L’aquilone
Alto vola l’aquilone,
fiero della mano che stringe
forte quel filo che lo guida nel cielo.
Quella mano che gli ha insegnato a danzare
e lo fa planare in uno spazio sconfinato che
gli ha fatto baciare il sole, sfiorare le nuvole
cavalcare l’arcobaleno.
Sostenuto dal vento ma guidato da quella mano
che ogni tanto allenta il filo e
sembra voglia lasciarlo cadere.
Ma è conquistato da quella danza e tende teso
ancora quel filo che stringe forte nella sua mano.
Dietro la porta
Dietro la porta di sicuro non sai cosa c’è.
La usi come scudo, né hai paura, ma
dentro te hai già la mano sulla maniglia e
il tuo occhio spia attraverso la serratura.
Né sei attratto ma rimani fermo, immobile
soffochi, schiacci dentro te la voglia di aprirla.
Intuisci il sapore di quello che c’è, il senso di libertà
di lasciarsi andare.
Questo è proprio quello che ti spaventa
e preferisci vivere a metà.
Ma se lo vuoi io ti terrò per mano, non ti lascerò solo,
insieme apriremo la porta e vivremo
quello che di bello e brutto c’è, ma vivremo!
Scalpita l’anima mia
Scalpita l’anima mia in cerca di una via di fuga
in un labirinto di emozioni ma ad ogni varco
le immagini cavalcano i pensieri, scorrendo
come la pellicola di un vecchio film.
Prevaricano i ricordi e non ci sono più mura intorno a me,
gli occhi si perdono lontano, oltrepassando
gli orizzonti del tempo che scorre veloce ma
sembra fermo in un sentimento che ho ben riposto dentro me.
Scalpita l’anima mia.