LETTERA AD UN FIGLIO/A

Seguimi
nonostante insicurezze e paure.
Comunque, vai avanti.
Ti aspettano desideri,
nuovi.

Pronto a condividerli.
Insieme.

A compensare l’andare delle stagioni.
Silenziosi,
a guardare l’approdo del crepuscolo,
abbracciati in un sorriso comune.
Momenti in cui

sentiamo il bisogno di allontanarci,
consci che non serve a nulla.
Perché le ferite  si portano.
Dentro.


A MIA MADRE

Indelebili, chiare, in me
immagini che ancora lasciano sangue.
Negli occhi e nel cuore.
Il tempo non ha cancellato nulla.
Come temevo.
Ricordi sormontano la mente,
vagando, a caso,
nell’inverno delle emozioni.
Ancora  mi chiedo se ancora m’aspetta,
quando qualche alito di vento
soffia nell’anima,

di notte.
Poi come sempre, da allora,
fermo nella mia mente
il suo sorriso.
In silenzio, dalle mie labbra
si aliena  il suo nome,
con il quale, mai più,
più l’hanno chiamata.


AMICA

Mi fido di te, amica.
Mi ritrovo nel tuo sorriso,
finestra spalancata sul futuro.
Mi vedo nel tuo sguardo,
riflesso di onestà inconsueta.
La tua mano sempre tesa,
per dare.
I tuoi abbracci sinceri,

dal cuore.

Ascolto le tue parole,
raccontano di quel che ami,
di quello che il cuore vuole.
Mi specchio in te, amica,
così, semplicemente,
nel frastuono del tuo silenzio.
Solo tuo.


VIGILIA DI NATALE

Mi manca la frenesia
di immergermi
fra grappoli di gente festante
Forse è solo la noia
che mi porto nel cuore.
Preferisco stare a guardare
la vita che scorre ,
lenta e invisibile ai più.
Voglio sentire
il caldo di un abbraccio,
di qualcuno che ti vuole bene,
anche da lontano.


ANCORA ACCANTO

Mi sono domandato, spesso,
chi ti sarà accanto
quando me ne sarò andato.
Senza amore
inutile insistere.
Resistere, aggrappati, a cosa?
Trova qualcuno che
illumini quelle ombre sul tuo viso .
Brucia la passione che hai dentro.
Tra rabbia e rancori
ce la farai a cancellare
il mio profilo.
Forse, scoprirò
il bisogno per tornare indietro,
un giorno.
Ti accompagnerò, comunque,
attraverso i tuoi giorni più bui.
Sussurra il mio nome.
Ti sentirò.
Come ho sempre fatto.


ANIME CONSUMATE

Anche se sai come accade,

hai paura.
Volevi scrivergli.
Quando temi di non essere più il suo primo pensiero,

ti fermi.
Perché credi i che il suo buongiorno non è più tuo.
Ci vorrà tempo,

finchè la vita ti presenterà il conto.


E’ GIA’ UN TRAMONTO

E’ il consueto refrain.
Nella testa la nostra melodia.
Certo, lo so,
sembravamo invincibili,
insieme.
Il tempo scorre, via veloce.
Il viaggio è quasi finito
impresso sulla pelle.
Sentimentalmente sobrio,
avrei visto chiaramente.
Anche la pioggia passa,
siamo stai lì,

ma siamo andati via.
In fondo, le luci di un alba ,

che è già un tramonto.


FERMATI UN ATTIMO

Fermati un attimo

guardati nel cuore.

Ascolta la tua  anima.

Attimi di gioia

prendono la gola.

Momenti necessari

di profonda felicità,

destinazione futura

di rimpianti mai sopiti.

Nuove sensazioni

pervadono i tuoi giorni

domandando in segreto,

con riservato pudore e timido sorriso,

hai un attimo per me?


TUTTO HA UNA FINE

Sono un sognatore.
Ti  svegli, prendimi con te,

con i miei sogni.
Certo, stai andando via,

lo sento.
Ricordati di me, di noi.
Conosco le tue paure,

tu conosci le mie.
Abbiamo avuto i nostri dubbi
ma adesso stiamo bene,
ho visto i tuoi sorrisi, i tuoi pianti
ti ho guardata, senza lacrime,
da lontano.

Non è dolore,

solo delusione.


FAME DI TE

Dentro ho fame di te.

Spremo amore, bevo passione.

Mi ritiro, con animo ostinato,

a guardarmi nel profondo.

Ti guardo, amore,

trafitto dalla gioia,

ipotizzando l’infinito.


LA MIA CITTA’

Cammino, al mattino
per le strade della mia città.
L’abbraccio, senza lasciare tracce.
Nella bellezza del giorno ,
ci si perde.
Voci, tra le case della gente al risveglio,
tra  profumo di caffè,
e la fretta di arrivare .
Vola il mio pensiero,
si insinua nella noia dei banchi di scuola,
e il classico rumore di un bar.
La mia città,

si ama , si odia.
Ma ,anche quando siamo lontani,
non siamo mai l’uno senza l’altra.


L’ALBA DEL GIORNO

Lo sguardo fuori.
Cielo grigio e malinconico
accomuna strade e persone.
Laboriosi, frenetici passi
di chi non vuole aspettare,
inquieto , al lavoro.
Facce senza sorriso,
perse nelle loro storie,
sommerse nei propri pensieri
che la fretta
non riesce a mandare via.
Anch’io come loro,
seguo l’istinto
cammino , cinico e indifferente,
con il cuore corroso
da quel che vedo intorno.
Aspettando di vedere
quel dipinto, a colori,

che sono i tuoi occhi.


ANALISI DI COSCIENZA

Viaggi mai fatti,

baci rubati e abbracci mai dati,

sorrisi repressi  ed  amici  che mancano.

Penso a persone incontrate,

a quelle vissute e a sconosciute.

Di tutto e di tutti resta saldo il ricordo.

Vorrei smettere di farlo,

dimentico di  ciò  che accadrà.

Allora, forse,

comprenderò il perchè di giorni inspiegati.