Brividi di luce

Brividi di luce…
tremano le acque
di questo terso mare
tra l’uomo e l’orizzonte
in questa notte misteriosa.
Eppur non lo raggiunge
tanta luce dispersa
sul mare spezzato,
ma, sanguinando, ugualmente
tenta di navigare
la zattera del pensiero
tra sogni ed evanescenze
alla ricerca del vero…del bello…
«Nosce te ipsum»
martella il cuore all’anima…
ma non brilla ancora la luce
sino all’essere silenzioso.


 

Il giusto… S. Giuseppe

Le ultime lampade si spengono
e si fa notte misteriosa
tra le povere strade di terra polverosa…

Occhi di stelle però vegliano
e nel silenzio risplendono
d’un annuncio giunto dal cielo
che ha trafitto d’arcano
quel cuore e la sua mente.
Che sarà il domani pensa
e i giorni a divenire, e quelli dopo,
…i mesi… gli anni…
in quell’esistenza ora sospesa
tra i legni del ruvido presente
e il delirio d’un eternità inabbracciabile.

Nell’attimo d’un pensiero teso
sente stridere le trame vitali
e l’attentato del Divisore all’ordito,
ma, presto, si volge… si scuote.
Riprende se stesso tra le mani,
avvolto nel suo giusto mantello
contro le nuove e fredde tenebre,
e, bruciando al cielo ormai stellato
ogni volontà e desiderio,
abbraccia con sguardo lucente,
commosso e dolce, Lei e Dio.


 

In Sansevero

«Iesu, quem velatum nunc aspicio…»

Silenzo… vedo e contemplo!

In questo velo etereo

s’impone una presenza immota,

immortale essenza

ed epifania della fragilità.

L’eternità è stata composta

ed è qui che si mi si mostra

in quel velo… in chi l’abita…

abisso allo sguardo mio,

che vi si vuole perdere.

Un diaframma di marmo

ferma la corsa della morte,

in essa serrata… impotente,

e costretta ad udire speranza

negli occhi che l’avvolgono.

 

«Mors et vita duello conflixere mirando…»

Nell’estasi rapace del mirare,

vorrei scostare quel velo,

per carpire in dita tremanti

il tepore di quella pelle

pronta, nel segreto, al lumino evento.

Ed è battaglia che incalza

e odo nel silenzio un duello…

davanti a me… dentro me!

Vedo lo sconfitto, lì fissato,

violare il mio cuore,

forzare la mente mia.

Chi e cosa è di marmo? Chi è scolpito e chi scolpisce?

Il dubbio dell’illusione s’impone…

vibra la terra sotto me.

Ma ecco scorgo fede ed intelletto,

uniti in angelo fiammante,

porgermi il disinganno

e, oltre il velo quasi impertinente,

l’umanità irretita e stanca

liberarsi delle maglie della notte.