Poesie
Inverno
giacchè mi copro
non lo sento.
Non coi sensi umani
ma con li divini
che ogni uno possiede
nel doppio fondo dell’anima
laddove, non cè giusta causa
vi è solo il vero
che annulla il falso
che mi tiene insieme
molecola dopo molecola
nonostante ogni mia cellula
morirebbe per assaggiare
il freddo abbraccio del cielo
in forma di bianche piastrine
che pare voglian arrestare
il dissanguamento
di vita
di madre terra.
Respiro
indomabile,
padrone di me stesso
semplice e candido,
libero scruto
soldati in manette
di freddi rivali
ed intoccabili;
ma io, c’amo
e subisco questa vita
colma di vuotezza,
che solo un gesto
onnisciente può cambiare;
il tuo Respiro.
Grazie, ricordo
non c’è stallo
tra ciò che accadde
da poco o tanto
solo
lungimirante
la mente maestra
che con maetria insegna
di segni propri impregna
ogni secondo
in cui non temo,
non gemo,
silenzioso rifletto
e poi
scompaio.
Non cè trionfo
per ciò che accadde
da poco o tanto
solo…
azzero diretto
il rifletter proprio
perché ancora
affondo
come àncora
nel dimenticato oceano
a cui ero pronto.
Non per desiderio
dell’aria, che in me scalpita
ma per il grande peso
a cui rinunizia
rinunciai,
il peso di un ricordo
che con me portai.