Poesie
AI CAVALIERI AZZURRI E DINTORNI
Bevo la linfa
di questo Fiume incessante di Vita .
Spalmo del sudore della mia Anima,
il Mondo.
Mi mescolo,
contagio, vengo contagiata,
nel crogiuolo tumultuoso delle infinite forme ed umori.
Pensieri, parole, emozioni;
Nell’ alambicco alchemico dell’ Esistenza
riporto il nettare più pregiato sublimato a Dio,
su vassoi d’ avorio profumanti Mirra .
Con ardente amore così, io voglio .
Agli Esseri, a tutte le creature del Mondo, all’ Universo;
in onore alla Loro meravigliosa,
primigenia Essenza
fatta di Luce, Amore, Speranza .
Siamo fatti di Terra, Anima e Spirito ;
schiuma incessante nel motore divino dell’Esistenza .
E come fuoco ci mescoliamo in essa,
bramando l’ Assoluto.
Volenti o Nolenti , coscientemente o no .
Sognamo gloria o successo, la vittoria su qualcosa o su qualcuno .
Ma è lo Spirito a trionfare sull’ Anima
che grazie ad esso si riscatta da qualcosa o da qualcuno.
Allontaniamo come paurosi esseri
la sua Gloriosa incessante Essenza,
fatta di Amore, Pace, Forza e Bellezza .
I giardini di Cohen,
il Vallallah degli Impavidi,
le Nozze di Canaan.
Attraverso la danza, vivo, muoio, mi trasformo e rinasco come Fenice ;
Come il ragno tesse la tela da se stesso,
come l’ Ambrosia degli Dei,
come Ishtar o Mosè
Ulisse o San Francesco,
Teresa D’ Avila o la Maddalena;
Lazzaro, resuscitato dai morti .
O Venere nascente da acque azzurre e vergini conchiglie,
Bacco o De Andrè .
Il Miele delle Api Regine;
lo fanno le Api non posso farlo io ?
Persa nella notte dei tempi il Ricordo dei Padri .
Ecco, allungo la mano
per Prenderlo. Ricordare .
L’ Universo, il Mondo,
sono fatti prima di tutto di Essenza
poi di Sostanza
che nutre, alleva e gli dà colore
e perché la Vita e la danza che la Rappresenta,
porteranno sempre, ovunque, necessariamente,
o a Dio o all’ Amore .
CREDO CHE IL MONDO
Credo che il mondo ti dia infinite possibilità
e che tutto ciò provenga dal Cuore .
Sole Spirituale .
Quell’ Uovo dalle indefinite possibilità di Esistenza.
L’Albero della Vita,
come un Fiume ed i suoi affluenti , per poi congiungersi al Mare.
Che tutto abbia
e debba avere
necessariamente, un Senso.
Amore, Speranza, Gloria.
Essere Qualcosa , Qualcuno,
una Voce,
nell’ infinito universo di Anime e
perché se la Vita ha un Senso,
deve necessariamente portare a qualcosa.
Questo qualcosa credo sia Dio, attraverso un Mondo.
Quel mondo lo scegli Tu.
Dio in tutte le sue Forme , infinite Maschere
o Desideri .
Il Cielo ne è tempestato,
eterna dimora dei Suoi attributi,
Messaggeri, Qualità, Quiddità .
Le stelle confermano.
I Segni ne indicano gli attributi,
le forze, i caratteri corrispondenti.
Gli Astri sorgono,
brillano, illuminano,
a volte si spengono;
ma la loro luce sopravvive nel Tempo, nel ricordo dei cari.
Le comete annunciano,
Sperma vivifico,
Universale.
Terre, continenti, mondi, galassie.
Infiniti mondi dentro i mondi .
Matrioske universali. Ottave interiori.
Frattali .
Tutto è Uno .
Io Sono Te , Tu sei Me. Guru e Upaguru .
Ebbi la Rivelazione durante una rappresentazione di una Danza indiana.
E capii .
Restava da vivere,
non Cosa ma Come .
Questa la mia tortura, questa la mia unica via di uscita.
