IL FIORE PIU’ PREZIOSO……

Sorveglia le tue amicizie perché vivano fino a sera.
È questa l’ora in cui la saprai meglio gustare.
Ti accorgerai che l’amicizia è una delle maggiori gioie
concesse agli uomini. E comprenderai che il miglior
modo per trovare è offrirla, poiché fiorisce quasi
sempre là dove l’hai seminata.
Donala alle anime che intuisci vicino alla tua, non
t’ingannerai nella scelta. Non temere di gettare il
seme di una parola o di un gesto: anche dopo anni
di lontananza e di silenzio questo seme darà fiori e
frutti. Non reclamare dal tuo amico quello che non
puoi restituirli e non esigere che sia immune da
difetti: prima di condannarlo guardati allo specchio
e se zoppica giudicalo sempre quando è seduto.
Non dire mai, anche nei momenti più gravi, la parola
Definitiva che rompa l’amicizia: appena l’occasione si
Presenta, rioffrila intera come vorresti riceverla nell’ora
Della sventura.
….E verso sera vedrai che è il fiore più prezioso
Del giardino dell’Amore.

Maria Bonaria Fanunza 05, 1999.. 22.


AMARE CHI NON AMA PIU’……

Dicono che nulla, sia più triste d’amare ancora chi non ama più.
Certo, quando gli occhi restano assenti e lontani davanti a
Un Anima che invoca tremando d’attesa, questa poco a poco
Si ripiega per piangere senza essere vista e morire di gelo così….
…allora le labbra rimangono mute i cuori hanno finito
di parlare lo stesso linguaggio eppure si cerca sempre
con ansia chi non si trova più l’immagine di chi è stato vivo……
..pare di non poter sopravvivere nemmeno un’ora……
.. e un sorriso basterebbe a far benedire il mondo intero.
Ma l’idolo è impenetrabile sul suo piedistallo, mentre i ceri
Si spengono per il rito Funebre dell’Amore ucciso da uno solo.
Chi Ama ancora scriva l’ultima pagina……
… e diventi all’Altare ormai vuoto, accenda il candelabro
Del silenzio e della rinuncia per tenere vivo il ricordo…..
…soltanto di un’ora felice…….

Maria Bonaria Fanunza.
08, 02, 2009.


ANGELI.

L’essere di moda li ha turbati.
Tirati ora di qua e ora di là,
quasi spiumati come
margherite a cui si chiede mi
ama o mi amerà.
Tutto il chiasso che si fa
Quaggiù, chissà se li ha distratti
umpo’ da chi li ha voluti, lassù.
Voce di cura, che ci si somigli, è
meglio evitare il troppo
interrogare.
Vanno e vengono come le
nuvole chiare, senza mappa in
cielo come in terra. Il loro è un
far la ronda, con in fondo al
cuore un piccolo, sospeso,
fulgore. Affetto che brucia e non
può restar segreto, come gli
amori,come i nostri amori.
A bene ascoltare, li si sente
Vegliare, e a volte anche correre
In grande affanno. E se non
Arrivano in tempo, anche un po’
singhiozzare. Chissà. Troppo
stanchi per volare. Forse
qualcuno è in ritardo perché
aveva bisogno di dormire.
C’è chi non ci crede, anche fra
quelli che li appendono ai muri
E li collezionano in ceramica.
Ma senza di loro gnente
Annunciazione, né salvezza in
Egitto per la famiglia Divina, e
Chi avrebbe mangiato sotto
L’albero con Abramo?
Siamo certo liberi di dubitare,
ma come si legge nel libro di
Tobia, sarà bello poi scoprire,
forse solo alla fine della vita,
che uno degli Arcangeli ci ha
accompagnati, e che anche noi
per gli altri un po’ Arcangeli
siamo stati.

Maria Bonaria Fanunza Venturi
01,02,1999.