I cristalli dell’anima

Sono così piccoli i cristalli dell’anima
si sciolgono al calore della malinconia.
Lentamente traboccano,
scavano solchi profondi tra le rughe
ne disegnano i contorni
seguendo una musica interiore.
S’asciugano sul volto
donando aloni di madreperla
altri cristalli nasceranno, altre sinfonie.
Oh, quant’è dolce quel volto
che nell’ombra riluce di madreperla.


Canto di passione

Mi aggrappo con forza a questa terra.
Le mie radici affondano, tra cimeli etruschi
si tendono contorte, come un vecchio tronco.
Vibrano, dove tutto si sgretola
sotto il vento di tramontana.
Ma la notte, con gli occhi chiusi,
ululo alla luna,
è un canto di passione
e le mie foglie si fanno d’argento.
Per te che mi sfiori, mi ornerò di gemme
solo a te, donerò i miei frutti
all’alba, lucidi di rugiada
al tramonto, quando si colorano di fiamma.
Solo a te.


L’infinito del mare

L’ondina sfiora la duna
segue la sorella.
E’ immortale, il mormorio della risacca.
Le stelle si fondono
nell’infinito del cielo,
la luna illumina i tuoi occhi,
vi riflette l’infinito del mare.
Non guardarmi così!
E mi dissolvo,
schiuma, sulla cresta dell’onda,
goccia, sulla sabbia rovente,
stella, che si unisce all’infinito del mare
e si spenge adagio nelle acque.