Riflessioni


Il luccichio delle strade,
il bagliore delle auto,
la luce delle insegne,
i colori sgargianti degli addobbi,
lo scintillare dei ninnoli,
le vetrine sfavillanti
e poi… e poi… e poi…
materassi sudici,
sacchi neri come cuscini,
rifiuti di cibo…
dovrebbe esser Natale
per tutti,
ma così non è.


Ricordi


A Natale il caminetto dove ardevano ciocchi di legna che scaldavano il tinello appariva per incanto come un angolo di Palestina.
La carta blu notte, con applicate stelline argentee ritagliate da me bambino, si trasformava in un cielo magico, il muschio, aiutato da ritagli di carta crespa verde, diventava la parte lussureggiante dell’oasi; la sabbia, portata dalle  vacanze in colonia al mare, diventava le dune del deserto; un frammento di vetro colorato diventava un piccolo lago dove confluiva un ruscello di carta stagnola che appariva come uno scintillio magico; piccole lampadine erano luci tremule di capanne. Le statuine di terra cotta rivolte verso la grotta animavano questo scorcio carico d’attesa. Vi era anche un tocco silvestre dato da rametti di agrifoglio con le sue bacche rosse, fronde di pino con le sue pigne colorate da me (o pasticciate da me) che adornavano ed incorniciavano il caminetto rendendo l’evento senza confini. Finite le festività, questo magico paesaggio che racchiudeva emozioni e fantasie di me  bambino, lasciava il posto al vecchio caminetto del tinello che ritornava al suo uso, mantenendo però l’incanto per tutti gli altri giorni fino al prossimo Natale.



La Neve


E’ sera, sto per addormentarmi nel mio caldo lettino.
La finestra è appena socchiusa.
I rumori della strada improvvisamente scompaiono,
il cielo cupo e buio appare ora illuminato e biancheggiante.
Mi alzo piano piano, apro la finestra,
il freddo piacevolmente penetra nella stanza.
Mi copro con una copertina ed osservo e guardo.
Vedo le strade ed i prati che si coprono di neve che scende con ritmo cadenzato.
Fiocchi grandi e piccoli, prima trasportati dal vento (ma dove andranno a finire?)
e poi dritti sulle strade, sui prati, sulle case.
Osservo come la neve che cade accanto alla mia casa, cambia di forma, di colore, di spessore.
Forse sono io che ho bisogno di fantasticare in un mondo grigio senza colore.
Ora però nel mio cuore vi è tranquillità e serenità e mi addormento serenamente.
Grazie neve.