29 giugno 2015

Sera d’estate spensierata e gaia,
il cielo è squarciato dai colori dei fuochi della festa.
Tu vai felice incontro alla gioia.
Non sai, non capisci.
Tremi.
Piangi.
Urli.
Muori dentro.


Vivo (come una rosa)

Le spine della vita mi pungono.
Le spine della vita mi feriscono.
Stilla il sangue da ogni ferita.
Nasce una rosa da ogni puntura.
Vivo la vita come una rosa.


Angelino

Giaci disteso nel fosso,
la pioggia violenta bagna il tuo corpo inerme.
Nessuno si accorge di te.
Ti cercano.
Urlano il tuo nome nel buio nero di una notte d’inverno.
Il pallido sole mattutino
Illumina il tuo corpo straziato.
Le lacrime non scorrono più.
La speranza è morta.
Un marmo freddo, ora, riscalda il tuo corpo.