASSE. FU IN QUESTO INSTANTE CHE GLI
ANIMALI ALL’INTERNO SI PRESERO UN TALE SPAVENTO CHE PERSERO LA PAROLA.
FU DA ALLORA CHE SOLO I PAPPAGALLI PARLANO.