Oggi è ancora domani

Continuo a sognare un bacio,
continuo a dimenticarmelo.
Forse è un incubo che reale coraggio
porterebbe a rottura inutile.

Mi trattengo, esplodo.
Mi schernisco da solo,
vomito Dio sulla tomba degli avi.
Solo Invidia mi attanaglia la bocca dello stomaco.

Rifiuto un amore di singhiozzi convulsi.
Rabbia. Sputo. Coraggio di dirle il banale:
cicatrice rappresa di inutili fobie indossate.
Amo il tuo trascorrere lento e noioso.

Amore inutile.


Il sudore sta nell’Anima

Vorresti solo Amore?
Bugia pessima di pessimo tepore.
Cerchi Rabbia ma trovi solo dolore.
Inutilmente trascorri lontano queste ultime ore:

sudore posticcio di carne umida.
Appelli non concessi all’anima nuda e pudica.
Graffi e segni d’odio rappreso.
Solo noi. Solo Quello. Silenzio…

Ti alzi, ti vesti, vai.
Il tuo profumo rimasto agrodolce
permane ancora. Ti guardo andare;
forse ti consumo più di prima.

Incubi d’oro d’anima(le) fin troppo dolce.


Una formica e il suo castello di sabbia

Non pensare! Continua solo a guardare
quelle labbra dal vago sapor di niente,
incutono quel tuo desiderio latente…
sempre più frequente.
Caduto in rete di pesce-ragno,
sudo camicie ambigue
lise dal tuo essere altro.
Guardo castelli caduti di tarocchi delusi.

Odio il tuo gioco bastardo:
girotondo di odori e umori
mi persuadono ad amarti.
Mi consumo come quell’anno.

Non mangiarmi ora diamantide religiosa.