Vivere e basta;
perché è questo che ti viene chiesto,
come ad un bimbo che nasce,
Fenice risuscito.
Mi abbarbico ora su dune di sabbia
dove tutto è caduco, dove tutto cambia forma e colore .
Ai suoi orli, maestoso, il Tramonto .
Mente mercuriale. Ma Mercurio è ad un passo dal Sole .
Non un come per sapere Perché,
ma un Sì.
Il salto di Mercurio sul Sole.
Un Sì a Dio, alla Vita!
Niente afflati .
Perché so bene che è necessario
Essere quello che si dice,
quel gesto, quella parola,
quel Piacere,
quella Voce che canta, dispera, anima, urla;
non farneticare, non baroccare più ,
Vivere e basta.
Essere quella poesia,
quella tempesta che racconti,
quell’ idea, quell’ abbraccio,
quel sesso che respiri, quel sax che suoni.
In ogni tua fibra, completamente.
Anima. Corpo. Spirito.
Tutto deve essere coinvolto.
Troppe anime stanche ed infelici, prive di Stupore, Gioia, Intelligenza, Amore .
Dove l’ Ardore.
Vivere con V maiuscola sarà sempre la capacità dell’ uomo di rinunciare a quel se stesso per un altro più grande, più forte, immensamente più imprevedibile, per ciò che non conosce o per ciò che crede di essere, per abitudini, influenze, paure. Ma che non è così e che non potrà mai essere, necessariamente, come la sua mente può concepirlo, perché proprio quella mente non è in grado di concepirlo e di comprenderlo, poiché è Finita . Solo ciò che la supera è in grado di comprenderla e non di “comprendere “- cioè prendere dentro di sé – non essendo fatta di quegli attributi e sostanza, infinitudine e plenitudine. Solo lo Spirito è Infinito e contiene in Sè tutte le possibilità dell’ Essere, per la quale essa è strumento, non creatrice ma raccoglitrice ed interprete, non generatrice ma genetrice di forme, come la Luna, dimora delle indefinite forme, umori e sostanze è illuminata dal Sole, il quale genera nella sua travolgente Forza, Luce e Respirazione, tutto ciò che Vive .
Il Sole Spirituale.
EVANESCENZE
(Dopo l’incidente)
Ora le cose hanno un valore, o meglio, un diverso valore.
Se il balzo feroce del felino tutto abbatteva e travolgeva,
un’ Allodola sola, ora saggia e mite ,
intona il suo Canto.
E’ una vecchia strofa
che sa di cura e prudenza,
Saggezza ed Amore.
Una nuova voce si propaga e si diffonde tra le pieghe brumose e rarefatte degli alberi,
tra le luci diafane ed azzurrine dei paesaggi dell’ Anima
come ricordi confusi,
tra la rugiada del primo mattino e le azzurre frequenze del cielo.
E la terra umida e riluttante, sotto gli scalzi piedi.
Gioca ancora,
la gaia fanciulla,
tra i chiari acquarelli del nuovo Giorno,
le frescure estive ed il melograno,
limpidi cristalli di baldanza primaverile.
Oh, dolce Primavera!
Cantano gli uccelli,
le melodie nostalgiche dell’Essere ,
dei tempi sempieterni ed onnipresenti.
Del Tempo che non è mai andato,
sempre presente ed attuale;
degli stormi giocosi tra le virgole del Cielo ,
ebbri e sazi del giorno.
Dove sono ora?
Sbatto velocemente le ali,
in cerca di un ramo su cui posare il mio corpo e l’ Anima,
troppo stanca per voler ancora comprendere.
Eppure, Là ,
dietro l’ orlo dorato delle colline di blu dipinte,
ancora Vedo,
quieto ed impavido,
il Disco Ruggente farsi liquido e lucente ,
Tra le pieghe nere di Nut.
Salute a Te o Sole !
Re fra i Re
Suggello di Vita !
Fonte inesauribile dell’ Essere !
E tra i rami dorati,
Imperlati di Ambra , Oro e Mirra ,
gioco ancora con Dio,
che tutto Illumina
e tutto Sostiene.
Così, per Sempre.