Diventare madre

E’ in quel momento
in cui la voce ti manca
perche’ hai urlato troppo
e la fatica ti sfianca
in cui il fiato si fa piu faticoso
e inizia il viaggio piu’ coraggioso
in cui tutt’intorno tutto scompare
i vizi i capricci e incominci a tremare
in cui la gioia la paura la rabbia e la timidezza
si uniscono si mescolano in un unica certezza
in una sensazione mai provata
in cui le gambe ti cedono
e la testa e’ concentrata
dove gli altri non vedono
in un anima appena nata
e’ in quel momento
che e’ arrivato lui
lui che speri segui sempre i passi tuoi
quel che a costo di perdere tutto
difenderesti
a costo di andare contro tutto e tutti
sosterresti
a costo di sembrare egoista e crudele
proteggeresti
a costo di dover rimescolare le carte in tavola
te stessa annulleresti
e’ in quel momento
in cui ringrazio lassu’ per questa vita
e’ per quel momento
per cui tutti gli altri momenti
hanno lui la mia prima via d ‘uscita
mio figlio… non ha che me
non si aspetta niente
non pretende e non reclama
vuole solo il mio presente
Con lui non devo aver paura di esser come sono
Con lui non devo arrabbiarmi
per tutto quel che vorrei fare e dare e che non mi perdono
Con lui non deve esistere timidezza
e devo ripetergli.. ogni volta che posso .. quanto lo amo
e quanto per me sia grande la sua bellezza
ogni volta..
perche’ non si e’ mai troppo grandi per sentirsi dire ti voglio bene
e quanto sia bello vederlo crescere e stare bene
perche’ da quando e’ nato non c’e’ stato un attimo in cui
non abbia avuto davanti agli occhi il suo viso
per ricordarmi che e’ lui
il primo motivo per cui tutto ho deciso
per ricordarmi che una mamma
prima di tutto e’ un essere umano
che sbaglia e spesso purtroppo
ma se lo fa
lo fa per amore… per suo figlio… soprattutto.


A te Scanzano

sono qui
ad occhi chiusi
su di una spiaggia deserta
il solo rumore del vento accarezza i miei pensieri
e respiro
respiro a gran voce
senza dire nulla
le mie braccia sono accarezzate
dai granelli che poco a poco le stanno coprendo
sento il profumo
della pineta alle mie spalle
sento il rumore
dei gabbiani e delle onde
che stancamente si infrangono sugli scogli
vorrei aprire gli occhi per guardare il tramonto
che mi si presenterebbe
ma ho paura
ho paura di perdere la magia di questi attimi
e rimango qui
ad assaporare ogni alito di vento
ogni sapore
ogni profumo
finche’ la luce sara’ andata via
e solo le luci del faro
mi faranno compagnia.


Per chi non c’è più ma ho sempre nel cuore

E mi ritrovo ancor bambina
Circondata da vigneti e raccolti
E all orizzonte il sole calava
Sembra ancora di udire i cinguettii
Sento il profumo
Del bucato fresco,
Del pane appena sfornato,
Del tabacco ,della terra
Della stalla e dei sughi
Sembra ancora di vedere
Qualche macchina passare
Ogni tanto per quella strada
E alzarsi la polvere
Sotto le sue ruote
Sembra ancora di vedere
Un cavallo che corre
Su di un campo vicino
Mentre un giovane uomo
Gli tiene le redini
Sembra ancora di ascoltare
Risa di bambini
Urla di rimproveri
discorsi in dialetto
Sembra ancora di avervi qui
E anche se vi vivevo solo d estate
E nelle festività
Il mio cuore
Cretarossa
I vostri sorrisi
E le vostre carezze
Un posto per loro sempre ci sarà. .
(Felice Concetta Raffaele Giovanni)