Scegliere

Acqua che scorri perenne
in questo letto di terra
che accoglie il nostro andare.
Scorri, corri, saltelli
rimbalzi, schiaffeggi
inondi
accarezzi.
Specchio eterno del divenire,
infiniti tempi ti appartengono
continui a scolpire il tuo desiderio.
Ti ascolto
ti osservo
mi nutro di te,
ma oggi io scelgo
di stare con me,
di danzare il mio tempo.
Sciolgo
disegno
mi tendo al limite
per sentire la libertà più difficile.
La libertà di scegliere.


Mondo

Aspetto che il mondo si risvegli
per unirmi al suo incessante caos
al quale sono legata
come lo ero al ventre di mia madre.
Tagliato il cordone ombelicale,
Fonte di sostentamento,
in un limbo umido e caldo,
urlante mi sono presentata a questa vita
a questo mondo
e ho preso coscienza che avrei gridato ancora.
Avrei urlato ad ogni nascita,
ad ogni morte.
Ogni volta consapevole e felice
di lasciare dietro di me un pezzo,
un coccio di un io passato,
Col desiderio ardente di tornare nuda,
priva di ogni fittizio legame.
Sentire scomparire
svanire la materialità della propria carne
di se stessi e amalgamarsi agli odori
ai suoni, ai respiri,
alle pulsazioni vive
vere.
Diventare respiro.
Tornare respiro.


Controtempo

Controtempo
Passi capovolti
Scuote il ferro
che imbriglia il mio passaggio.
Legno secco
Nodoso
E rotto
è complesso il mio viaggio.
Ogni seme ha una storia,
la mia non ha memoria.
Spolvero
frugo
metto tutto all’aria.
Cerco il tempo in cui ancora tutto
era in germoglio.
La tela è tinta
colore caldo,
occhi sfusi
in quello sguardo,
amazzone e guerriero.
Afferra il sole come suo vessillo
cavalca fiero
incontro al vero.